Oggi la Freccia Vallone con gli assi di quattro nazioni di Vittorio Varale
Oggi la Freccia Vallone con gli assi di quattro nazioni Oggi la Freccia Vallone con gli assi di quattro nazioni Calorose accoglienze a Bartali - Una padrona d'albergo inospitale (Dal nostro inviato speciale) Charleroi, 20 aprile. Arrivato a tarda notte dalla riunione nulla pinta di Liegi, Magni è rimasto a letto fino a quando, verso mezzodì, davanti all'albergo si c fermata la vettura-corse della Canna venuta direttamente da Varese. La pilotava il signor Canna figlio, ed a bordo aveva portato, oltre il meccanico ed il massaggiatore, il corridoriLogli. Gli altri due subalterni del vincitore di Gand, Franchi e Zampini, avevano viaggiato in treno, sbarcando a Charleroi anch'essi prima dell'ora di colazione. Erano con loro i due benottiani Ghirardi e Urei ed il taurense Astrila, imbarazzatissimi perchè all'appuntamento di Milano non avevano trovato ne De Santi, né Martini con Buroni per quanto tutti regolarmente iscritti. Niente vettura accompagnatrice in corsa, giacchè nè Rimoldi né Gruglia sono presenti; e domani i loro corridori rimarranno affidati alla fortuita. Ad accrescere le noie dei quali, ci si è poi messa anche la padrona dell'albergo dove erano scesi dietro indicazione degli organizzatori. Alla proibizione di entrare con le biciclette, Astruu propose per sè e i suoi occasionali compagni di portarle a spalla; ma quella megèra fu irremovibile; dichiarò che mai in nessun caso biciclette erano entrate nella sua casa, neppure se portate a spalla, neppure se fatte entrare dalla finestra. E come il mite Giuncarlo tentò di avanzare una protesta nel suo miglior fruncese, neanche un minuto dopo si vedeva buttato fuori dall'albergo, lui, la bicicletta e la valigia, di modo che con Ghirardi e Drei dovettero peregrinare a lungo per tutta Charleroi bassa alla ricerca di un altro e più accogliente ostello. Meno movimentata è stata lu giornata di Bartali. Messe in ordine le cavalcature, già di buon'ora Uiunnelli, Corrieri, Auscnda ed il loro capitano le avevano inforcate, andando, sotto la guida di Jomaux che è di queste parti, a compiere una ricognizione del percorso. Durante lu strada teiera un breve < alt > nella casa del loro camerata e cicerone, addentando qualche panino e bevendo un sorso d'acqua. Prima del tramonto (il timpo s'è rimesso al bello, e rimisi fa caldoI, in testa alla squadra dalle maglie gialle, Bartali si è recato nella birreria della piazza Albert l per le solite formalità delia vigilia. C'erano 7nolti italiani ad aspettarlo ; gente che luvora nelle miniere di carbone, alla quale non pareva vero di poter stringere la mano al celebre Gino contemporaneamente ingiungendogli con fermezza ed autorità di arrivare primo ad ogni costo a Liegi. E sono venuti anche i francesi: Bobet e l'ormai inseparabile Barbotin, Robic più che mai rinsecchito ed accigliato [forse perchè la forma e la popolarità stanno svanendo; da Zurigo è arrivato, al volante ,della sua grossa automobile, il vincitore della Roma-NapoliRoma che alla distribuzione dei numeri non mancava, come suo solito, di tenere allegri i presenti con le sue burle ed i suoi frizzi. E c'era unche Koblet, magro, abbronzato e un po' fatalone, che si dice del tutto guarito dall'angina capitatagli addosso dopo la MilanoSanremo, ed ora è ansioso di riportarsi nelle condizioni necessarie per ripresentarsi con onore al Giro d'Italia. Tutti i belgi, anche, si sono presentati: Il campo è dunque al completo; il meglio del ciclis7no delle quattro nazioni domani mattina alle 11 si lancerà in corsa, e la Freccia Vallone comincerà la sua convulsa ed emozionante vita per concludersi neanche sette ore dopo sulle rive della Mosa a Liegi. Vittorio Varale
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