Vecchi coniugi assassinatie posti a sedere su seggiole da cucina

Vecchi coniugi assassinatie posti a sedere su seggiole da cucina ORRENDO DELITTO A MOMBARUZZO D'ASTI Vecchi coniugi assassinatie posti a sedere su seggiole da cucina Scoperti dopo 60 ore - Non si tratta di rapina - Il fermo e gli interrogatori dei tre figli (Dal nostro inviato speciale) Mombaruzzo, 29 maggio. Due vecchi coniugi sono stati uccisi a colpi di falcetto in una casa di campagna in regione Parancone. Lo stabile si trova isolato fra vigneti a duecento metri dalla strada comunale. La loro tragica fine è stata scoperta ieri mezzogiorno dal contadino Giuseppe Gabutti che girava per la campagna in cerqa di uova. Egli bussò alla porta della piccola cascina di Domenico Berretta di anni 68. Nessuno gli rispose. Il Gabutti allora guardò nella cucina attraverso una finestra. Scorse, seduto sopra una sedia, il Berretta ormai cadavere, tutto macchiato di sangue. Accanto a lui, su un'altra sedia, nella stessa posizione stava il cadavere dalla moglie, Luigia Olivieri, già vedova Amendola, di anni 66. Il contadino lasciò la casa inorridito e corse in paese ad|avvertire ì carabinieri. Sul luo- go della macabra scoperta si recò immediatamente fi mare-1 sciallo Gallardi comandante della stazione, i parenti delle due vittime e, più tardi, il'commissario dott. Gollio della polizia di Asti e 11 tenente dei carabinieri di Canelli. Le prime indagini permisero di stabilire che i coniugi Berretta non erano stati uccisi per rapina. Tutto infatti nella casa appariva in perfetto ordine. Nel cassetti dei mobili della cucina e della camera da letto furono trovate circa 180 mila lire in contanti e un libretto al portatore della Cassa di Risparmio, su cui erano depositate 16 mila lire. Alcuni oggetti d'oro posti in evidenza non furono toccati dall'assassino. I due sventurati non erano ricchi. Giunti a Mombaruzzo nal 1946, traevano il necessario per vivere, lavorando su un piccolo podere. Stamane si sono recati nella cascina Berretta il Procuratore della Repubblica di Acqui dott. Guasti e il segretario del la stessa Procura dott. Solido-ro. Alla loro presanza, il medico legale dott. Martini dell'ospedale di Acqui ha compiuto l'esame necroscopico delle due salme. L'autopsia è stata eseguita sopra il tavolo della ra«iuia Dupla ai ia»uiu iawm» cucina ove fu commesso il de- lltto. Il perito settore ha accer- tato che il Berretta — cieco da un occhio e zoppo ucciso da un colpo di è stato falcetto vlbr»t° al capo. L'arma venne usata non di taglio ma dalla parte piatta come corpo con tundente e sfondò l'osso pane tale. La donna fu aggredita subito dopo: la lama le tagliò quasi in due parti la scatola cranica. La morte avvenne probabilmente nella notte fra venerdì e sabato. Ecco come da vari indizi i carabinieri hanno ricostruito l'assassinio. L'uccisore giunse nella casa dei Berretta verso le ore 15 di vanerdì. Egli doveva essere persona nota allevittime e benvoluta. Gli fu preparato infatti un letto in una delle camere del piano superiore dove riposò fino a sera. Poco prima o poco dopo dell'ora di cena le tre persone si trattennero in cucina. Fu posta sul tavolo una bottiglia da pasto e ne venne sturata un'altra di barbara. Il vino fu versato in tre bicchieri. Sopra un'altra tavola, situata in un angolo della medesima stanza apparivano preparate delle frittelle in un piatto. Fu quasi sicuramente a questo punto che l'assassino colpi i due vec I^J- D°P0 ^LL^^.i1—ada" giò, una accanto all'altro, su due sedie, dove gli sventurati rimasero oltre 60 ore con le braccia penzoloni lungo il corpo rigido e il capo rovesciato all'indietro. Il falcetto venne , . . _ _ , Sposto su un seggiolone. Lo miclda, compiuto 1 efferato de l Ulto, sprangò dall'interno tutte ipolti alle 17 di oggi. Anche le mogli di Riccardo e Angelo 'e la sorella di questi ultimi le porte della casa, usci dal l'uscio della stalla, lo richiuse a chiave e si diede alla fuga. Nella ricerca dell'assassino i carabinieri hanno fermato alcune persone. In caserma si trovano anche i tre figli del Berretta: Angelo, domiciliato a Casalotto, Riccardo e Mario dimoranti a Nizza Monferrato. Essi sono stati interrogati ieri ed oggi numerose volte. Non è stato neppure permesso loro di partecipare ai funerali dei due sventurati contadini, che sono stati se Teresa, di 35 anni, sono state fermate per breve tempo e poi rilasciate. Fra padre, matrigna e figli non correvano rapporti molto cordiali. Secondo alcune voci i dissapori sarebbero sorti dopo il 19 ottobre dello scorso anno quando il Berretta sposò in seconde nozze la Luigia Olivieri lene era già rimasta vedova due volte, senza mai aver figli. Anche stasera 1 tre fratelli sono stati trattenuti in caserma e sottoposti a nuovi interrogatori nel cui esito si mantiene il riserbo. Pare, fino a questo momento che l'assassinio sia stalo compiuto per vendetta meno che si tratti di un pazzo sadico e criminale. ' c. n. Le nuore delle vittime nel cortile della caserma dei carabinieri attendono i mariti Riccardo ed Angelo Berretta

Persone citate: Amendola, Angelo Berretta, Berretta, Casalotto, Dupla, Gabutti, Giuseppe Gabutti, Luigia Olivieri

Luoghi citati: Acqui, Asti, Canelli, Mombaruzzo, Nizza Monferrato