Voto inatteso al Senato americano sull'invio di truppe in Europa di Gino Tomajuoli

Voto inatteso al Senato americano sull'invio di truppe in Europa Voto inatteso al Senato americano sull'invio di truppe in Europa Truman potrà mandare solo é divisioni senza il per messo del Congresso Approvata una proposta per la revisione del trattato di pace con l'Italia (Dal nosti-o corrispondente) Washington, 2 aprile. H Presidente e la signora Auriol — che hanno lasciato oggi Washington per New York — si sono conquistate le simpatie degli americani con la semplicità del loro atteggiamento ed il buon umore con cui hanno adempiuto alla dura e delicata missione .di convincere gli americani che la Francia è un alleato indispensabile e prezioso per la stessa difesa degli Stati Uniti. La prova più difficile Auriol l'ha affrontata stamane, apparendo davanti al Congresso riunito 'proprio quando il Senato era impegnato nella fase finale del « grande dibattito » sulla misura e la natura della cooperazione americana alla difesa europea. Auriol non poteva naturalmente fare alcun diretto riferimento al dibattito sull'invio delle divisioni americane in Europa, che il Senato aveva interrotto per rendergli onore, ma ogni sua frase costituì una sottintesa confutazione delle accuse contro la insufficienza dei sacrifici e la poca voglia degli europei di provvedere alla propria difesa. Come i nostri lettori sanno su queste tesi è fondato l'attacco dei potenti e numerosi avversari della politica ufficiale americana di strettissima collaborazioni coll'Europa. L'attacco si è articolato nella presentazione di una decina di "emendamenti che in varie forme e sfumature tendono datina parte a togliere al Presi-dente degli Stati Uniti il po-tere, accordatogli dalla Costi-tuzione, di ordinare lo stanzia-mento di truppe americane nei Paesi alleati e dall'altra a determinare e limitare con vincoli di ogni sorta la preparazione e la composizione delle quattro divisioni il cui invio in Europa è già stato approvato in linea di massima. La manovra culmina nella proposta il progetto gover- di rinviare | nativo davanti alle camrìiissio | ni del Senato perchè lo trasfor i mino in una legg" precisa cheIaccordi al solo ingresso il potere di decidere su tutti gli impegni militari degli Stati Uniti. Le manovre degli avversari della politica dd Truman hanno avuto un primo successo con il voto del Senato che ha deciso con 49 voti contro 43 di proibire al governo l'invio di più di quattro divisioni in Europa senza l'autorizzazione preliminare del Congresso. Nella riunione si è inserita luna mozione che interessa in lmodo particolare l'Italia. I re1 pubblicani hanno proposto che i tutte le forze difensive euroipee vengano effettivamente ' I t^evano che la questione è |troppo complessa e delicata mobilitate; e che si cominciasse per intanto ad abolire le clausole militari del trattato di pace italiano. La richiesta aveva già ottenuto vasti consensi fra i parlamentari che contano tra i loro elettori comunità italo-americane ma sembrava avesse poca o nessuna probabilità di tradursi in progetto di legge perchè sia il Dipartimento di I Stato che la Casa Bianca ri- per essere sollevata senza adeguata preparazione diplomatica. Comunque in questo momento essa indeboliva la po sizione dei negoziatori alleati a Parigi che, accusando i sovietici di violare i trattati di pace dei satelliti, non potevano dare a Gromyko il motivo di ritorcere l'accusa contro gli Occidentali. Invano il senatore Conally, leader della maggioranza democratica, sostenne che non si poteva abbinare una questione così complessa ad una discussione specifica e che la mozione del Senato era vuota dì senso perchè per medificare il trattato di pace italiano è indispensabile ottenere il consenso della Russia. Con una travolgente votazione, la maggiore registrata nella giornata, il Senato l'approvò con 67 voti contro 20; 45 repubblicani e 22 democratici votarono a favore contro i soli 20 democratici più ligi alla politica ed alle tesi governative. Gino Tomajuoli

Persone citate: Auriol, Europa Truman, Gromyko