L'ulcera occasionale e quella progressiva

L'ulcera occasionale e quella progressiva L'ulcera occasionale e quella progressiva Esiste il temperamento ulceroso? - La mancanza di sfogo e le lagrime delle donne - Dottore, disse un tale, non ha importanza ciò che mangio bevo o fumo; l'attività della mia ulcera è in rapporto al mio conto in banca 1... Da recenti calcoli si ha che nei paesi civilizzati il 7% della popolazione ha avuto o avrà l'ulcera gastro-duodenale, presto o tardi durante la sua vita. Migliaia di medici e di scienziati si affannano nell'affrontare questo grande problema. Raccolsero un enorme cumolo di dati medici, fisiologici, statistici e sociali. La causa dell'ulcera g. d. rimane un mistero; e tanto più rimane un mistero quanto più si intravede che son numerose le cause possibili. Arduo per il medico discriminarle volta per volta. Di un fatto siamo press'a poco certi, ed è che rulcera g. d. sorge da un disturbo circolatorio in uno fra i tanti piccoli vasi che irrorano i due organi. U sangue vi ristagna; si forma un coagulo; la parte di stomaco e di duodeno che dovrebbe essere Irrorata si mortifica, ed allora comincia l'ulcera. Ma cosa è responsabile di questo disturbo? Lo spanno nervoso Le Inchieste ben condotte hanno portato ad addebiti differenti, che vanno dalla gastrite alcoolica fino a urti ricevuti nella regione dello stomaco, passando per l'assorbiniento di veleni caustici, le malattie infettive e persino la appendicite. E difatti nel corso di queste malattie o accidenti, possono prodursi ulcerazioni superficiali che non hanno altro di comune con l'affezione vera, che una deplorevole analogia di nomi. Tuttociò, di solito, guarisce spontaneamente o rimane superficiale. Occorre ben altro, dicono 1 moderni patologi, per far nascere l'ul cera cronica, a decorso prò' gressivo; recidh ante in ma> niera esasperante e secondo un ritmo che sembra più cosmico che individuale; foriera di accidenti o seri, o gravi o semplicemente noiosi, che non si vuol qui ricordare. Quest'altra causa che si cerca, gli studiosi vollero trovarla sperimentando. Su alcu ni animali sottoposti a diete deficienti in vitamine ed in altri nei quali si turbò l'equilibrio delle ghiandole endocrine, l'ulcera si formò. In altri si volle controllare se sensibilizzandoli verso certe sostanze, provocando cioè lo stato allergico, si riusciva a produrre nei piccoli vasi dello stomaco e del duodeno le alterazioni avvenute altrove. SI, anche in questi si forma l'ulcera. Ma in tutti non si tratta di ulce ra vera, cronica. Cessato il disturbo provocatore, l'ulcera gueriva rapidamente e definì tivamente, mentre nell'ulcera spontanea la recidiva è di regola, e l'ulcera sembra faccia parte della costituzione o come si disse della « malattia ulcerosa », Che specie di ulcera ò adunque l'ulcera umana, e ben dicesi « ulcera umana », perchè questa tale ulcera è prerogativa delle nostre genti, e civilizzate per di più? La parola a noi: dicono i psicopatologi. La civilizzazione, col tramite dei sussulti, delle angoscie che porta con se, è proprio fatta per turbare i nervi che vanno a quei vasi, primo il vago, regolatore del loro tono. Non è forse lo spasmo, origine di quei coaguli mortificatoli, il fenomeno più comune dei nervosi? Non mancano i volenterosi che fanno addirittura dell'ulcera un fatto emotivo a sede viscerale: è la teoria psico-somatica. Ma esagerano quando affermano che vi è un temperamento ulceroso. Un fattore psicologico interviene senza dubbio: codificarlo è un'altra faccenda. Wolf afferma che le emozioni con angoscia, l'incertezza di risultato (p.e. negli esami), la delusione si ritrovano negli ulcerosi. La mancanza di sfogo specialmente favorirebbe Te ulceri; e le donne non ameranno sentirsi dire che se soffrono molto meno di ulceri dell'uomo, è perchè le dia solvono già prima che si for mino, in scenate, lacrime, e simili... valvole di