Pauroso crollo a Roma in un edificio di sfollati

Pauroso crollo a Roma in un edificio di sfollati Pauroso crollo a Roma in un edificio di sfollati 4 morti e 30 feriti - Scene impressionanti - L'intensa opera di salvataggio Il palazzo era pericolante - L'offerta di Einaudi alle famiglie delle vittime posti potenti riflettori e nume- £ose £rce che'con 4 ìoro fasci dj luce miminano quene rovi. ne> quei cont0rti sotto i : quan s; teme si trovino altre jpersone. Fino ad ora sono staiti estratti quattro morti, un jbimbo è stato salvato in draml matiefte circostanze ed i feriti \ammontano ad una trentina. \« C'è certamente qualcuno» 1 Illlllllllllllllllllllllllllllllllllllll Roma, 17 marzo Un pauroso crollo è avve- mito stamane nella scuola|« Giorgio Franceschi, sita in [via Donna Olimpia, nel popo *oso Quartiere Monteverde. A sera sulle macerie sono stati nel 1939 per esseri adibito ascuole elementari. Dopo il '!,3venne requisito dall'Ente Co-munale di Assistenza ed at-tualmente vi erano alloggiate 200 famiglie, cioè circa 900persone. Nel superaffollamen-to devono quindi ricercarsicon ogni probabilità le causedel sinistro. A quell'ora fortunatamente numerose persone erano fuo-ri: gli uomini al lavoro, le don-ne nei vicini negozi a fare le\sembrano dirsi con lo sguardo ! ' ™9Jli del tuoc° e "H operai \%?f**?%^l*%32 Wottamente forando per es trarre i corpi dei poveretti tra volti dall'improvviso crollo. Da dieci ore essi battono con i picconi, si piegano sulle pale, fanno rotolare enormi blocchi di cemento nella speranza di poter salvare ancora qualcuno. Erano le 15,30 infatti allorquando il vigile Luigi Fiore riusciva ad entrare dentro una piccola galleria scavata attraverso le macerie. Erano pas sati alcuni minuti di ansia, poi egli ricompariva tenendo in braccio un bambino. « E' vivo! » gridava. La voce si sparse di bocca in bocca e si pensò ad un prodigio. Subito il piccolo Oberdan Palas di 5 anni veniva adagiato sulla lettiga di una autoambulanza e trasportato d'urgenza all'aspe date dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Il suo stato permane tuttora grave per le numerose ferite riportate, ma i medici non disperano di salvarlo. Il vigile, dopo essersi infilato nella piccola galleria e dopo aver raggiunto un punto dove un blocco di cemento caduto sopra i gradini che portano dal porticato al cortile forma come una piccola volta, trovò il cadavere di un uomo, poi scorse la mano l'"lcora calda di un bimbo che 'affiorava da un mucchio di ter riccio. In pochi minuti libera va il piccolo Oberdan che riuscì a pronunziare con flebile voce una sola parola: « Mamma ». Scene raccapriccianti La tragedia di via Donna Olimpia si è verificata alle 10,10 di stamane, improvvisa, preceduta soltanto dallo scricchiolìo delle travi che cedevano e seguita da un tremendo boato. L'edificio che sorge net pressi di Porta San Pancrazio è a 4 piani e fu costruito a forma di una « C » quadrata compere. La maggior parte di coloro che si trovavano in casa erano vecchi, bambini e donne che accudivano alle faccende. Tutto ad un tratto il quarto piano cedeva con immenso fragore travolgendo anche i piani sottostanti. Pochi erano coloro che riuscivano al primo accenno della tragedia ad abbandonare i locali ed a precipitarsi tra la polvere provocata dai calcinacci giù per le scale fino a raggiungere l'esterno. Molti in questa pazza corsa rimasero feriti, altri rimasero travolti sotto il cumulo delle macerie. Ai primi accorsi si mostravano scene raccapriccianti di gente ferita che lamentandosi pietosamente vagava in qua c in là in cerca dei familiari, brandelli di vestiti e di biancheria sparsi sulle rovine ancora fumanti. Poi arrivarono le madri ed i padri che cercavano disperatamente i loro piccoli; persone che abbandonavano le loro stanze trascinando all'aperto mobili e masserizie per timore di altri crolli. Attimi di dolore e di terrore che non potrann > mai essere dimenticati da chi li ha vissuti. Le vittime Poco dopo giungevano i vigili del fuoco con i loro carri attrezzi e le autoambulanze. Ha avuto così inizio l'opera di soccorso mentre i sinistrati, accampati in un vicino prato, i loro corpi coperti da abiti laceri hanno assistito per tutta la giornata quasi inebetiti. Il silenzio della folla contenuta a stento dai cordoni di polizia si faceva impressionante quando si estraevano le prime vittime. Nel giro di urtora venivano estratti tre cadaveri: il direttore dell'accantonamento pror fughi, che aveva sede nell'ammezzato del fabbricato, Giovanni Argenti, di 27 anni, il piccolo Giorgio Canali, di 2 anni, e Vita Tuzzolino, di 45 anni. Più tardi veniva estratto il corpo del manovale Antonio De Giovanni, di 53 anni. Mentre vi telefoniamo l'opera di ricerca e di sgombero delle macerie, alla quale partecipano anche soldati del Genio, continua: sotto il cumulo di rovine sarebbero rimasti infatti una donna, Elena Fiorani, di 60 anni, e sembra quattro bambini. Le condizioni dei feriti che ammontano ad una trentina non destano, almeno per ora, eccessive preoccupazioni. Frattanto numerose autorità, tra cui il sindaco di Roma, si sono recate sul luogo del disastro ed una inchiesta è stata immediatamente aperta per accertare le cause che lo hanno determinato. Tale inchiesta dovrà appurare per primo cosa molti punti che sono tuttora oscuri. Si dice infatti che il direttore dell'accampamento sfollati di via Donna Olimpia, deceduto stamane nel crollo, abbia inviato ben sei fonogrammi agli uffici centrali dell'E.C.A. avvertendo che il palazzo, lesionato, era pericolante. L'ultimo disperato appello è stato inviato stamane alle ore 9, poco più di un'ora prima che si verificasse la tragedia. Nonostante tali richieste per un sopraluogo di un ingegnere nessuno si è mai fatto vivo. Tali circostanze sono state confermate da varie persone. Dal canto loro gli uffici centrali dell'E.C.A. sostengono invece che un solo fonogramma è loro pervenuto, quello di stamane. Comunque una pronta e i-igorosissima inchiesta potrà accertare le responsabilità. Il Presidente della Repubblilca, che com'è noto si trova a \Genova, appena ha appreso la \notizia del disastro ha voluto \inviare al sindaco il seguente ■telegramma: «Contristato no1 tizia tragiche conseguenze icrollo verificatosi scuola Gior]gio Franceschi tengo far giun, gere espressioni mia commos sa simpatia famiglie vittime e formulo i più cordiali voti per \i feriti-». E una sua offerta in ,danaro alle famiglie delle vitnirne. l crollo di Roma: la frana delle macerie (Telefoto)

Luoghi citati: Genova, Roma, San Pancrazio