L'eccidio di Trino alle Assise di Genova di Ercole Moggi

L'eccidio di Trino alle Assise di Genova L'eccidio di Trino alle Assise di Genova Uno solo è l'imputalo, tuttora uccel di bosco - Vivace opposizione delia difesa alla costituzione delle parti civili (Dui nostro inviato speciale) Genova, 23 aprile. Il pubblico che affollava questa prima udienza del processo por l'eccidio di Trino Vercellese, è rimasto piuttostc deluso nel non vedere in aula alcun imputato. Le lunghe e non facili indagini si erano concluse con la richiesta dal Procuratore Generale per il rinvio a giudizio dell'Assise di due scli coimputeti: i partigiani Bazzacco Carlo, di 48 anni, e Ardizzone Aldo, di 27 anni, imputati della soppressior\3 dei nove detenuti catturati come fascisti da una formazione partigiana che era sconfinata dal Monferrato. Di questa formazione erano capi: Fracassi Aldo detto «Binda» e il noto « Tek-Tek ». ma la banda, per vari motivi che salteranno fuori probabilmente el dibattito, era in acre attrito con la formazione garibaldini di cui erano esponenti nel territorio di Trino il Bazzacco e l'Ardizzone. Costoro vennero accusati da una voce che doveva pei raggiungere nella tomba gli altri otto detenuti, cioè da certo Carlo Crosio. Costui alle prime raffiche era rimasto soltanto ferito ed ebbe la presenza di spirito di gettarsi dall'alto del ponte nel canal? Cavour, nelle acque dove poco dopo furono gettati gli altri otto corpi crivellati dcolrri cadaveri o moribondi. Il Crosio giunto alla riva potè ricoverarsi nella casa di un suo conoscente di dove venne trasportato segretamente in un garage di Trino per essere avviato a un aspedale di Torino. Dal ria mric egli fu nuovamente prelevato ciarli ignoti e seguì definitivamente la sorte degli altri suoi compagni di prigionia perchè verme rinvenuto, qualche giorno dopo, cadavere in una profonda reggia. Aveva potuto però narrare, prima del suo secondo prelievo, che nella squadra che aveva prelevato il gruppo dei fascisti c' erano il Bazzacco e l'Ardizzcne, il primo comandante della polizia partigiana di Trino e l'altro commissario, L'Ardizzone, per il quale il Procuratore Generale, come ho detto, aveva chiesto il rinvio alle Assise, veniva poi prosciolto dalla sezione istruttoria avendo dichiarato che, come esponente del comando di Trino, era stato obbligato ad assistere al prelevamento dai capi della spedizione e che tuttavia egli, a metà strada, per un giwsto all' automezzo aveva abbandonato la colonna riconsegnando tre dei detenuti destinati alla morte, che egli aveva a bordo, ai capi suddetti della spedizione. In sostanza nella rete rimase soltanto il Bazzacco il quale del resto si era già dato alla latitanza e aveva inoltre partecipato al cruento scontro con i partigiani della formazione monfer. rina che tentavano di arrestarlo. Nello scontro, cerne è nFpbiindpdsspFstanlecttcrmcqeilgOolavqFtnctfptirpfinpscrcdmsQtIlCpssqccHiiiiiiiiiimmiHiiiiiiimiiiiiii n m 1111 n i m 111 noto, fu gravemente ferito il Fracassi e rimase morto il partigiano Olivero Renato. L'udienza per il grosso pubblico non è risultata gran che interessante perchè occupata interamente nella discussione rILsdspdi pregiudiziali giuridiche. Al | Nprocesso del 1947, rinviato dopo due o tre udienze, non si presentarono numerosi testimoni di accusa e nessuna parte lesa compreso lo stesso Fracassi. Un'atmosfera di disagio aveva pesato su quel tentativo di dibattimento. Lo aw. Malinverni, unico patrono presentatosi di parte civi rFCilctdBle per la famiglia Olivero di- j echiaro elle le parti lese e i;rtesti non si sarebbero presen-1 vtati e qualora fossero stati ccostretti a farlo non avrebbe- bro mai detto la verità perchè .cminacciati e intimiditi. Art che il pubblico si mostrò, in quell'occasione, surriscaldato e intemperante onde ne segui il rinvio del processo per legittima suspicione a Genova. Ora qui si sono presentati oggi sei parti civili con i relativi patroni, cioè quattro vedove di fascisti uccisi in quel tragico frangente, il Fracassi e la vedova del partigiano Olivero. La costituzione è stata calorosamente contrastata per scadenza dei termini di legge dall'aw. Lo- mNdlciodtdcazmfriitiiiiiiJiiiiiiii[iiijiiiiij[iiiiiiiiiiiEiiriiiiti!iiiiiri renzo Corte di Genova e dalI'avv. Gino Colla di Torino. L'avv. Failla del Foro genovese, ha controbattuto la tesi della difesa, rammentando le singolari condizioni in cui il processo si aprì nel 1947 a Novara e che originarono il rinvio ad altra sede. All'avv. Failla si sono aggiunti l'avv. Carcuri pure di parte civile e il Procuratore generale Colonna. L'avv. Colla ha osservato che non possono prevalere tesi sentimentali al disopra della procedura. La difesa del Bazzacco può avere, ad esempio, le sue obiezioni per ricusare una parte lesa che voglia costituirsi parte civile con un certificato gravido di ben 37 procedure penali. Nel corso del dibattimento sapre mo chi è questa parte lesa Ne è susseguita, in materia di procedura e di legge, una lunga discussione, dopo di che la Corte si è ritirata e il Presidente ha emesso una ordinanza per l'accoglimento di tutte le parti civili presentatesi a questa udienza. La difesa ha sollevato altri incidenti procedurali respinti ancora dalla Corte, e l'udienza è stata rimandata a domattina. Ercole Moggi riii!Tiii iiiiiiriwiiiiiiiiiititiiiiiiiiiiit^iiiiiiii