Via Roma si trasforma in una galleria d'arte

Via Roma si trasforma in una galleria d'arte ORIGINALE INIZIATIVA DELL'ENTE PER IL TURISMO Via Roma si trasforma in una galleria d'arte Sabato l'inaugurazione - In ogni vetrina quadri e sculture (Sabato, alle ore 17 precise, via Roma si trasformerà, come sotto il tocco di una bacchetta magica, in una immensa, mostra d'arte. I proprietari dei negozi toglieranno a quell'ora — non un minuto prima non un minuto dopo — i veli che mascherano quadri e sculture già sistemati nelle vetrine dalla sera precedente, e la bella iHn — nota in tutta Italia per la sua eleganza — offrirà una nuova attrattiva ai passanti. L'idea originalissima i del dott. Giovanni Bussa presidente dell'Ente Provinciale del Turismo; e quanto di buono vi sia in essa, è dimostrato dall'adesione spontanea e immediata data alla manifestazione da tutte le personalità e autorità torinesi, dallo collaborazione offerta con entusiasmo da critici d'arte, da pittori e da scultori per la sua migliore realizzazione e dalla partecipazione degli arfiari di numerose città d'Italia. Sono più di 300 — la cifra costituisce davvero un bel successo — i pittori e gli scultori che hanno inviato le loro opere. E non sono soltanto artisti torinesi che esporranno, ma di Firenze, di Roma, Napoli, Venezia, Bologna, Cuneo, Alessandria, Vercelli, Asti ecc. La mostra avrà quindi carattere nazionale e poiché il fine che si propone è esclusivamente culturale, non soltanto verrà presentata una gamma completa delle varie tendenze artistiche contemporanee, ma anche una gamma di valori. Ogni artista partecipa con una sola opera che, come nelle altre mostre, è posta in vendita. In ogni vetrina l'Ente del Turismo provvederà a far porre un cartello incorniciato con il fondo in blu e le parole in bianco che invitano a visitare i musei di Torino e la Promotrice delle Belle Arti. L'invito è giustificato perchè — è doloroso constatarlo — i torinesi diserta?io le mostre, i jnusei e le gallerie d'arte. E come Maometto andò alle montagne poiché queste nel modo più assoluto non si muovevano, così gli artisti andranno incontro ai cittadini. Non possiamo predire con quanto successo di vendite (che sarebbe augurabile fossero assai numerose), ma certamente con il risultato sicuro di far conoscere che ci sono ancora persone che vivono di poesia esprimendo in pittura ed in scultura. Infatti coloro che passeranno per via Roma, nel guardare le vetrine non po tran?io non. vedere anche le opere esposte. La mostra avrà inizio — estratto a sorte — dal bar Cristallo, proseguirà fino in piazza Castello, girerà sull'altro lato della via e avrà termine all'angolo con piazzo Carlo Felice. Boltanto pochis sime vetrine non sono state ritenute idonee e pertanto escluse. Gli espositori, invece, sono stati scelti per ordine alfabetico. Fra essi vi sono maestri a caposcuola e giovani che da poco hanno imboc¬ cartsCCsadpepdpiiIcunIssiqPadI zmmaIobiIanqvtgupmacirelglsllsrnpusnemgtstu•lllllllIlllItllllHIIEIIllllinillllllllllllllllllUIIIItlE cato la dura, perigliosa e pur attraente strada dell'arte. I commercianti hanno aderito con entusiasmo all'iniziativa anche perchè questa costituisce per essi una reclame. Consigliati dai membri del Comitato organizzatore e consultivo — perchè non è fucile accostare in vetrina un'opera d'arte fra scarpe, poniamo, o pentole o articoli tecnici — essi faranno del loro meglio per evitare o smorzare stridenti contrasti; di notte, poi, prolungheranno fino ad ora ttcszzcvsfipzeasiiiiitiitiitiifiiii»iiifiiiiiiiiiiiiiifiriTi(iiiifrililliriii tarda l'illuminazione delle vetrine. Infine essi hanno rinunciato a qualsiasi percentuale sulla vendita delle opere. La notizia della manifestazione ha già riscosso approvazioni anche in altre città da cui, ci informano, verranno a vederla personalità e giornalisti. L'inaugurazione è stata fissata^ come abbiamo detto, per sabato prossimo; l'esposizione durerà fino al giorno XS e si può dire che darà inizio alla lunga serie delle manifestazioni torinesi. iii«ifiiiiifriiiririituiiii|tirr*llflliitiliiiiitiisiiiti(

Persone citate: Carlo Felice, Cristallo, Giovanni Bussa