Il gran balzo simultaneo delle tre squadre di testa

Il gran balzo simultaneo delle tre squadre di testa IL CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO Il gran balzo simultaneo delle tre squadre di testa una quindicina di giorni fa, i tre elementi che lo compon gono erano addossati l'uno A guardarli bene, ì fatti del calcio sono, nelle loro origini, spesso più psichici che tecni- ci. Ecco qui il gruppo di testa del nostro campionato. Pino ad all'altro, stretti nello spazio di due punti. Poi uno dei tre, l'Inter, scivolò a Trieste e perse contatto. Quindi l'altro, la Juventus, si Inciampò a sua volta a Roma e raggiunse, nel distanziamento, 11 collega di sventura. Che cosa avvenne questa domenica? Che 1 tre grandi si presero tutti una paura maledetta di quello che era successo e d; quello che poteva succedere. E tutti tre, per mettersi al sicuro da ogni sorpresa, diedero fondo alle loro risorse, e segnarono, tutte assieme, sedici reti, non incassandone che una, e questa su rigore. * * Chi ama la cabala dirà che <!a Paura ff novanta > Chi guarda in profondita, può trarre <?ome ammaestramento che le nforse esistono, se basta fa- ™ rlcorEO ad esse Perche bal zlno in evidenza, ma che non sempre esse vengono mobilitate o sfruttate. Sia perchè ogni squadra cerca di distribuire equamente le proprie forze su tutta la durata del torneo e desidera non spendere dieci dove crede di poter ottenere il successo spendendo solo oin qua — sia perchè le squadre tutte, sono composte di uomi ni, e quindi di materia moral mente friabile — non tutti gli incontri vengono affrontati col la stessa attrezzatura mentale. Nel calcio come 'n tante altre cose della vita, 11 cervello ed il cuore sono le molle di propulsione: la tecnica fornisce i mezzi di esecuzione. Così domenica Milan, Juventus ed Internazionale hanno fatto contemporaneamente un gran balzo in avanti. Uno di quei balzi che, nella loro lunghezza, spiegano perchè a due terzi del 'percorso, la metà più due del contendenti sia in passivo come quoziente reti, e chi occupa il quinto posto si trovi a mala pena in pareggio, e di bilanci che si possano definire come veramente sini non ne esistano che cinque: e cioè quelli del Milan (79-28), della Juventus (75-26) e dell'Inter (70-32) — bilanci da milionari naturalmente — e quelli della Lazio (44-30), e del Napoli (42-35) — bilanci da sana economia domestica. Pure il Bologna e la Fiorentina si trovano in attivo al momento attuale, ma per un margine così esiguo che basta che un giorno incontrino sulla loro strada uno dei tre < accaparratori > in un momento di cattivo umore, perchè cadano in « deficit >. Mentre le tre vittorie a largo punteggio delle tre grandi annullavano l'una 11 significato dell'altra, le sconfitte contemporanee delle tre unità relegate agli ultimi posti della classifica, hanno accentuato per tutte tre la gravità della situazione. La Lucchese ha subito l'effetto del risveglio rossonero, la Roma s'è visto fare 10 sgambetto da un parente prossimo, la Lazio, ed 11 Genoa è rimasto ancora una volta vittima della sorte che lo perseguita e che esso stesso, colle sue mani, contribuisce a crearsi. Diciamo, per II Genoa, ccolle sue mani»: è quasi più preciso dire «colla sua mentalità), tanto scosse e logore dalle vicissitudini sono le sue forze morali. * * II pericolo maggiore incombe sempre sul capo della Lucchese, anche in vista del calendario che la chiama ora prima a Napoli e poi a Roma, sul campo della Lazio. Per tutti gli altri candidati alla re trocessione, la situazione, con sfumature di maggiore o minore gravità, è incerta. II risul tato pari subito in casa propria dall'Atalanta ad opera dell'Udinese, porta alla bella ci fra di undici, questi candidati, perchè i bergamaschi, se perderanno domenica sul campo del granata, possono venire raggiunti o dal vincitore del l'incontro Udinese-Triestina o dalia Sampdoria che giocherà in casa. Sta a metà di questo settore disgraziato della classifica, il Torino. Domenica ha perso a Como, ma la sconfitta non ha aggravato '.a sua situazione nè materialmente nè moralmente. Il danno materiale immediato non v'è stato, perchè, facendo perno sul punteggio del penultimo in classifica, ed avendo 11 Genoa perso contro 11 Napoli, il distacco è rimasto inalterato in cinque punti. E poi, su un campo come quello del Como, su cui nessuno è riuscito a vincere finora, la squadra non s'è portata male, ha denotato un certo miglioramento tecnico per lo meno. A ranghi completi, come dovrebbe essere fra non molto, essa sarà in grado di far meglio. Malgrado il contributo di sedici reti posto a disposizione dal gruppo di testa, il punteggio totale della giornata ammonta alla cifra non ingente di trentasette. Gli è,' che ancora una volta, un terzo dei reparti d'attacco non è arrivato a far sentire la sua voce in capitolo. Questo, della sterilità di tante prime linee, è uno degli aspetti peculiari del presente campionato e della situazione tecnica italiana in genere. Decine e decine di avanti sfoggiano ogni domenica davanti al pubblico la loro incapacità di segnare. Trentasette ]reti, in questa occasione, si di iceva: quattro sono dovute a 'calci di rigore, una è attribuiita à marcatura contro i proprii ; colori, ed infine, autori di quat- itro sono stati giuocatori di se- conda o di terza linea: la ci fra a favore della capacità ma- jnovriera degli attaccanti si ri |uuce quindi a ventotto. A de [durre da essa il contributo del ile tre grandi, si arriva a 12; per diciassette squadre. La cri- si tecnica dt-1 calcio italiano è prevalentemente una crisi di attacco. Vittorio Pozzo

Persone citate: Vittorio Pozzo

Luoghi citati: Como, Lazio, Napoli, Roma, Trieste