Einaudi celebra a Roma il 137° anniversario dei Carabinieri

Einaudi celebra a Roma il 137° anniversario dei Carabinieri Einaudi celebra a Roma il 137° anniversario dei Carabinieri La consegna della medaglia d'oro alla memoria, oggetto di note tra l'URSS e l'Italia - Superba sfilata di reparti motorizzati e corazzati Roma, 5 giugno. IAli» nrfxienM del Preiiden- ^"noPo!^£i£t i Mi.te della Repubblica e dei Mi nistri Pacciardi e Sceiba non che di numerose personalità militari e civili è stato solennemente celebrato stamani, nel cortile della caserma di via Legnano, il 137" anniversario di fondazione dell'Arma dei Carabinieri. Dopo aver passato in rassegna il superbo schieramento di carabinieri in alta uniforme, i reparti corazzati e motorizzati e gli squadroni dei corazzieri, il Capo dello Stato ha proceduto alla consegna delle medaglie al valore. Erano presenti gli addetti militari degli Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Spa- fna, Svizzera, Svezia ed altri aesi; mancavano naturalmente l'addetto militare sovietico e quelli dei paesi al di là della cortina di ferro. I La prima persona a salire, sul Palco d*11** autorità per ri- lcevere dalle mani di Luigi Ei-|naudi la più alta ricompensai' al valore è stato il padre dell'eroico carabiniere Giuseppe Paldo Mosca, caduto in Russia, per il quale l'ambasciata russa a Mosca ha inviato la nota di protesta al ministro degli ^esteri italiano provocando la'replica del conte Sforza. Il col. Sacchi, capo di Stato Maggiore dell'Arma, ha letto la motivazione della medaglia d'oro alla memoria. « Partecipava al ripiegamento dal Don al Donez con truppe della Divisione Torino. Rimaste queste, dopo tragiche vicende, accerchiate e sottoposte a micidiale fuoco, nel momento supremo in cui i superstiti, provati da continui sanguinosi combattimenti, dalla fame, dalla stanchezza, dal gelo, erano rimasti colpiti dalla fatalità del destino che sembrava avesse decretato il loro annientamento, inforcato un cavallo e agitando un drappo e tricolore si lanciava da solo contro il nemico. Trascinava col suo magnanimo grido ed il meraviglioso esempio migliata di uomini in un travolgente attacco all'arma bianca contro forze superiori con tale ardente impeto da spezzare il cerchio di morte e permettere agli stremati reparti di porsi in salvo e scompariva nelle fiamme della battaglia. - Vallata di Arbusow (Russia), 23 dicembre 1942 ». Successivamente è stata consegnata la medaglia d'oro al figlio del maggiore Livio Duce, caduto in Grecia, e alla vedova del col. Manfredi Talamo, fucilato alle Ardeatine. Di medaglia d'argento a viventi sono stati decorati invece il tenente Roberto Gianlombardo ed il vicebrigadiere Domenico Vincoli. Dopo la cerimonia della consegna delle ricompense al valore, i reparti dei carabinieri hanno sfilato dinanzi al Presidente della Repubblica. Rientrato al Quirinale, il Presidente della Repubblica ha inviato al generale Alberto Mannerini, comandante generale dell'Arma, il seguente telegramma: « L'anniversario della fondazione dell'Arma dei Carabinieri ha avuto anche quest'anno giusto rilievo ed io La prego di voler elogiare in mio nome i repartì che nella rassegna di stamani hanno offerto la misura del loro elevato spirito e del loro superbo addestramento. Le ricompense al valor militare oggi assegnate non sono che un nuovo riflesso della riconoscenza dovuta all'Arma dei Carabinieri, le cui sempre vive e operanti tradizioni di sacrificio e di abnegazione la Patria ascrive fra le sue più pure glorie ».

Persone citate: Alberto Mannerini, Domenico Vincoli, Einaudi, Livio Duce, Luigi Ei, Manfredi Talamo, Pacciardi, Roberto Gianlombardo, Sacchi