Misteri e creature

Misteri e creature -= IL LI B R O DEL G I ORNO —■— Misteri e creature L'esperienza d'una lotta estenuante e lunghissima contro la morte, prevista e materialmente vicina, lotta combattuta in un sanatorio da un organismo giovane, assetato di bellezza e avido di una vita appena offerta, e già sottratta ora per ora ha sollecitato la fantasia di molti scrittori, da Thomas Mann a Sven Stolpe: o piuttosto è servita di pretesto, accanto ad un lento studio dei fenomeni fisici e psichici inerenti a tale condizione, per una disamina, o almeno una proposta di revisione, di tutti i valori umani, da un punto di vista come distaccato, quasi sospeso fra la vita e la morte. Senza assurgere evidentemente alla ricchezza di motivi che troviamo orchestrati, per esempio, nella Montagna incantata, è una situazione analoga che cerca di sviscerare il giovane scrittore americano. Feike Feikema in Ragazzo onnipotente (Garzanti). Anche qui c'è un giovane tipico rappresentante di una certa sfasatura della psicologia di molti giovani di oggi, e non solo in America, ricco soltanto di sogni e speranze deluse, scrittore fallito, uomo mancato nell'amore e nella vita pratica, che ad un certo punto viene portato moribondo in un sanatorio. E quivi percorre la dolorosa via di prove e sofferenze, illuminate da fugaci incontri spirituali in fondo alla quale trova — ed è caso raro! — la guarigione, la forza e la volontà di vivere la fede negli uomini e persino l'amore e In pruncsas di una felicità Indipendentemente rial trop po roseo ottimismo della con cluslone, che fa pensare al lieto fine obbligato di certi filma, dalla sottile rete di esperienze quotidiane, sostenute da un delicato contrapposto di ricordanze e vivificate da un soffio costante di lirismo che mantiene un Instabile, ma prezioso equilibrio fra il grezzo dato narrativo e 1 vari personaggi più o meno convincenti, finisce per emergere una realtà stilisticamente concretata — almeno per quanto permette di constatare la traduzione assai approssimativa — e ben racchiusa in una atmosfera definita. Cosi che 11 ragazzo Eric ed alcuni dei suol amici, sono realmente fiamme che ardono, secondo l'immagine cara all'autore, ben diritte e alte. Comunque, è un libro che si distacca dalla consueta letteratura americana, per la sua dichiarata volontà di affrontare in blocco, e tentare di risolvere almeno in sede provvisoria e pratica, il grande mistero. Le conclusioni a cui approda possono tuttavia parere un po' troppo provvisorie e pratiche. E si riducono ancora ad una Music ne: l'illus'one di aver trovato una soluzione tutta Immanep te. nella quale possa radicarsi una qualsia*' r»ale e duratura fpllultà per l'"orpo. * * Sotto un tono scanzonato di polemica allegra e un po' giornalistica, è ancora l'eterno problema della libertà che propone John Home Burns in Luci/ero con un libro (trad. Garzanti). Il sogno di una ama Olle zitella fine ottocento, di creare con 11 suo enorme patrimonio una Accademia in cui la gioventù americana possa ricevere, molti anni dopo la sua morte, una educazione perfetta, in senso morale e civile, spoglia di pregiudìzi e di schemi, in assoluta serenità e libertà di sviluppo, si rivela, nella sua attuazione pratica, uno dei soliti inganni, una delle solite . grosse menzogne con cui gli uomini riescono a mascherare, paludandolo di drappi ideali, il loro basso e mal soffocato appetito di potere. E guai a chi osa ribellarsi, magari In nome di quegli stessi ideali sbandierati con tanta ostentazione! Sarà Irrimediabilmente scacciato, e messo al bando come .una pecora nera, che Infetta il ben ammaestrato gregge. Non ha paura delle parole tabù, 11 bellicoso scrittore americano: anche se sogliono essere scritte con iniziali maiuscole, e trasformate in slogans altrettanto intangibili quanto menzogneri. Che dalla critica di un sistema scolastico si passi poi alla critica di tutto un modo di concepire la vita, è una transizione impercpttibile quanto inevitabile: ne viene fuori un violento atto d'accusa ben circostanziato, contro una mentalità per cui la stessa parola democrazia finirebbe per coprire in blocco molto male e poco bene, e andrebbe trasformandosi gradatamente anch'essa In dittatura. Non è però solo sotto questo aspetto polemico, pur essenziale e cosi pregno di attualità, che si deve lnggere 11 vivacissimo libro: esso è anche una galleria di ca'.^tt":!. macchiette. caricature — professori, ragazzi, ge¬ nitori, inservienti — tutto un caleidoscopio di personaggi ge sticolanti, schizzati con una abilità funambolesca e piacevolissima. Utile a comprendere il tono dell'arte narrativa di Bonaven tura Tecchi, arte delicatissima e sempre mantenuta in ton neutri, appena ravvivati dalla sapienza dell'invenzione e dal l'improvviso folgorare d'una in tuizlone che potrebbe dirsi li rica, e che Investe le ragion più profonde dei suoi perso naggi, è certo la recente raccolta di novelle Creature sole (Edizioni Camene). Sono trascelte da vari volumi, e appartengono quindi a diversi mo menti dell'esperienza narrati va dello scrittore; presiede al la scelta una malinconia sot tile, quasi una ricerca delle più sconsolate delle più solitarie, fra le sue figure. Ed è un pie colo mondo molto grigio, di av venture in sordina, con pochi accordi tenuti a lungo, ed un uso personale e discreto della dissonanza, che si risolve inuna accorta modulazione del *ema prescelto. E a trovarle co-=i accostate, queste figure do lenti è dunque possibile fare un bilancio, sia pur provvisorio, dell'opera narrativa, e. in largo senso, poetica del Tecchi: 'a quale si giova di una rlcchez za di introspezione e di una finezza analitica che, senza rifuggire dal semplice e autentico gusto narrativo, gli permette una visione, ppesso profonda e sempre coerente, della realtà umana, riflessa nello specch'o mutevole dei suoi personaggi. a. gr.

Persone citate: Burns, Garzanti, Sven Stolpe, Tecchi, Thomas Mann

Luoghi citati: America