Un colpo di pistola al cugino dell'imperatrice
Un colpo di pistola al cugino dell'imperatrice MUOVI DISORDINI IN PERSIA Un colpo di pistola al cugino dell'imperatrice Teheran, 31 marzo. Un nuovo drammatico episodio è intervenuto a complicare ulteriomente la già precaria situazione nella quale si dibatte la Persia. A Isfahan, centro tessile, teatro nei giorni scorsi di gravd disordini, un caporale dell'esercito ha sparafo un colpo di pistola contro Yahya Bakhtiari, cugino dell'imperatrice Soraya. Si ignorano i moventi dell'attentato che è avvenuto nella serata di venerdì. L'attentatore è stato tratto immediatamente in arresto, mentre la sua vii!'ima versa in gravi condizioni all'ospedale di Isfahan. La pallottola, dopo avere attraversato la mascella, è penetrata in un polmone. Per assistere il ferito è partito in aereo dalla capitale il dott. Yahia Adi. dell'università, il quale curò anche il generale Razmara e l'ex-vice ministro Zangeneh, vittime di due recenti attentati. I membri del € Pronte Nazionale », strenui fautori della nazionalizzazione dell'industria petrolifera, sono stati intanto invitati ad assistere alla sechi ta di Gabinetto che si svolge rà in serata e nel corso della quale verrà esaminata la si tuazione interna con partico lare riguardo all'aggravarsi degli scioperi. Gli inviti sono stati diramati dopo che il « Bakhtar Emruz », organo ufficiale del Fronte Nazionale, aveva pubblicato una lettera, diretta al primo ministro Hus sein Ala, nella quale la respon sabilità degli attuali scioperi viene addossata alla direzione della Anglo-Iranian Oli Com pany che ha ingiustificatamen te ridotto i salari agli operai Il giornale accusa inoltre la Compagnia di voler deliberatamente provocare disordini nella zona petrolifera e solle cita la costituzione di una commissiqne d'inchiesta tncari cata di assicurare il regolare pagamento del salario alle maestranze. Si apprende infine che è sta to tratto in arresto un altro membro della setta fanatica dei < Fidaiyan », coinvolto negli attentati che hanno portato alla morte del primo ministro Ali Razmara e del ministro dell'Educazione, Abdul Hamid Zangeneh.
Persone citate: Abdul Hamid, Ali Razmara, Yahia Adi, Yahya Bakhtiari
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- I riservisti sovietici mobilitati al confine?
- Torna la guerra Rai-Fininvest fino all'ultimo sceneggiato
- PULLMAN TAMPONA CAMION SEI MORTI, QUINDICI FERITI SULLA «A 14» NELLE MARCHE
- Siniscalco: con la Finanziaria non toccheremo il Welfare
- PLACIDO CONTRO FERRERI
- Il cabaret fa tappa a Rapallo
- Scarcerato il finanziere
- «Tonino», uomo di fiducia dei catanesi ha parlalo: ora teme di essere ucciso
- in taxi con DALLA
- La maledizione di «Mr Psycho»
- S'uccide con l'auto contro un rimorchio l'industriale del tessile Zegna Baruffa
- "Varsavia deve arrendersi"
- L'orrenda visione nella sala della Banca
- Tragica morte di Belinda Lee in un incidente d'auto in California
- Irriconoscibili i corpi delle vittime: sono
- Diktat alle società sul limite di spesa
- La Germania inserita nel fronte occidentale
- Dopo il discorso di Mussolini
- Rubatto presidente del Torino
- Forse i «diabolici» di Alleghe hanno commesso un quinto delitto
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- S'uccide con l'auto contro un rimorchio l'industriale del tessile Zegna Baruffa
- "Varsavia deve arrendersi"
- L'orrenda visione nella sala della Banca
- Ad un favoloso Pulici risponde una volta sola Chinaglia
- Grace Kelly ha pagalo
- Il suo spettacolo sospeso nel più noto locale della Versilia
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
- Uccisa con ventidue coltellate
- La parola d'orline di Hitler ai giovani: lotta senza quartiere al bolscevismo
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy