Formosa è imprendibile

Formosa è imprendibile UN'ISOLA-CHIAVE VISTA DALL'ALTO Formosa è imprendibile Ma l'esercito nazionalista vi si trova in certo modo prigioniero - I comunisti di Mao non riuscirebbero a conquistarla - E Gang Kai-Scek potrebbe attaccare la Cina soltanto col permesso e l'aiuto americano (Nostro servizio particolare) Talpeh (Formosa), marzo. I piloti della C.A.T. hanno 10 spionaggio nel sangue. La C.A.T. («Civil Air Transport») è una società, cinese nazionalista, provvisoriamente domiciliata a Formosa, la quale possiede un'importante flotta di aeroplani da trasporto. Essa è diretta dal generale Claire Chennault, un aviatore americano, che organizzò e comandò, durante la guerra, l'aviazione di Ciang-Kai-Scek. A dir vero, io non so se questo generale — personaggio misterioso, pittoresco e simpatico — sia un « civile » o un militare; ma i suoi aerei civili trasportano soprattutto materiale bellico e i suoi piloti compiono anche un attivo servizio d'informazioni. Facendo aflidamento su ciò, non esitai a chiedere al pili ta che doveva portarmi da Talpeh a Tainan, nel sud-ovest dell'isola di Formosa, se fosse possibile sorvolare abbastanza da vicino certi punti che gli indicai sulla carta. < In parole povere — mi rispose sorridendo — voi desiderate vedere i porti per contare le navi, gli aerodromi, per contare gli apparecchi; e volete, inoltre, gettare un'occhiatina sulle difese della costa per vedere se siano solide. Benissimo... >. Cosi, in due giorni, ho fatto a trenta metri di altezza 11 giro dell'isola di Formosa; e il pilota, il quale non mi ha fatto grazia di nessuna calanca e di nessun promontorio, si è divertito, per cosi dire, a ritagliare l'isola con le forbici, effettuando magari un secondo passaggio su un flato punto, quando esso meritasse una speciale attenzione. Avendo dunque minutamente osservato le opere difensive — trincee, bastioni, reticolati, fortini, « blokhaus », postazioni di mitragliatrici e di artiglieria — di cui è munito tutto il perimetro costiero, a est come a ovest, a sud come a nord; avendo sorvolato i campi di addestramento e le istallazioni portuali; essendo atterrato su tutti gli aerodro mi e campi di fortuna e aven do enumerato sommariamente le truppe occupanti posizioni di sorveglianza o tenute in riserva in prossimità dei punti strategici, posso certificare che Formosa è una fortezza ben munita, il cui attacco costerebbe caro all'aggressore che volesse tentare d'impadronirsene. E quest'affermazione non tiene naturalmente conto della difficoltà che presenterebbe per la flotta di Mao Tse-tung il passaggio del braccio di mare largo 150 km. difeso dalla marina e dell'aviazione degli Stati Uniti. Si può dunque affermare, senza temere la smentita dei fatti, che, allo stato attuale delle rispettive forze, la conquista di Formosa da parte dei comunisti cinesi è assolutamente impossibile. Esaminiamo ora l'ipotesi opposta: e cioè, se l'esercito di Ciang Kai-Scek aia in con-dizione di compiere un eventuale sbarco sul continente. Dato che la forza di un esercito risiede essenzialmente nella qualità dei suoi quadri, la visita all'Accademia militare di Fushang, dove vengono istruiti tremila-allievi ufficiali, presenta un interesse incontestabile, a onta dell'accuratissima messinscena che attende qualsiasi visita < inopinata » di osservatori stranieri. Quando accettò di assumere il comando dell'esercito nazionalista, il generale Sun Li-jen decise che tale scuola avrebbe costituito il crogiolo di epura¬ zione fisica e morale da cui sarebbe uscita l'anima della rinascita nazionalista. Egli vi fece passare, a successivi scaglioni, tutti gli ufficiali, i quali deponevano i loro galloni e rinunziavano al loro grado al montento del loro ingresso nell'Accademia, per riaverli soltanto dopo una lunga serie di eliminatorie e di esami Quelli bocciati vennero via via spietatamente eliminati dall'esercito. Si videro cosi generali e colonnelli degradati obbedire agli istruttori, galoppare a torso nudo, saltare con la cor da, strisciare per terra sotto i reticolati, arrampicarsi sulle palizzate e irrobustire i loro muscoli portando tronchi di