Gli azzurri contro la forte oggi a San Siro nazionale jugoslava

Gli azzurri contro la forte oggi a San Siro nazionale jugoslava Gli azzurri contro la forte oggi a San Siro nazionale jugoslava Nei tre incontri precedenti gli italiani hanno sempre vinto - L'attesa per la partita di Istanbul (EKil nostro inviato speciale) iraMilano, 5 maggio. \clQuesta squadra nazionale', mde.ut Jugoslavia, che i rappre-\qusentami dei nostri colori so-\trno chiamati ad afjìontare do-\svmolli a San Siro, è la tipmutàunità che risponde al concct-'ehpag cosuleinè uto spoitivo inglese delle .«.outsider-.», Grande- non lo e mai stata, pericolosa sempre. Sta fuori del lotto formato dille compagini che vanno per la maggiore, ma non perde nessuna occasione per fare una capatina in esso, ed approfittare di ogni occasione favorevole per piazzare il suo co.po ed imporsi. Ha ixirtcctpato a quasi tutti i tornei mondiali di lungo metraggio, ha giuocato con un po' tutti i paesi dell'orbe terracqueo — ventisei diversi avversari — e la sua botta non la ha mai pituta spingere a fondo, finora. Ma vi è giunta ben vicino: fra altro, proprio coi maestri inglesi e proprio a Londra, pochi mesi fa. I jugoslavi sono stali i primi, in dbAscdnlfislavnaqwlla occasione, che abbianolucjstretto l'Inghilterra al risiti- sta-tn pari in casa sua: un duri ca dui, che, sull'andamento del tgiuoco, avrebbe anche potuto\nessere qualche cosa di meglio Ecco. L'impressione lasciata quel giorno e destata in tanti altri incontri, rappresenta un po' una definizione tecnica della squadra nazio- grsptnaie jugoslava. Ógni volta elicilla si vede all'opera, viene da pensare che essa valga intrinsecamente di niù dèi risultati che ottiene. Qttetndo vince, rnct rarumentc viene da obiettaretclie il successo s,a stalo do-- mito alla fortuna od al caso, quando perde, quasi sempre stìtrova che, col giuoco che ha svolto in volume ed in quali- tà, la sconfitta la avrebbe un■ ehc potuta evitare. j E' un quesito che ci siamo ,pati più volte, vedendola': g uocare. E' una mancanza di ■ convinzione in. sè, è queita supcrelaborazionc tecnica dei-\le azioni, è quel suo giuoco ■ in linea nell'urea di rigore,^è la mancanza di energici\uomini di conclusione, che la danneggia f A Londra avrebbe potuto vincere, e pareggiò. A Parigi, dove eravamo presenti alla sua ultima prova, contro la Francia, avrebbe dovuto assicurarsi il risultato nel piimo tempo, e finì per lisciarselo sfuggire, corta di fiuto, nel secondo. Giuocare, sa giuocare, come sa tenete la pallet a torta, come sa tavolare a metà campo, in genere come sa difendersi ed attaccare. Ha avuto ed ha uomini di classe: fra j prc senti a San Siro, le due mez ce ali Bobek e Mitic, c l'ex terzino, attuale centro mediano Horvat. Ma per essa, il giuoco che svolge è supcriore ai risultati che realizza — senza che per questo la si possa definire come una sentimentale od una superficiale. Per liticati motùH — e per ile caratteristi!he di chi le sta¬ rà di fronte nell'occasione noi siamo portati a riteìicre che la Jugoslavia difficilmente potrà veder coronati dal sitccesso i suoi sforzi nella giornata.' E' il tipo di avver sario che gli Azzittii prediligono, Nulia stimola di più i ruppi esentanti dei nostri co lori, che il veder giuocare be ne;' mula li incita maggior mente a concludere, che l'us- sisterc, attraverso allo scam pato pericolo, ad uno spella eoo ai poca praticità. Questo senso di reazione positiva al lavoro negativo altrui, la squadra nazionale nostra lo ha sempre avuto. Attinge la isp.raztone agli avvenimenti Quando gli avvenimenti stessi glie lo consentono, beninteso. E questo dovrebbe essere uno di quelli. L'undici che l'Italia pone in campo non è l'ideale per chi guardi ulle necessità avvenire. Non è nemmeno, sotto più di un aspetto, il migliore che si possa formare ai fini immediati. Ma è un undici forte. Sa lottaie, come insegna il campionato nostro, sa ern¬ITALIA Arbitro: l.utz (Svizzera) - Segnalinee Guidi e Polli (Svizzera). La partita san', radiotrasmessa. che giuocare nel senso tecnico del tei mine in certe circostanze! E' più consistente in difesa che in attacco, ma è ugualmente veloce in attacco come in difesa. Quesiti della velocità — di convezione, disi atto, di corsa di mosse in genere — è una caratteristica che il giuocatore italiano non ha perduto, nemmeno nei momenti peggiori. La desume dalla tradizione- dulia reizza e e ad essa egli ricorre. f/Handogli vengono meno altre lisor- SCi' hi fow„essa l0h"u P°rec-chi diS.tvelll. .La squadra nostra potràattraversurc — specialmente ... ,i,,-,,,„ 7,i,„,, wilin prima linea — dei periodi di offuscamento, nel corso dell'incontro. Avrà a che tareno» un avversario certamente ?ton cosi remissivo e povero di temperamento come quello tn- C0H"Wto "" m(se 1a ne,Ul P^Hma partita della stagione. &'n- rd più duro tiursto ostacoloin casa, che non quell'altro u'-l'estero. Ma dovrebbero im- W«i, ali Azzurri E' nei limi- ?, Tjjf ' „'^i I\ wl'jl «„». . cesso contro lei presente f di siotie della nazionale jugosla Va domani a San Siro. ■* Vittorio Pozzo ti dcic capacita e de le pos-sibilla tecniche d'IVundici di Utbona - riconfermato ,„ 7)ÌPito — di riportare il suc- 0 e i a ITALIA iniiglin hi.moa 1 Casarl | (Xap.ll) 1 Sihestrl Glovantiln' Cmatn (Milan) (Inter) (Fiorentina) u i Annovaxil Tonnnn (Milan; (Milan) ■I n n-niperti Pandolllni (.Inventus) (Fiorentin'ai 8 IU Amadel Cappello Burial (Nnpjll) (B<lii;nn) (Milan) • 110 7 Herceo Wiilt Rajkov (I'artizan) (Dinainu) (Vojriiaina) III R Bobek Mlt'c (I'artizan) (Strlla It ssa) ft 4 (ijlolc Palll (I'.imzan) (Stella R issa) a 5 -i Colic Horvat Stankov'c O'.irtizan) (Dmamo) (Slella Knssa) 1 Bears (Hnjduk) JUGOSLAVIA maglitt Rzzurra

Persone citate: Horvat, Mitic, Polli, Vittorio Pozzo