Un 250 salotto, un premio amici della domenica di Vittorio Gorresio

Un 250 salotto, un premio amici della domenica I DILETTI LETTERARI Un 250 salotto, un premio amici della domenica (Dal nostro corrispondente) Roma, maggio. Non soltanto le prossime elezioni amministrative sono argomento dei discorsi romani. La Città nostra, infatti, non è fra quelle che son chiamate a rinnovare il proprio municipio in questo giro elettorale e può, per una volta,- guardare alle questioni della politica con un certo distacco. Di altre' elezioni qui ci si occupa, di altra natura è la propaganda, diversi sono gii interessi, le passioni, 1 motti e i candidati. La domenica', quando il Presidente del Consiglio, i suol ministri e sottosegretari e i deputati di ogni gruppo lasciano Roma per comizi da tenere in .provincia, a Roma in via Fratelli Ruspoli n. 2, nelle salette e sulle terrazze della nuova abitazione di Maria e Goffredo Bellone.!, si conduce la campagna elettorale per il quinto Premio letterario degli < Amici della domenica >. Quest'anno è di un milione, e come gli anni scorsi verrà assegnato a scrutìnio segreto mercè due votazioni successive. I cinque candidati che nel primo giro avranno raccolto il maggior numero di voti saranno ammessi alla prova Anale, e il vincitore proclamato al termine dello scrutinio pubblicamente compiuto nel corso di una festa. Il primo anno vinse Flaiano; nel '48 Cardarelli; Angioletti nel '49; Pavese nel '50. Accadde l'anno scorso uno spiacevole incidente che ora ha indotto a variare la formula elettorale. Uno scrittore, risultato terzo allo scrutinio finale, fece sapere con un dubbio gusto che tradiva il dispetto, di mai avere autorizzato chicchessia a votare per lui, nulla volendo aver da fare con « un salotto letterario ». Scrisse dunque ai giornali una lettera scortese per annunciare che rifiutava la candidatura: pena perduta, veramente, perone la votazione c'era già stata, e con la votazione la bocciatura. In og.il modo « per evitare qualsiasi equivoco — ha scritto quest'anno' Maria Bellonci ai suol amici — le opere concorrenti dovranno essere proposte ciascuna da due amici, i quali, prima di presentare il libro preferito, informeranno l'autore del loro proposito. In questo modo, l'autore, pur non concorrendo direttamente, saprà che il suo libro è fra quelli che potranno essere votati... La lista delle opere proposte sarà affissa come al solito a una parete della nostra casa, e ciascuna opera sarà affiancata dal nomi del presentatori >. La lista affissa Al principio di maggio la lista è stata affissa e va allungandosi di settimana in settimana. Iscrivere un libro nell'elenco è come depositare in Prefettura uh contrassegno di lista per le c amministrative »; il primo giorno si è fatta la Ala davanti ai registri; adesso vengono a più lunghi intervalli i ritardatari. Il romanzo di Rea, < Gesù fate luce », è stato presentato da Vasco Pratolini e Anna Bantl; 11 < Ciascuno con la sua miseria » di Agostino Degli Esplnosa da Livia Signorini e Guido Artom; < Il conformista» di Mo ravia da Vincenzo Talarico e Umberto Morra; < La casa si muove» di Petroni da Ferruccio Ulivi e Rosario Assunto; « L'infanta sepolta » di Anna Maria Ortese da Paola Masino e Alberto Moravia; «L'orologio » di Carlo Levi da Luigi Barzini e Sandro Contini; il libro di Soldati < A cena col commendatore » da Carlo Bassani e Carlo Levi; «Quasi una vita» di Alvaro da Anna Garofalo e Vittorio Gorresio; «La Mariposa » di Gian Gaspare Napolitano da Mino Maccari e Raffaella Fellizzi; i «Capricci di vegliardo » di Barilli da Amerigo Bartoli ed Enrico Scialoia; il «Panche gialle e sangue negro » di R. M. De Angelis da Libero Bigiaretti e Libero De Lìbero; «In quel preciso momento » di Buzzatl da Neri Pozza e Antonio Barolini; «Le mie stagioni» dì CEgmm omlsso da Giuseppe Berto • Elio Vittorini. Non è finita naturalmente; a lista è destinata ad allunarsi ancora ma 1 grandi nomi sono già qui fra presentati presentatori. Simile prova di solidarietà 11 mondo letterario Italiano non aveva mai data fino ad ora. Si