L'oscura fine d'un calzolaio che fu celebre come musico

L'oscura fine d'un calzolaio che fu celebre come musico L'oscura fine d'un calzolaio che fu celebre come musico Milano, 4 maggio. E' morto in questi giorni a Milano un calzolaio certo Cesare Senesi. La sua morte non ha suscitato naturalmente curiosità nè intorno a lui si sono celebrati necrologi. Tanta gente muore ogni giorno! Eppure il Senesi non era un calzolaio come tutti gli altri perchè ebbe la vita più curiosa e bizzarra che si possa immaginare. Il Senesi fu celebre, conobbe cioè i suoi momenti di fama, ma una fama che non gli pervenne dall'arte di san Crispino ed ebbe una risonanza che rese addirittura popolare il suo nome: fu infatti uno dei più acclamati canzonieri. Le sue canzoni andarono in voga quant'altre mai, gioconde, fresche, frizzanti e impertinenti sulle arie e sui motivi più orecchiabili e varcarono persino le Alpi, portando il nome del singolare musicista all'estero. Non c'erano allora nè la radio nè i dischi del grammofono, ma le canzoni di Senesi volarono con i propri mezzi atraverso il mondo intero. Ebbene, questo celebre musico è morto giorni fa umile, dimenticato, poverissimo, assiso al deschetto di calzolaio nella sua casa di corso 22 marzo n. 53. La canzone che gli dette fama si intitolava « Altalena » e, venduta la musica per pochi soldi a un furbo editore che fece milioni, il Senesi visse fra qualche agio, cadendo poi in miseria proprio come Gaetano Braga 11 famoso violoncellista autore della non meno famosa « Leggenda Valacca ». Perseguitato dalle avversità, il povero Senesi si curvò allora sul deschetto da calzolaio, suo antico mestiere, a lavorare di lesina e di trincetto In una cameretta che era una specie di curioso museo miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiniiiiiiimi nella quale troneggiava un pianoforte, suo sogno e sua illusione, quello che un giorno gli aveva data la celebrità In tutti i teatri d'Europa: pianoforte coperto di forme da scarpe e soprattutto di scarpe da risuolare, strumenti musicali, fotografie con dediche autografe dei più famosi cantanti. A 65 anni si era risposato e il matrimonio gli aveva dato la gioia di un figlio. Nella serenità silente del suo presente e nel ricordo delle fantasie di un tempo il calzolaio Senesi musicista, artista della Scala, nato nella stessa casa livornese di Pietro Mascagni, compagno di giochi dell'autore di Cavalleria rusticana, autore di operette e di una infinità di romanze, melodie, marce, poemi sinfonici e canzoni, si è spento improvvisamente, rassegnato al proprio destino. AI VENERDTLETTEIWRI

Persone citate: Gaetano Braga, Pietro Mascagni

Luoghi citati: Europa, Milano