Un rapinatore armato di coltello aggredisce un passante a Porta Potano

Un rapinatore armato di coltello aggredisce un passante a Porta Potano Un rapinatore armato di coltello aggredisce un passante a Porta Potano Furibonda lotta • L'aggredito è colpito da una coltellata alla fronte • L'altro anch'esso malconcio fugge • Arrestato da una pattuglia confessa che voleva rubare al ferito portafogli e bicicletta llllllllllllllllll 111111111111111111111111111 || Una sanguinosa aggressione è stata compiuta nei pressi del « halon... Ecco come la polizia ha ricostruito i fatti. Verso le 2 di ieri notte una coppia percorreva via Borgo Dora: un uomo, Edoardo Certo, di 38 anni, abitante in via San Domenico ed una giovane donna. Il Certo, poco prima, aveva avuto un incidente alla propria bicicletta; la catena si era spezzata ed aveva bloccato la ruota posteriore, cosicché egli dovette adattarsi a mettersela sulle spalle e proseguire a piedi la strada, Insieme con la donna. Giunti nelle vicinanze di piazza della Repubblica 1 due notarono un ciclista, con il bavero della giacca rialzato, che sfrecciò veloce. Poco dopo lo sconosciuto ricomparve: bloccò di colpo 1 freni, lasciò cadere a terra il suo velocipede ed estrasse fulmineamente un lungo coltello a serramanico. — Sei un ladro, ti conosco bene: Dammi la tua bicicletta e vattene di corsa; Il Certo rimase attonito per un istante: non fece in tempo a scansarsi che l'altro gli si gettò addosso e gli vibrò una coltellata. Per fortuna l'arma non lo raggiunse in pieno: la lama lo aveva colpito alla fronte, un taglio lungo e profondo. Liberatosi della bicicletta che ancora teneva sulle spalle, l'aggredito ingaggiò allora una furibonda lotta con il rapinatore, che pareva in preda ad una crisi di nervi. I due, avvinghiati, rotolarono sul selciato: il coltello era caduto lontano ed essi tentavano di impadronirsene. La donna, esterrefatta, continuava a gridare per attirare l'attenzione di crualche passante. Un giovanotto giunse in quel illllllllllllllllllMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIImomento: ma non si curò dei due che sempre lottavano selvaggiamente, nè delle urla della donna. SI allontanò anzi In tutta fretta. Il Certo, benché avesse 11 volto trasformato In una Impressionante maschera dal sangue che gli colava dalla ferite, stava già per avere la meglio, quando l'altro, con un disperato sforzo si divincolo e, senza raccogliere il coltello, fuggi verso corso Giulio Cesare. 11 ferito invece, spossato, perdette i sensi. Giunto nel press- drl ponte sulla Dora il rapinatore scorse un gruppo di persone, una pattuglia del commissariato di borgo Dora composta dagli agenti Corsetti, De Gerno e Maglio. — Sono vittima di una aggressione. Accompagnatemi all'ospedale... Gli agenti si cruallflcarono e si misero a sua disposizione. Ma non appena lo sconosciuto ebbe appreso di avere a che fare con la polizia tentò di fuggire. Ma zoppi- cava, fu catturato dopo breve corsa e trasportato nel luogo dove era avvenuto il fatto. Qui il Certo, an cora al suolo dolorante, non appe n.t scorse il suo rapinatore lanciò un urlo e gli si precipitò addosso. La guardie dovettero ammanettarlo per Impedire che le sue per cosse atterrassero il rivale, già abbondantemente coperto di ferite e lesioni. Al commissariato il rapinatore fu riconosciuto nel trentunenne Agostino Gresta, abitante in corso Giulio Cesare: pregiudicato per ra pln», ferimenti e furti con scasso Costui, dopo essere stato medicato e giudicato guaribile in lo giorni, ha confessato di aver tentato il ■ colpo » perchè a corto di de naro. — Avrei tentato di farmi consegnare anche 11 portafogli — ha ammesso Il Certo, invece, * stato ricoverato al Martini in osservazione per la ferita alla fronte, contusioni multiple e stato di « choc ». IIIIIIIIIIIIIItlllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllMItl ue aa. a. to nli er o, nlarla pel mrsesi on eopi-

Persone citate: Agostino Gresta, Corsetti, De Gerno, Maglio