sicurezza! Si obietta che uno stato improvviso emotivo non s'è mai accertato come causa immediata di un'ulcera. E' ve rostmile invece che, quando lo stato permane per temperamento o per circostanze di vi ta, mantenga in vita un'ulcera gir formata. Non ci slamo adunque a trovare con certezza la vera causa, mettendoci su queste vie, siano esse tossiche, vitaminiche, endocrine, psicologiche, ambientali... Ancor meno incolpandone l'acidità esuberante o la mancanza da muco protettore. Quanti gli ipercloridrie! senza ulcera; ed ulceri senza ipercloridria! La acidità intrattiene le ulceri ma non le crea... Ebbene: benché il problema dell'ulcera g.d. resti .attualmente senza soluzione, a me no che non ci si voglia accontentare della vaga concezione di « predisposizione > cui mol ti ricorrono, e non si può tradurre in risorse curative; e benché tutt'ora ignoriamo le ragioni del ripetersi di attacchi dopo apparente e spontanea guarigione, resta a dire che il trattamento medico, palliativo sia pure, è altamente soddisfacente. Se è tracciato in debito modo, compie rapidi successi nel 90% dei casi. Che dire, in primo luogo della dietoterapia? Cessò la se¬ verità di un tempo. Numerose cliniche concedono diete senza restrizioni in certi casi di ulceri attive e non complicate. Interessanti sono le osservazioni di Selesnick, che propinò psicoterapia, diete ad libitum e nessun farmaco a un gruppo di malati, mentre un altro fu sottoposto al regime medico abituale: nessuna differenza nell'esito curativo fu notata fra i due gruppi. Flood, in Inghilterra, nelle sue serie di oasi, trovò che le ricorrenze di ricadute erano di poco, ma realmente più frequenti in quelli che osservavano diete mediche! Che significa ciò ? Che si era soliti a trattare con la dieta uno stato che non era causato dal tipo di dieta usato. Significa che nelle ulceri non complicate importa meno ciò che si mangia, e più il «quando» e il « come >. Pasti moderati frequenti, a intervalli regolari sono necessari e ben masticati e qualunque sia il cibo ingerito, che acido cloridrico lo fa secernere tanto il latte quanto una fetta di maiale! Per i farmaci valgono gli stessi principi. Poche differenze vi sono fra antiacidi salvo per il sapore, per la loro azione- sull'intestino e il loro contenuto in sodio che non è desiderabile; e, salvo beninteso, il valore psicologico dell'uso di un nuovo farmaco. Anche per i farmaci di questo tipo il « quando » della somministrazione è più importan te di « ciò » che si è dato. La terapia individuale E' discutibile, secondo Ingiunger, la consuetudine di prenderli immediatamente prima o dopo i pasti, allorché la ulcera è duodenale, perchè in tal caso cibo e antiacido fanno la stessa cosa: ambedue riducono l'acidità gastrica. Lo stesso si dica per quelli antiacidi che si usano anche per « foderare » l'ulcera tipo bismuto o caolino. Buoni per l'ulcere gastrica, non servono per quella duodenale. I rimedi anti-vagali chia mati a sedare lo spasmo a base di belladonna, meritano sempre un posto di primo ordine. Era altri dotati di questa virtù ia « Bantine » furoreggia in America e si pretende che contra-iamente alle altre droghe l'uso ne può essere indefinito; il < ie signi Sellerebbe che salva per sem pre dalle ricadute... La proi bizione del tabacco rientra fra le tante interdirnoni scagliate agli ulcerosi. Ncn attività, non alcool, non moto; perchè an che non tabacco? Conviene ir ritare, esasperare ulteriormen te la psiche con un divieto che non sappiamo di certo a priori se valga per ogni ulceroso? Dottore, disse un tale che aveva l'ulcera: non ha importanza ciò che mangio bevo o fumo; l'attività della mia ulcera è inversamente proporzionale al mio conto corrente in banca!... Come a dire che anche per l'ulcera g.d., una terapia individuale è preferibile a una regola dogmatica. Dottor By

Persone citate: Dottore

Luoghi citati: America, Inghilterra