Le posizioni dei singoli blocchi dopo lo schieramento elettorale

Le posizioni dei singoli blocchi dopo lo schieramento elettorale La campagna elettorale per le amministrative Le posizioni dei singoli blocchi dopo lo schieramento elettorale Oramai lo scacchiere elettorale, per la città di Torino, ha tutte le sue pedine a posto e la partita può essere, senz'altro, giocata con determinabilità di proporzioni sui gruppi vincenti e perdenti. Pensiamo sia abbastanza- interessante prospettare, del tutto obbiettivamente, i risultati di massa, da un punto di vista nettamente realistico e statistica, a prescindere da apprezzamenti di natura politica. E' notorio che i partiti estremi (P.C.I. e P.S.I.), obbediscono ad una disciplina molto rigorosa: i loro aderenti andranno, quindi, alle urne nella quasi totalità. Ora, ammesso che la proporzione dei loro votanti si mantenga approssimativamente uguale a quella risultata dalle precedenti elezioni, si dovrebbe arrivare, all'incirca, ad un 35 % di voti favorevoli a detti partiti estremi. Resterebbe, pertanto, ancora un 65% di voti, e, quindi, una ben larga, maggioranza da attribuirsi al complesso degli altri partiti. E' qui che ax:rà enorme importanza la misura di diligenza nella votazione. Tutto starà a vedere se si arriverà ad una percentuale complessiva di alme» t V85 %: cifra che è prevedibile si pos'ia raggiungere, dato l'alto interesse che tutti i cittadini dovranno sentire nella lotta imminente. Se codesta misura sarà raggiunta, il blocco dei partiti democratici avrebbe serie probabilità di vittoria-. La lista autonoma del P.S.U. assume una posizione del tutto sua particolare, per il numero e la qualità degli aderenti. Ma in considerazione obbiettiva dei precedenti statistici, non ci sarebbe consentito pensare che il complesso dei voti che potranno affnire ai gruppi autonomi, possa spostare decisivamente le sorti della partita. ' Qui è proprio il sistema della legge, che interferisce in modo nuovo ed importantissimo, nel risultato finale della distribuzione della maggioranza e della minoranza. Allo scopo ragionevole di evitare degli scarti minimi tra maggioranza e minoranza, pericolosi per un'equilibrata amministrazione della cosa pubblica, il legislatore ha inteso assicurare un premio a una maggioranza, a costituire la e 11111111li 111 j 11111i 11 s 11111111i c ■ 111111j 11111 m111r11111 quale servono appunto gli apparentamenti. Considerato, pertanto, l'attuale schieramento, ormai definitivamente precostituito, è evidente che il blocco contrapposto ai partiti estremi dovrebbe far prevedere un sicuro risultato, appunto per la considerazione dell' apporto, agli effetti della maggioranza, delle singole liste apparentate. Apporto che se giova per l'inquadramento di una maggioranza, in contrapposto alla minoranza, lascia, tuttavia, nella suddivisione concreta della massa degli eletti, perfettamente integri colore e indipendenza. Ma per raggiungere codesto risultato, che avrebbe anche l!IIll!lMM1IllilltllllIMIMUIIIIIIlll1llllliririllllll come coìiseguenza di ridurre quella intensità politica non desiderabile nel semplice campo amministrativo - ecoiiojnico degli enti territoriali è necessario che ogni elettore senta l'alto dovere civico di non disertare le urne. Solo con una quasi plebiscitaria affluenza degli elettori alle urne, si potrà stabilire quale sia la volontà dei torinesi nei riguardi della propria rappresentanza al Comune. E si potrà così, fare una sicura verifica di poteri dei rappresentanti, in relazione al numero dei rappresentati che hanno espresso implicitamente i propri orientamenti amministrat ivi. Roberto Cravero IlMMIllMMItlI a

Persone citate: Roberto Cravero

Luoghi citati: Torino