pensi al gesto di Moravia he presenta una concorrene (la poetica Ortese) ed alla ealtà di Carlo Levi che con utto il gran peso del suo nome avalla l'opera di uno dei andidati favoriti, il libro di Soldati. Soldati, infatti, secondo 1 calcoli che fanno nei cìrcoli romani elettorali, sarà nel numero dei cinque primi ammessi alla seconda votazione. Conoscitori dell'ambiente e degli umori dei votanti danno a Soldati, fin da ora, una ventina di voti, tutti sicuri. A Rea ne danno 13; una decina ad Agostino Degli Espinosa; 34 a Moravia; più di cinquanta a Alvaro. • Poi ci sono le incognite, o, come dicono i giornalisti sportivi, i grandi outsiders. Quai sorprese possa riserbarcl un Barilli, un Petroni, un Carlo Levi od .un Gian Gaspare Napolitano è difficile dire. SI badi bene, in ogni modo, che il termine di outsider non è qui usato per indicare un personaggio che giunga nuovo alla letteratura o alla fortuna decretata da un successo di pubblico; al successo, infatti, già tutti i nominati sono adusi, e la sorpresa si può intendere solo nel senso di un tributo di maggiore o minore simpatia che a uno scrittore può venire dal gruppo degli amici, i 250 frequentatori del salotto Bellonci. Secondo una statistica redatta dall'* amico » Sandro De Feo, il salotto risulta così suddiviso per quello che riguarda le occupazioni abituali del suoi componenti: 120 scrittori, o che vivono scrìvendo; 20 professori, in maggioranza universitari; 11 tra pittori e scultori; 2 musicisti; 15 che esercitano mestieri molto vicini all'arte e alla cultura, come registi, bibliotecari, critici d'arte, traduttori; 4 uomini politici; 18 professionisti e funzionari; e finalmente 45 signore senza interessi artistici 0 professionali ben definiti, di quelle che all'anagrafe cadono sotto la qualifica generica di « donna di casa », e che in salotto sono presentate generalmente come mogli del più autorevoli frequentatori. Libera propaganda La percentuale dei votanti è stata sempre molto alta. Il primo anno, con 170 elettori per un premio di 200.000 lire, si ebbe la proporzione dell'85 per cento, che crebbe gradualmente negli anni successivi di pari passo con l'aumento del premio offerto dai fratelli Alberti di Benevento (300.000 lire nel '48; mezzo milione nel '49 e nel '50; un milione quest'anno): l'anno scorso, difatti, 1 votanti furono il 95 per cento degli aventi diritto, una percentuale che può venir considerata esemplare in qualunque sistema democratico. Dallo stesso sistema è derivato • il costume della libera propaganda elettorale, esercitata sia a favore di un certo c^n,did~°' sÌt, io^i mV^H^i «*«■ Brtloncl.l coprirono di cartellini che dicevano: ad esempio: « lettore esperto - voUa per Berto». Oppure: «pen siero orrendo e insano - votare per Flaiano». (Ma poi Flaiano vinse il premio). O ancora: «"nutre un'anima di Jago - chi non vota per il drago». E finalmente: «donna che è savia - non vota per Moravia ». Quest'anno la propaganda è ancora ai primi passi, dato che il premio sarà assegnato solo in giugno. Si sono in ogni modo incontrati una sera Vincenzo Talarico e il poeta Ferrante Alvaro De Torres, nella reda zìone di un giornale romano e hanno fornito il primo contributo di slogans valevoli per la campagna ora in corso. Uno è a favore di Gian Gaspare Napolitano: « Dentro l'anno si sposa - chi vota Mariposa». Un altro è per Levi: «Procede male ed ancor peggio casca¬ chi gira senza « l'orologio » in tasca ». Moravia ne ha avuto due a proprio vantaggio: «Ecco la nostra lista - quella del «Conformista», è il primo; ed il secondo è: «Chi è preso dall'ignavia - non vota per Moravia ». C'è Alvaro, finalmente, il grande favorito, nel cui nome si evocano concetti tratti dalla politica: « Fuori di qui, per Nenni o per Romita - ma qui Ivo tate per «quasi una vita» |ln questo modo si dimostra ,come la lotta elettorale nel sa lotto Bellonci non ignori quell'altra che contemporaneamente si svolge per le « amministrative », ma che dall'a'tra !^ jEESES?.? anzi nettamente al disopra. Vittorio Gorresio

Luoghi citati: Benevento, Roma