Il sindaco offre al P.S.U. l'apparentamento con il P.C.I.

Il sindaco offre al P.S.U. l'apparentamento con il P.C.I. Il sindaco offre al P.S.U. l'apparentamento con il P.C.I. Gli esponenti socialdemocratici presa visione della lettera dichiarano: "nè comunisti nè democristiani,, Un fatto nuovo si è verificato ieri in campo social-democratico. Inserendosi direttamente nella complessa vicenda delle trattative in corso tra il P.S.L.I. e il P.S.U. per la unificazione e l'apparentamento il Sindaco dott. Coggiola ha inviato al segretario della Federazione torinese del P. S. U. avv. Secreto e agli assessori dello stesso partito Magietrello, Bonifetto e Pagella una lettera con la quale offre l'apparentamento della lista comunista con quella del P.S.U. Partendo dalla constatazione che la Giunta comunale è tuttora formata da assessori del P.C.I., del P.S.I., del P.S.L.I. e del P.S.U. il Sindaco — com'è detto nella lettera — motiva la sua proposta affermando che < tutti i partiti 1 quali hanno partecipato alla Giunta debbono sentire il bisogno di rivendicare in solido quanto l'amministrazione ha l'orgoglio di aver fatto durante il periodo In cui è rimasta In carica>. La solidarietà, secondo il Sindaco, dovrebbe cioè essere mantenuta anche di fronte al corpo elettorale < in quanto è proprio sulle realizzazioni dell'odierna amministrazione che si scontreranno i partiti con lo stesso schieramento dello attuale Consiglio comunale >. (All'opposizione — com'è noto — oggi siedono democristiani, liberali e qualunquisti). A questo punto il dott. Coggiola prende in esame la seconda possibilità: che il PSU decida cioè di presentarsi da solo. Anche questa soluzione, afferma il Sindaco a sostegno della sua tesi, sarebbe dannosa in quanto, mancando l'apporto del P.S.U. alle liste apparentate del P.C.I. e del PSI, < si potrebbe forse correre il rischio (è una pura ipotesi, precisa il dott. Coggiola) di vedere il Comune in mano ai democristiani, ai liberali, ai monarchici ed ai qualunqutstiv Dopo aver rivolto un ultimo appello alla Federazione tori nese del P.S.U. il Sindaco conclude con un poscritto nel quale < constatando che la stessa lettera potrebbe essere scritta aibFLrcdltsCrssicdcrcvgcpl<cDtnolMgtatds• ^ 111 ■ 11 i I ' I ' 11 > 1: 11F1111 • 1 < 11 ! 1111111 i 111111111 > [ L111 > 11 « ] ] al P.S.L.I. > annuncia la sua intenzione di discutere il problema con il segretario della Federazione torinese del P. S. L. I. Chignon e con l'assessore dello stesso partito Beitero. «La proposta del Sindaco — ci ha dichiarato il segretario del P.S.U. aw. Secreto al quale ci siamo rivolti appena avuta conoscenza della lettera — sarà discussa questa sera dal Consiglio direttivo della Federazione. Io ritengo — ha proseguito — che qualsiasi decisione sugli apparentamenti sia intempestiva prima dell'unificazione. Su quest'argomento deve essere l'assemblea dei soci del nuovo partito a deliberare. Per parte nostra — ha concluso l'avv. Secreto — non vogliamo assolutamente Impegnare il futuro partito con dichiarazioni di alcun genere >. Gli stessi concetti, pressapoco, sono stati espressi dall' assessore avv. Magistrello. < Ho ricevuto la lettera. Non ci resta che prenderne atto. Decideranno gli iscritti al partito >. Rispondendo ad una nostra domanda sui probabili orientamenti della base circa la proposta dei Sindaco, l'avv. Magistrello ha detto: <La maggioranza è ostile all'apparentamento coi comunisti; tutti, all'unanimità, sono però contrari all'apparentamento con 1 democristiani ». Alla stessa domanda l'assessore Bonifetto ha risposto: < Nè comunisti nè democristiani >, In quanto al P.S.L.I., l'esito di una eventuale proposta di apparentamento da parte dei comunisti, sembra ormai scontato specie dopo l'ordine del giorno approvato l'altra sera dal direttivo provinciale del partito per l'apparentamento con la Democrazia Cristiana.

Persone citate: Bonifetto, Coggiola, Pagella