L'americano ha sposato l'Anna Maria che conobbe bimba sotto no bombardamento

L'americano ha sposato l'Anna Maria che conobbe bimba sotto no bombardamento LA BELLA FAVOLA A CAVA DEI TIRRENI L'americano ha sposato l'Anna Maria che conobbe bimba sotto no bombardamento : (Dal nostro Inviato speciale) Cava dei Tirreni, 29 marzo. Dalle 11 di stamane, dopo la cerimonia nella parrocchia del Salvatore, Anna Maria Farano, che da poco ha compiuto diciassette anni, e George Fortin (che ne ha trentadue) sono sposi e la bella favola d'amore, che ha commosso tanta gente, in Italia e fuori, è diventata realtà. L'interesse che ha suscitato, soprattutto negli Stati Uniti, questo idillio fiorito fra il rombo delle artiglierie e conclusosi otto anni dopo con i fiori d'arancio e un canto di Schubert, era provato anche oggi dalla schiera dei giornalisti americani di grandi quotidiani e riviste, fra cui « Time » e « Life i>, arrampicatisi con tutti gli altri su questo villaggio di montagna per informare della vicenda milioni di lettori. Perchè, — come hanno spiegato alcuni di essi, — ciò che è accaduto fra il soldato e la fanciulla ha colpito l'uomo della strada delle tumultuose metropoli, come se la leggenda di Ce. nerentola e Biancaneve uscisse dai libri dei bambini e dai disegni di Walt Disney per apparire un fatto vero della vita ai ogni giorno. I due giovani si conobbero nell'autunno del '43, poco dopo lo sbarco delle truppe del generale Clark sulla costa di Salerno. Passiano è una borgata di Cava dei Tirreni posta più in alto, sotto la grande rupe grigia alla cui ombra è la storica Badia benedettina. Fu nei sotterranei dei monatì che vennero custodite preziose opere d'arte e si rifugiarono terrorizzate le popolazioni della costa, fra le cui rocce la divisione corazzata « Goering » resisteva mentre dal mare tuonavano i cannoni delle flotte alleate. Cava dei Tirreni in una valle che sale sotto i monti Lattari è vicina a Salerno ma lontana dalla costa, ombrosa e queta. come un'oasi verde. Perciò, terminata la battaglia di Balerno, fra le più sanguinose sostenute dagli alleati sul continente europeo, fu consentito ai soldati esausti un po' di ristoro nella marcia verso il nord. E in onesta paura George Fortin se ne venne, solo, al villaggio di Passiono. La bontà della gente del salernitano, fra le più ospitali, lo lasciava tranquillo. E, infat¬ d e l , ti, volti di amici e saluti schietti trovò George, il primo soldato americano che entrasse i Passiano. Vicino a una fontanella egli vide una bambina che piangeva. Le fece una carezza, le offrì delle caramelle e, presala per mano, la accompagnò a casa, raccomandandole di non fare più capricci, dt obbedire alla mamma. La famiglia Farano lo ringraziò, offrirono da bere all'ospite. Quella bambina era Anna Afaria che allora aveva nove anni. Fu così che si conobbero e gli occhi di Lina (è questo il diminutivo della fanciulla), colpirono George. Poi George lasciò il villaggio e sparì. Aveva preso, però. l'indirizzo e lasciato il suo. Un'amicizia era nata e ogni tanto arrivavano le lettere: Cassino, Normandia, New Bedford. Il giovane senti che ?\ualcosa di nuovo era nato in ui dallo sguardo di quella piccola montanara: Forse, perciò, nel salutare i Farano, come mosso dall'istinto, aveva datto, guardando Anna Maria: « Ritornerò ». Intanto gli anni passavano, la mamma di Anna Maria, Agnese, era morta. Della guerra, solo il ricordo, mentre « mamma Lucìa » provvedeva alla sepoltura dei tedeschi i cui cadaveri affioravano tra le zolle e a Bellizzi era sorto, per % soldati alleati caduti, un grande cimitero dove la principessa Margaret nel suo viaggio in Italia si era fermata per pregare sulla tomba del cugino, il duca di Wellington. Anna Maria, diventata giovanetto, imparava per sarta e la signora Carmela Adinólfi, la sua maestra di cucito, ogni tanto la vedeva assorta stil telaio. Con George, Lina aveva scambiato solo poche parole nell'unica volta che lo aveva visto, ma adesso sentiva di amarlo. Era venuto dal mare come il principe azzurro delle fiabe. Ma sarebbe tornato t Per due anni, dopo essere stato ferito in Francia, egli non aveva più scritto. E quest'anno, il 22 gennaio, giungendo, improvvisamente, in aereo dal Massachussets, George è tornato Nella valigia aveva due anelli d'oro e un abito da sposa. Non parla quasi l'italiano e Anna Maria non sa una sola parola di inglese, ma riescono a comprendersi lo stesso. Tutto il villaggio era in fe- cvsfa. stamane, il procaccia, Sabatino, ha portato un fascio di lettere, soprattutto di sconosciuti che inviavano da ogni parte auguri, e il telegrafo riempiva strisce e strisce. In gran daffare erano anche don Innocenzo Sorrentino, il pasticcerò, e Aldo Marconi, il barbiere, personaggi importanti della favola. Da Bava era giunto il Sindaco e inoltre il commissario di pubblica sicurezza per un servizio d'onore. Quando nel vano scura della sua casetta Anna Maria è apparsa con i riccioli bruni sotto il velo, tutta candida come un fiocco di spuma, e al suo fianco George, alto, slanciato, dalla folla è salito un applauso. Poi si è formato il corteo con la sposa al braccio del padre Giovanni, il più bravo falegname del villaggio, e dietro, tutti i parenti, il fratello Giuseppe e gli zii Angelo, Vincenzo, Francesco, Gennaro, tutti boscaioli. Procedendo piano tra gli evviva, nella stretta viuzza e fra peschi mandorli ciliegi in fiore, mentre le donne lanciavano rose, lilla e pugni di riso e frumento, augurio di fecondità, gli sposi, ili iiiiiiiiiiiuiiiiMiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii corteo, la folla sono giunti in chiesa. Là il parroco Don Bartolomeo d'Elia, mentre l'organo suonava, li ha benedetti, uniti e poi ha fatto un affettuoso discorso parlando della Provvidenza, che ha certo voluto le nozze che, per la prima volta, porteranno « attraverso l'Oceano immenso, negli Stati Uniti lontanissimi », una fanciulla di questo villaggio. Crescenzo Guarino