albero. • Questo periodo può dirsi ormai terminato. Gli allievi uffl ciali che abbiam visti esercitarsi sui campi della scuola hanno ora l'età del nostri al lievi di Saint-Cyr, sebbene per la maggior parte abbiano già combattuto. Poiché hanno acquistato, in un recente passato, la dura esperienza delle ritirate, si cerca ora di destare in loro lo spirito offensivo, il quale deve costituire la base della mentalità del soldato vittorioso. La scherma alla baionetta è tenuta in grande onore; ma c'è soltanto un fucile ogni due allievi, ossia quello dei dup che ne è senza deve cercare d'impossessarsi dell'arma del- 1l'avversario. La mimefizzazio- i a i i l o i e a e a o e o a r à e e l e a a e p e - ne è una specialità dell'Accademia, e gli allievi sono diventati maestri in questa difficile arte. A noi è capitato di mettere il piede, in mezzo a un campo, sopra una zolla, che ci si rivelò poi come un soldato disteso nel fango. Al colpo di fischietto che mise termine all'esercitazione, ci siamo trovati prigionieri di una ventina di uomini di cui non avevamo sospettato la presenza. I nazionalisti hanno imparato parecchio dai loro avversari, e — teoricamente, almeno — han tratto largo profitto dalle lezioni della disfatta. Quando vanno all'assalto, eccitano il loro proprio ardore con grida selvagge destinate a spaventare il nemico; e i metodi tattici s'ispirano a quelli praticati dai guerriglieri: infiltrazioni e combattimenti notturni. E' innegabile che tali principii e tali metodi hanno trasformato il morale dell'esercito, che, saldamente tenuto in pugno grazie a una nuova disciplina, dà -prova di dinamismo e di mordente. Quale forza rappresenta, nel suo complesso, questo esercito? Circa trecentomila uomini equipaggiati e armati alla moderna, sui cinquecentomila di cui parlano, in generale, le statistiche ufficiali. L'armata corazzata, la quale conta quarantamila uomini, sotto il comando del secondogenito di Ciang Kai-Scek, il generale Ciang Wei-Kuo, exufficiale di carri armati, dispone di cinquecento carri M 5, M 8, M 10 e di un certo numero dd Sherman. L'aviazione non può mettere in linea che cinquecento bombardieri e caccia, di tipi ormai sorpassati. I bombardieri sono dei Mitchell e dei Liberatori i caccia, dei Mustang, dei Thunderbolt e dei Lightning; i trasporti, dei C-46 e dei C-47. Non vien segnalata resistenza di corpi di paracadutisti!; ma ci sono cinquemila fucilieri di Marina istruiti all'americana e bene addestrati in vere e proprie esercitazioni a fuoco Ora, per trasportare sul continente cinese questi trecentomila uomini occorrerebbero, naturalmente, parecchie navi; e qui sta ti punto debole della situazione. La marina nazionalista non possiede ohe un solo incrociatore, quattro o cinque cacciatorpediniere da 1500 tonnellate e una ventina di L.S.T. arrugginiti. Poesie de, è vero, numerose giunche, teoricamente non-sommergibili; ma, se si suol attribuire alla flotta dei comunisti circa diecimila giunche, da parte nazionalista si è ben lontani da simile cifra. II che significa che l'esercito di Ciang Kai-Scek è, di fatto, prigioniero nella sua isola, da cui potrebbe uscire solo con il permesso, e l'aiuto degli americani, i quali dovrebbero assicurarne il trasporto e la protezione aerea. I pian} americani più ottimisti non contemplano la riconquista della Cina da parte di questo piccolo esercito di trecetntomila uomini; ma, tutt'al più, la creazione di una testa di ponte sul continente, che potrebbe permettere una insurrezione nella dna meridionale Ma è evidente che, prima che tali possibilità abbiano a realizzarsi, possono accadere in Estremo Oriente avvenimenti tali da mutale radicalmente i termini del problema. Intanto, Ciang Kai - Scek serba un costante silenzio, vive ritirato nella sua villa a 50 km. da Taipeh. E sua moglie, sempre graziosa, lavora a maglio, visita i laboratori e cerca di stimolare l'ardore delle leghe femminili nazionalirepubblicane. Perchè Formosa è una terra di esilio per chi sogna un impero... Charles Favrel (Copyright de «Le Monde» e, per l'Italia, de «La Stampa»). ti : i li 11 ri 1111 ! 111111 ; i in 1111111 mi n m i ti 111 ini ■ i il 11m