La gara che ha il percorso più tacile e che è la più difficile da vincere di Vittorio Varale

La gara che ha il percorso più tacile e che è la più difficile da vincere DOMENICA SI CORRE IA PARIGI - ROUBAIX La gara che ha il percorso più tacile e che è la più difficile da vincere (Dal nostro inviato speciale) Parigi 5 aprile Piove, poi spiòve; il clima rimane incostante come, suppongo, in Italia; perciò gli ultimi avvenimenti in vista della Parigi-Roubaix di domenica prossima si effettuano sotto la minaccia incombente degli acquazzoni tanto rapidi ad apparire quanto a cessare. Ieri, l'ultimo tratto di strada venendosene verso Parigi dalla frontiera belga, Petrucci ed Astrua lo percorsero a bordo di un autocarro al quale, ammollati fino all'ossa, avevano chiesto ospitalità; oggi per una ricognizione che li ha spinti per la prima sessantina di chilometri della strada della corsa, il tempo è stato più benigno, ma solo in parte, che l'aria era piuttosto mossa, e ogni tanto un'improvvisa raffica spazzava la valle dell'Oise, investendo i ciclisti e rendendogli difficile la marcia. E' vero che qui la direzione del vento muta da un'ora all'altra; ed al proposito si ricorda che l'anno (1948) in cui Van Steenbergen vinse la corsa, battendo ogni record precedente, la notte prima il vento soffiava in senso contrario. Al mattino cambiò di colpo e fu unicamente per il miracoloso aiuto da esso dato ai corridori che i primi giunsero a Roubalx all'eccezionale media di 43 chilometri e 612 all'ora. Questo si dice per indicare come le condizioni atmosferiche abbiano una grande influenza sullo svolgimento, e perciò sul risultato, della «classicissima! del ciclismo francese; Bobet e Barbotin che ieri mattina andavano a provare gli ultimi 30 km. avanti di proseguire in automobile verso Bruxelles per quella riunione su pista, furono anch'es si sorpresi dalla pioggia, e po terono gustarne in pieno le... delizie. — La strada era tanto scivolosa sul tpavéy quanto fangosa sulla banchina, che faticavamo a tenerci in equilibrio — hanno dichiarato i due componenti del tandem che dal giorno della < Sanremo > e poi del Criterium nazionale della strada (primi e secondi entrambe le colte) gode di un meritato periodo di celebrità. — Be domenica dovesse ancora essere così, sarà impossibile ai corridori proseguire uno di fianco all'altro, e neanche di rimanere nelle ruote. Si « balla > continuamente, si sente la bicicletta che manca di sottu. Per evitare il pericolo delle cu date non ci rimarrà che cer care di venir via dal gruppo, di essere soli, o pochissimi quando alla svolta di Watti gnies si entrerà nelle inferno del Nord ». Se insistiamo a riferire te dichiarazioni fatte dal portabandiera del ciclismo francese, è perchè esse ci sembrano interessanti, e valgono più di ogni „onsiderazione o discorso da parte nostra per inquadrare fin d'ora il probabile svolgimento della gara. Date le condieioni <Je7!e strade che in prossimità dell'arrivo impediscono di mantenere un'alta velocità, sarà mol- to difficile o addirittura i»npos-i>:ibile riprendere gli et-entual; i f « »°™ van- faggio fosse minimo. Per conseguenza — ha concluso Bobet — soprattutto se si vorrà evitare di cadere, il nostro interesse è di tagliare la corda prima di Carvin, voglio dire di entrare in testa, e possibilmente soli, nei venti chilometri quanto dura l'< inferno del Nord >. Naturalmente, la coppia Bobet-Barbotin non sarà la sola a ragionare in questa maniera; i suoi propositi sono talmente ovvii che chissà guanti altri dei duecento e passa concorrenti di cui l'Equipe ha accettata l'iscrizione, staranno meditando di fare altrettanto. Da Parigi a iJoubaia:, per tutti i suoi Stft km. il percorso non offre notevoli difficoltà, naturali, oltre la lieve salita(mille metri) di DoulletUte il veramente disastroso tratto fi-"naie: come dire che per questa gara ha davvero un senso l'affermazione, soltanto all'apparenza paradossale, che essendo facile essa risulta più difficile di tutte le altre. Appunto perchè non esistono gli ostacoli fissi sui quali possano naturalmente graduarsi i valori individuali, spetta aH'tntelligenza, all'estro, all'accortezza degli uomini supplirvi, ed approfittare delle occasioni favorevoli — se non addirittura crearla con un gesto di cosciente audacia — per rompere la compattezza del gruppo e mettere in atto la fuga decisiva... secondo i propositi di Bobet (che non ha scoperto, d'altronde, la polvere da sparo, giacchi senza andar troppo lontano, appena due anni fu il terzetto Mahè, Mouji ca, Leene», si salvò in que-\sta maniera sull'tinferno dell Nord*, e appunto l'anno scorsoi Fausto sorprese tutti scattando nella traversata di Arras e da quel momento se n'andò, solo,Uverso la vittoria). Vogliamo 1dire, insomma, che per vincere \ una corsa del genere è necessario possedere soprattutto l'in-{(ut(o dello schermidore di c!as-!se, piuttosto che la forza, sol-1tanto del lottatore di < catch*. :ECCO perchè questa 49* Pa-:Jtf^SSSt SaJSSS^S^ re il meglio del ciclismo euro- rigi-Roubaix alla' quale concor-,^peo salvo Coppi Bartali e KO- Mef per le note ragioni, assoni-'?na in sè tali e tanti motivi di ,,,.',„. ),.„;„, ono-Mro e xenti- ZtZZl. T ?Jr,uZi „ mentale, da indurci a constde- rarla come il naturale e indi- «pensabile completamento delle grandi corse internazionali del ,9 marzo (Milano-Sanremo, e *«J 10 aPrile lGir° deUe Fian: 1 dre>> altrimenti destinate a ri- 'mtitere come due avvenimenti separati ed estranei l'uno al- l'altro, senza finalità o signifi-1 cato preponderante all'infuori ; di quello contingente della giornata. Vittorio Varale L'Udinese ha battuto ieri per 2-0 il Padova noi recupero del ! campionato calcistico. Il Torino ha disputato ieri unapartita di allenamento a Savona v.noendo per 4-0. Fontana ha battuto ai punti Manca nell'incontro pugilistico d! ieri sera a Bona,