Il lattante e lo sportivo di Angelo Viziano

Il lattante e lo sportivo IN MARGINE Al CONGRESSI MEDICI Il lattante e lo sportivo Jl periodo più critico della vita del bambino • Le pratiche atletiche mal condotte Un posto d'onore della cronaca scientifica degli avvenimenti medici internazionali, che stanno ogni giorno sviluppandosi a Torino in una rotazione sensazionale, è pure spettato alla nipiologia. Ecco un nome che certo appare nuovo al profano di medicina e che a vero dire non è neppure tanto familiare tra i medici. Si tratta di una branca della pediatria, che considera la cura del bambino nel suo primo anno di vita, dell'allevamento del lattante non dal solo punto di vista della salute fisica, ma soprattutto del suo benessere spirituale. L'Alto Commissario per l'Igiene e la Sanità, on. Cotellessa, inaugurando recentemente il Vi Congresso nazionale, in comune con le giornate internazionali di tale specialità, ha afermato il suo consenso per lo sviluppo della interessante disciplina anche in Italia. Che, strano a dirsi, nata in Italia la nipiologia si è affermata prima che da noi all'estero e specialmente nei Paesi dell'America Latina, come han fatto fede le personalità mediche venute da oltre Oceano. Poiché l'on. Cotellessa rias sume in sè la duplice qualità di uomo di governo e di pediatra, in un'intervista che ci ha cortesemente accordata prima di lasciare Torino lo abbiamo pregato di sviluppare più ampiamente il suo pensiero, anche per quanto riguarda la auspicata applicazione pratica della nipiologia in campo sociale. Riaffermato che la nipiologia consiste nello sviluppo del lattante, ha rilevato come il bambino proprio nel suo primo anno di vita attraversi il periodo più critico non solo somatico ma anche psichico, e come sia quello il momento in cui più necessaria e più accorta debba essere l'opera di chi l'assiste in senso spirituale, ai fini educativi. La formazione psichica del bimbo getta evidentemente le prime radici già durante il periodo dell'allattamento. L'educazione che ne scaturisce è la risultante degli stimoli che il piccolo allora riceve ed il riflesso dell'ambiente in cui s'affaccia al primissimo sviluppo. Oggi nessuno più nega che gli stimoli agenti in quella fase sensoriale del neonato si faranno sentire nel suo atteggiamento della vita futura. Delicatissima quindi l'assistenza morale, più ancora della sanitaria comunemente intesa, del lattante. — Come attuarla praticamente su vasta scala? — abbiamo chiesto all'on. Cotellessa. — Naturalmente — ci ha risposto — è innanzitutto il nucleo familiare che abbisogna di una educazione niplologica; è l'ambiente in cui deve vivere l'infante che occorre educare secondo la nuova concezione; sono le madri specialmente che vanno ammaestrate adeguatamente. — Con quali mezzi? — Occorre la costituzione di Centri adatti e la preparazione idonea di chi dovrà assistere il lattante e nella famiglia ed ove esso si ricoveri più per l'allevamento che per cura, ove insomma si tratta di bambini per lo più sani, senza tare morbose Per arrivare a tanto occorrono conseguentemente scuole spe cializzate. Nessun Istituto pe diatrico, clinica od ospedale o brefotrofio, ha per ora un'ade¬ guatezza di funzione in tale senso. Esistono, però, già tre Istituti modello per tale bisogna, con un reparto tipo, a Firenze, a Genova ed a Milano. Un'altra Scuola è in corso di allestimento a Roma. Con l'educazione del lattante - ha aggiunto l'on. Cotellessa si fa anche l'educazione della famiglia; si tolgono alla madre certe false credenze sull'andamento dello sviluppo dei piccoli; si perfeziona il senso igienico, che, peraltro, si deve convenire che in Italia è assai migliorato. Queste dichiarazioni fatteci dall'on. Cotellessa sono eviden temente importanti perchè riflettono il piano di vasta azione di medicina sociale perseguito dall'Alto Commissariato per l'Igiene e la Sanità. E' in questo quadro di ampia veduta per il miglioramento e la tutela del patrimonio umano nazionale che rientra pure la legge sulla sorveglianza sanitaria delle attività sportive. Poiché è proprio l'A.C.I.S. che controllerà la funzione della Fede razione medico sportiva italiana, cui è stata demandata l'applicazione della legge, abbiamo domandato ali on. Cotellessa anche il suo pensiero sulla attualità della medicina dello sport. — Senza dubbio — ci ha detto — la medicina dello sport ha raggiunta una individualità singolare. E' un'attività medica che richiede una particolare competenza specifica. Dalla fisiologia del lavoro fisico alla cura del danni di pratiche atletiche mal condotte vi è tutto un lungo cam po di studio per il medico dello sport, la cui azione però deve essere vista soprattutto in funzione preventiva. Angelo Viziano

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