Riabilitati i sette fucilati di Terre Pellice e assolti i partigiani che ordinarono l'esecuzione

Riabilitati i sette fucilati di Terre Pellice e assolti i partigiani che ordinarono l'esecuzione Riabilitati i sette fucilati di Terre Pellice e assolti i partigiani che ordinarono l'esecuzione La sentenza della Sezione istruttoria della Corte d'Appello - Il tragico episodio dovuto ad un concorso di fatali circostanze che impedirono l'accertamento dell'innocenza delle vittime La sezione Istruttoria della Corte d'Appello di Torino ha pronunciato Ieri la sentenza nel procedimento penale contro tre èx-comandantl partigiani imputati di aver ordinato l'uccisione di sette persone, uccisione eseguita a Torre Pollice nella notte fra il 5 e il 6 ottobre del imi. Con questa sentenza (Presidente Alvazzl Del Frate, estensore Prato) la Magistratura ha concluso l'Istruttoria sul tragico episodio riabilitando la memoria del sette morti e dichiarando, nello stesso tempo, non punibili gli Imputati perchè 1 fatti ad essi addebitati devono considerarsi azioni di guerra. Dell'esecuzione si assunsero la piena responsabilità 1 partigiani Roberto Malan, già comandante di divisione, Riccardo Vanzettl, comandante della brigata Val Pellice e Carlo Mussa Ivaldi ex-commissario di guerra della stessa brigata. Essi affermarono che la decisione del prelievo e della fucilazione del sette era stata press collegialmente da loro e da certo Dino Buffa, ora deceduto, perchè si riteneva che facessero parte di un centro di Informazioni fascista. Era stato deciso di processarli ma, essendosi verificate puntate nemiche contro le sedi di alcuni reparti, il Vanzettl aveva riunito 11 Tribunale che aveva sentenziato l'Immediata fucilazione. L'ordine di eseguirla fu dato a due distaccamenti della brigata comandati dal tenente Modena e dall'ex-comandante di battaglione Giovanni Nicola. Questi, di notte, prelevarono dalle loro abitazioni l'avv. Piero 01llvero, ring. Carlo Trossarelii, 1 fratelli Carlo, Lodovico ed Ettore Merlo, l'albergatore Attillo Ferrari e la signora Onorina Eynard e, dopo averli condotti sulla piazza davanti al monumento del Caduti, li fucilarono (ad eccezione del Ferrari ucciso nella sua stessa casa). Prima di ritornare al comando 1 partigiani si impadronirono del materassi delle vittime che dovevano servire per il loro ospedale da campo. Nella sua requisitoria il P. G. aveva richiesto che gli esecutori dèlia condanna a morte fossero prosciolti perchè avevano obbedito ad ordini di loro superiori sulla legittimità dei quali non avevano potere di sindacato; aveva invece richiesto 11 rinvio a giudizio del dott. Malan, dell'ing. vanzettl e dell'Ivaldl per rispondere del reato di omicidio colposo non avendo essi proceduto a quell'accertamento della prova espressamente richiesto dalla disposizione che autorizzava di passare per le armi 1 colpevoli di collaborazionismo. La Sezione istruttoria della Corte d'Appello è giunta invece ad una conclusione difforme poiché — esclusi nei modo più assoluto 1 moventi di rapina e di rancori personali che si poteva sospettare avessero determinato l'uccisione delle sette persone dal momento che non esisteva 11 movente politico — ha ritenuto che gli imputati agirono in buona fede per la difesa e l'efficienza militare. Purtroppo circolavano, In quel periodo, voci — infondate — che i sètte svolgessero un'attività antlpartlglana e — dice la sentenza — • in un momento di .feroce attività nazifascista tali voci assunsero presso i comandanti responsabili delle operazioni, un'attendibilità tale da consigliare il grave provvedimento mentre le enormi diffl colta di comunicazione rendevano estremamente difficoltosa la ricerca di maggiori informazioni. SI trattava, del resto, di agire senza llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll indugio perchè ogni ritardo note-, I va essere fonte di gravi consegusn-l ze ». Per gli uccisi la sezione Istruttoria ha riconosciuto che > non * stato minimamente dimostrato che le » voci » accusatorie contro 1 sette, abbiano un serio fondamento >. Tutti I testi hanno escluso nel modo più assoluto che essi siano stati spie o anche solo collaborazionisti che abbiano chiamato 1 fascisti nel paese o 11 abbiano ragguagliati o guidati nel rastrellamenti. Al contrarlo tutti hanno parlato delle sventurate vittime come di persone Imparziali, Incapaci di nuocere a chicchessia ed, in particolare, hanno escluso che l'airv. Ollivero e ring. Trossarelii avessero potuto macchiarsi del delitto di spionaggio. I partigiani sono stati assistiti nel corso dell'Istruttoria dall'aw. Barosio e le famiglie delle vittime dagli avvocati Gremo e Glanogllo. a11plieiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiipttdLtontaptuanglifun9p

Luoghi citati: Modena, Prato, Torino, Torre Pollice