La Sicilia elegge domani l'assemblea regionale

La Sicilia elegge domani l'assemblea regionale La Sicilia elegge domani l'assemblea regionale La D. C. costretta a difendersi su due fronti - L'attività propagan~ distica dei comunisti e del MSI - Campagna elettorale molto accesa (Dal nostro inviato speciale) Palermo, 31 maggio. Eccoci alla vigilia di queste elezioni regionali che hanno tutta l'aria di essere destinate a superare il clamore destato aal primo turno aette ammntstrative. Appena scoccherà la mezzanotte taceranno gli altoparlanti montali sulle vecchie balilla che per settimane hanno pattugliato minutamente tutte le strade dvu isola, gli oratori con la voce rauca finiranno di scambiarsi invettive, gli attacchini volontari di disputarsi gli ultimi lembi di muro rimasti liberi dai manifesti. Intanto proprio per non lasciare bianco nemmeno un minuto del tempo concesso dalla legge i varj partiti stanno dando mano ai comizi di chiusura che si alternano nelle tre piazze principali della città secondo un piano studiato in preceden za attraverso lunghe e aspre trattative. Restivo, il presidente uscente, sta parlando al Politeama; Nenni e Li Causi e il sindaco di Bologna Vozza hanno inaugurato alle 9,30 il comizio del blocco del popolo a piazza Verdi. Schierati davanti all'ingresso del teatro questi ultimi con i venti candidati alle spalle, hanno giurato tutti insieme che combatteranno senza risparmio per la legge, per la libertà della Sicilia e il progresso del popolo, ha piazza affollata, la scena bene illuminata davano un bell'effetto e suggerivano una atmosfera da « Coro dei Lombardi ». Peccato che poi il comizio ha do vuto chiudersi in fretta giacché per le 11 la piazza, secondo gli accordi, era riservata al prof. Cucco, ex-sottosegretario della repubblica di Salò e leader dei neo fascisti ». Lo « slogan » del MSI <iLa Sicilia dei>e dare-il segnale per la riscossa della Patria. È' da questa isola che si inizierà il movimento del riscatto nazionale »; così i neo fascisti hanno tnisiafo la loro campagna e l'hanno condotta su questo slogan per tutto il resto del tempo. La gente attorno ascoltava con quell'aria cortese e distratta che hanno da queste parti mentre un altoparlante urlava le note dell'* inno a Roma ». Si vedrà dopo domani quali saranno stati i fruì t'i'dì quésta'campagna' ila in-tanto tutti sono concordi nelriconoscere che di altreitanlofragorose, colorite e violente campagne quasi non si aveva memoria. Quella per le elezioni della prima assemblea nella primavera del '41 e quella per le politiche del 18 aprile '48 furono anch'esse certo accese e aspramente combattute ma allora, dicono gli esperti, l'elettorato era più staccato, mentre ora si appassiona, parteg- e ; l r a o a a . i o o a l a e e a già, scommette e quasi non iparla d'altro, sicché se man- terrà la promessa c'è da at- tendersi un largo afflusso alle,urne; tanto più che qui, aldifferenza di ciò die avviene]in altre parti d'Italia sia gli'uni che gli altri, democtistiu-\ni e socialcomunisti, pare ab-\litano interesse a far_vota>-e\il massimo numero di persone. Di tugurio in tugurio /I blocco (giacché i socialcomunisti si presentano ancora uniti protetti dalla familiare figura di Garibaldi) ha condotto una minuta azione di proselitismo tra le classi più umili della popolazione rimasta fino ad oggi refrattaria a ogni appello politico. 1 suoi esponenti assicurano che dopo domani porteranno a votare migliaia di persone che non vi erano mai andate o peggio avevano venduto il loro voto ai « collettori » della maftaedei monarchici. A prò va. raccontano viò che hanno fatto nei vicoli della città vec chia qui a Palermo dove sono andati a cercare di tugurio in tugurio a Kalsa (vecchio quartiere residenziale degli emiri mussulmani) a Albergheria, a Ballarò gli «ascari » del principe Alliata e li hanno conquistati alla loro causa. La D. C. da parte sua si difende facendo ampi consuntivi della sua amministrazione che, nei limiti del possibile, è stata davvero efficente e appellandosi anch'essa a una organizzazione capillare efficentissima. Vescovi e clero è ovvio hanno dato una mano e sono scesi anche essi francamente nell'agone politico. « La posta è grossa — ha detto l'arcivescovo di Messina — non sono gli individui che si cozzano ma i programmi: liberta o schiavitù, religione o ateismo. Viribus unitis; i cattolici siciliani debbono impegnarsi senza debolezze perplessità per il trionfo della loro causa. Funzionano ovunque e senza coniglismi i comi tati civici, n 18 aprile si rinnovi nel 3 giugno 1951 ». Questo è il punto. Le pros simc elezioni si potranno valli ture infatti attraverso due chiavi di lettura: quella del 18 aprile e quella delle precedenti elezioni regionali. I rapporti di forza divergono profondamente a seconda che si scelga -!{'«»•« 0 l'altra misura. Nel 'J,8 l\l" O.C. sopravanzò di gran o\'"nH" 0« altri partiti conqui e a a e - stando il 41 per.cento circa dei voti, mentre il blocco ne ottenne soltanto il 31. Un anno prima le posizioni erano quasi invertite. Il blocco aveva otte mito il 32 per cento con 29 seggi al Parlamento regionale cóntro il 22 per cento della D.C. che aveva conquistato solo 20 seggi. Si tratta di vedere ora se il partito di mag gioranza si avvicinerà ai risut- itati del '48 piuttosto che a quelli del '4L Che riesca a mantenere le posizioni miglio,ri pochi sono disposti a crèderllo. Questa volta essa è costret]ta a difendersi su due fronti, 'uno più battagliero dell'altro \ed entrambi d'accordo nel con\sigHare; «Volate per chi vo\iéte, ma non votate per la D.C. », questa è la parola d'ordine che Togliatti ha mandato nel pomeriggio ai siciliani affidandola a un giornale paracomunista della sera. E questo e anche il consiglio che danno i fiancheggiatori di estrema destra, certi agricoltori, certi capi clientela locali, certe dame dell'aristocrazia che fra missini monarchici e tndipendenti si limitano a raccomandare la simpatia per ì « partiti nazionali ». Perciò De Gasperi, quando è venuto qui, nei suoi discorsi ha polemizzato in prevalenza col M.S.I., e cosi Gonella e Aldisio e Sceiba tutti concordi nello slogan: ì"Chi 'vota M.S.I. vota P.C.I. ». I neo-fascisti puntano a farsi eredi di tutti quei movimenti dichiaratamente anticostituzionali che ebbero un buon successo nelle precedenti elezioni regionali. Il pronostico li favorisce. I monarchici, infatti, sono in decadenza, dilaniati per di più da conti asti interni giacché fra loro qualcuno si è messo in testa che cercare di far tornare in tutta Italia la monarchia è troppo difficile. Perciò' è meglio limitarsi a chiedere che torni soltanto in Sicilia. A tale scopo hanno presentato una lista del partito monarchico siciliano. I qualunquisti non esistono più e i separatisti... anche per loro le cose non vanno bene. Giuliano è morto e l'Evis ap- a o o a e iiiiiiiniiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii partiene alla leggenda; i suoi ultimi seguaci sono scesi su un piano assai più prosaico e terrestre. Uno dei manifesti della concentrazione nella quale si presentano, promette al popolo siciliano che se vinceranno non gli faranno più pagare le tasse poiché sapranno trovare nel sottosuolo il petrolio. Enzo .Forcella

Persone citate: Alliata, Ballarò, De Gasperi, Gonella, Li Causi, Nenni, Restivo, Togliatti, Vozza