Segni di violenza sul corpo dell'annegato rinvenuto a Lanzo

Segni di violenza sul corpo dell'annegato rinvenuto a Lanzo Segni di violenza sul corpo dell'annegato rinvenuto a Lanzo I risultati della perizia necroscopica • Suicidio o delitto? ■ Le indagini continuano o i a n e i e , o n . e a e o a 3 e o . a i o . è e i l s o e e La perizia necroscopica non ha definitivamente chiarito la vicenda di Leonello Omegna, trovato cadavere nel canaio di Lanzo. Il prof. Sergio Tovo Uà stabilito che la morte è stata provocata da annegamento. Acqua è stata trovata nei polmoni dello sventurato. 11 decesso però è stato più rapido di quanto avviene in slmili casi, perchè l'Oun glia soffriva ili mal di cuore. Sul corno sono slate riscontrate sei lesioni: una sul fianco e una sull'avambraccio destro, due sulla mano sinistra e due su quella destra. Il pretore del luogo, il tenente dei carabinieri e i sottufficiali che conducono le Indagini hanno preso in esame ì risultati dell'autopsia. Essi lasciano aperte due vie: delitto o suicidio. Nel primo caso l'Omegna si sarebbe procurate le ecchimosi lottando con l'ignoto assassino: una lotta luti 'altro che feroce, considerate quanto siano poche e superficiali le ferite. L'ipotesi dell'omicidio è suffragata dalla sparizione del documenti e dell'Impermeabile dell'Oniegna. Omicidio per rapina dunque. Ma che cosa andava a fare <il noltt, sotto la pioggia ti giovane a circa due chilometri dal centro di Lanzo, In una località dove non ci sono case'; E chi attendeva 11 rapinatore in un luogo simile? Forse un Incontro con compagni per qualche afta re losco? Non si capisce perchè essi dovevano darsi convegno in un posto cosi scomodo In mezzo ai rampi, fra Ja Stura e 1 canali. Se è vera invece l'ipotesi del suicidio, le contusioni riscontrate sul corpo dell'Omegna sarebbero state determinate dall'urto delle sue mani e delle sue braccia alla griglia di ferro, nella quale lu trovato Impigliato. Si tratta di grosse sbarre di ferro, poste a una distanza di trenta centimetri una dall'altra; ostruiscono soltanto la parte superiore del canale per una profondità di 60 centimetri. Sotto, nel rimanente metro di altezza, non vi sono ostacoli. Evldentemen te quindi l'Omegna giunse in quel punto già cadavere, a flor d'acqua. Annegò prima, lontano dalla gri glia e dalla strada. I carabinieri hanno potuto ricostruire con esattezza, minuto per minuto, le sue ultime ore di vita. Giunse a Lanzo lunedi alle ore 16. Era in condizioni di spirito poco allegre La settimana precedente la ragazza, con cui conviveva e di cui era follemente innamorato, lo aveva Irritato. La giovane si era recata 11 sabato precedente da un fratello dell'Omegna per chiedere 5 mila lire e aveva prospettato la situazione piuttosto incresciosa. Aveva detto anche che se ne sarebbe andata a Cumlana. Tutto questo aveva ferito l'animo di Leonello Omegna In Lanzo egli fu al Caffè della Torre. Bevve del liquori, osservò alcune persone giuocare a scopa. Tentò di scherzare; ma appariva svagato, assente, triste. Poi fu al cine « Nuovo ». Giunse con anticipo allo spettacolo. Forse npataGLlmsnapsdcsspfasBtmoddtdi1Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii non lo vide completo, o usci fra 1 primissimi Alle il ,60 infatti era all'Albergo della Posta. Chiese sette ciliege sotto alcool; poi bevve anche due bicchierini di cognac. Gli fu domandato se dormiva a Lanzo. Domanda oziosa, perchè l'ultimo treno per Torino parte prima delle 20; egli però rispose evasivamente, con una certa malinconia. Se ne uscì, senza aver pensato a fissare una camera, senza aver pranzato. Pagò traendo dalla tasca dell'impermeabile due biglietti da cento lire; anche negli altri locali aveva pagato con spiccioli presi direttamente dalla tasca. Nessuno vide il portafogli. Il mistero si è ancora più complicato all'arrivo a Torino del due fratelli che avevamo presenziato all'autopsia. Essi hanno aperto la scrivania nel loro alloggio ili corso Bramante 71 ed hanno ripassato tutte le carte (un mucchio voluminoso ed in disordine) rlntracoianido i due telegrammi ricevuti dall'Omegna 11 giorno di Pasqua dello scorso anno, uno a firma di tale BonfleiioH e l'altro a firma di " Dino ». Mentre nel secondo si invita la fidanzata del commer¬ 1F111 [ 111M111 ì 111111111111 > 1111 [ 111111111 ! 1111111111fiT11 ciante a rientrare Immediatamente a Modena perchè attesa all'albergo Regina, nel primo si accenna ad una Impresa {finanziarla che sta per fallire. Il contenuto di questi due dispacci è apparso anche oscuro agli stessi fratelli. Uno di essi ricorda benissimo di averli ricevuti egli stesso e di averli presentati aperti al Lionello. Questi, dopo averli scorsi, rispondeva di gettarli pure nel cassetto, come non rivestissero alcuna importanza. Forse sul telegrammi la polizia potrà ricostruire parte dei motivi che hanno provocato la morte dell'Omegna. Fra le altre carte sono stati pure trovati i documenti Indlspensahlll per le pubblicazioni matrimoniali: portano la data del -23 marzo 1851 od 1 fratelli non sanno spiegarsi come siano rimasti lettera morta In fondo al cassetto. Altro particolare notevole è quello che ne! pomeriggio di ieri, mentre avveniva a Lanzo l'autopsia la sorella e la fidanzala dell'Infelice si presentavano in Questura, per mettere a verbale quanto esse sapevano sui precedenti e sulle amicizie di Lionello Omegna. ! 1111111T11 ! 111111 r r I ! 11 ! 11s111111T11111111111111 ! 111111 r 11 :

Persone citate: Lanzo I, Leonello Omegna, Lionello Omegna, Sergio Tovo

Luoghi citati: Lanzo, Modena, Stura, Torino