La legge sul referendum approvata dalla Camera
La legge sul referendum approvata dalla Camera La legge sul referendum approvata dalla Camera Un piano di 59 deputati per popolare la Sardegna La proposta per il rinvio degli aumenti dei fitti Roma, 8 marzo, Un lavoro concreto ha por- tato oggi a compimento la Ca- merà con l'approvazione e lavotazione a scrutinio segreto (311 si contro 70 no) della legge che fissa le norme di attuazione del referendum e della iniziativa legislativa del popolo, in osservanza al disposto costituzionale. L'art. 12, fondamentale ai fini della legge, così afferma tra l'altro: « Il referendum è indetto con decreto del Presidente della Repubblica. La data di effettuazione del referendum deve essere fissata in un giorno compreso tra il cinquantesimo ed il settantesimo successivo alla data del decreto di indizione. Non potrà però effettuarsi un referendum se non siano decorsi almeno sei mesi dalla data di ultima convocazione dei comizi elettorali per l'elezione di una delle Camere, o dalla data di effettuazione di un altro referendum. Qualora siano stati richiesti due referendum per l'abrogazione di leggi diverse, essi si svolgono contemporaneamente con unica convocazione di elettori per il medesimo giorno. Non potendo svolgersi più di due referendum in una medesima convocazione di elettori, gli altri referendum eventualmente richiesti per l'abrogazione di altre leggi saranno rinviati alle successive convocazioni, stabilendosi un ordine di precedenza ». L'assemblea ha inoltre ascoltato l'illustrazione di un'altra importante proposta di legge firmata da 59 deputati di ogni parte d'Italia e che ha lo scopo di attuare i provvedimenti necessari per sistemare in Sardegna la sovrapopolazione esistente nelle altre zone del nostro Paese, mediante la valorizzazione delle risorse agricole ed industriali dell'isola e l'istituzione dell'opera per la valorizzazione della Sardegna. Il presentatore on. Fadda (d. c.) ha asserito che l'isola soffre di poche braccia e di molto spazio e potrebbe — se valorizzata — alleviare la disoccupazione delle altre regioni di Italia. Si tratta di un plano grandioso alla cui attuazione il governo centrale dovrebbe concorrere con mezzi finanziari, ottenendo anche l'intervento del capitale straniero, ed i cui risultati sarebbero grandemente benefici per il Paese. Una legge nata morta è oggi giunta alla Camera: è quella di iniziativa dedl'on. Matteucci (p.s.i.) relativa ai rinvio al primo gennaio 1952 dell'aumento dei fitti già in vigore dal primo giorno di quest'anno. La leggina Matteucci, che reca anche la proposta di proroga indiscriminata dei divieto degli sfratti, fu discussa in sede di commissione della giustizia nello scorso mese: la parte riguardante gli affitti fu inopinatamente approvata, mentre per la questione degli sfratti la commissione esaminò positivamente una proposta di legge dell'on.le Rocchetti (d. c.) per la proroga a non oltre sei mesi del divieto degli sfratti ine! comuni che abbiano ecce zionile penuria di abitazioni, L'on. Matteucci ha oggi li!lustrato la sua tesi ribadendo i concetti di carattere sociale ed economico che lo indussero a presentare la legge. La discussione continuerà probabilmente domani se il denso ordine del giorno dei lavori lo consentirà; altrimenti se ne riparlerà martedì.
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