La risposta sovietica giudicata negativa

La risposta sovietica giudicata negativa UNA DICHIARAZIONE DI MORRISON La risposta sovietica giudicata negativa Londra favorevole all'ammissione all' UNO della Cina di Mao (Dal nostro corrispondente) Londra, 6 giugno. La giornata politica è cominciata stamane, quando nel ripartire per Parigi dopo i colloqui avuti ieri col ministro degli esteri sulla nota sovietica, il sottosegretario agli esteri britannico, Ernest Davies, ha dichiarato: « Torno a Parigi con le stesse istruzioni di prima: cercare di raggiungere l'accordo su un' agenda che renda possibile un incontro a quattro. Io continuo ad essere del parere che vi si possa riuscire, ma è necessaria una maggiore cooperazione da parte dell'Unione Sovietica ». Lo stesso argomento veniva ripreso poche ore dopo in Parlamento quando, in risposta ad alcune interrogazioni, Morrison parlò della « risposta,, negativa sovietica ». Questa sua definizione precisa anzittutto un punto che ieri non era ancora perfettamente sicuro: che cioè il Governo britannico interpreta ora il testo della nota sovietica come un aut aut: o gli occidentali accettano di mettere il Patto atlantico nell'agenda oppure la Russia non accetta l'Invito a Washington per il 23 luglio. Fu chiesto poi al ministroMorrison — da parte di un laburista dell'estrema sinistra — se la richiesta sovietica * che siano comprese fra gli argomenti di discussione an ! che le basi americane dalle 'quali possano partire bombar jdieri con le bombe atomiche» lnon fosse più che ragionevole I (gli americani hanno alcune di queste basi proprio in territorio inglese). Morrison rispose a questo deputato, noto per le sue estreme simpatie per la Russia, con due battute di spirito: « Può darsi — disse anzittutto — che dall' altra parte (della cortina di ferro) esistano delle basi simili a queste. E poi — aggiunse — bisognerebbe prendere in considerazione anche gli interessi britannici, oltre che quelli sovietici ». Una domanda sullo stesso argomento, ma formulata con maggior senso realistico, gli giunse subito dopo dalla parte conservatrice. Un deputato voleva sapere se non fosse possibile proporre che le basi americane in Europa vengano discusse assieme al problema del livello degli armamenti sovietici e dei Paesi satelliti. Morrison ammise che questa poteva essere « una linea di ricerca ». Nel corso della giornata venivano poi tirati i fili di vari altri problemi di attualità. A proposito della vertenza anglopersiana, lo. Compagnia AngloIraniana del Petrolio ha annunciato la composizione della commissione che si recherà a Teheran. Fra i quattro componenti vi è anche Sir Thomas Gardiner, uno dei due sindaci della Compagnia nominati dal Governo britannico. A proposito della Corea, il ministro della Difesa, Shin well, ha cercato in Parlament porzione i recenti successi* ottenuti dalle forze dell'UNO. veu na cercato m t-ariamen-° j"i?!1L.P~- Egli ha fatto osservare che, nonostante il 28 maggio scorso i cinesi abbiano subito una sconfitta di grandi proporzioni (e le perdite cinesi del mese di maggio vengono fatte ammontare dagli Occidentali a circa 200 mila uomini) « l'ini menso potenziale umano cine- se non è stato sensibilmente diminuito». «Bisogna perciò-ha detto il ministro della Difesa britannico — essere lie- ti delle vittorie, ma non si può essere che 1 prudentemente ot-timisti » per il futuro, dato so-prattutto che «il Governo di Pechino non mostra per ora alcun desiderio di voler nego-ziare». Sempre sull'argomento del-la Cina, MorrisonTè stato oggi invitato a precisare l'atteg- giamento del Governo britannico per la rappresentanza di questa Nazione all'UNO. L'atteggiamento dei delegati britannici alle Nazioni Unite aveva fatto nascere seri dubbi in proposito. Morrison ha riconfermato però oggi che, secondo il Governo di Sua Maestà Britannica, la Cina dovrebbe essere rappresentata all'UNO dal Governo comunista di Pechino e non dal Governo nazionalista di Formosa. Ma ha aggiunto anche il ministro degli Esteri britannico, « vota re su questo problema, al momento attuale, non serve a niente. Ed è per questo che il delegato britannico ha ieri vo-1 tato a Lake Success in favore di un rinvio della discussione», r. a.

Persone citate: Ernest Davies, Mao, Thomas Gardiner