Notizie infondate e speculazioni

Notizie infondate e speculazioni Notizie infondate e speculazioni Roma, 23 febbraio. Nei circoli politici romani è stato questa sera autorevolmente precisato che molte delle illazioni fin qui corse sul significato del prossimo incontro italo-inglese sono prive di ogni fondamento. Innanzitutto si smentisce che l'iniziativa di un invito ai rappresentanti del governo italiano sia stata presa da parte britannica in conseguenza dell'incontro Italofrancese di S. Margherita. Se il governo di Londra avesse avuto la sensazione di essere stato «giocato» dai governi di Roma e di Parigi a fini troppo evidenti non avrebbe scelto un modo così scoperto e cosi clamoroso per correre ai ripari. Premessa questa osservazione di carattere fondamentale, nei circoli diplomatici romani si informa ancora che la preparazione di un contatto diretto tra i governanti italiani e quelli britannici era in corso già da tempo e il suo inizio risale a una data notevolmente anteriore a quella del convegno italo-francese. I prossimi colloqui rientrano del resto ned quadro della politica gene- rale italiana, appunto ispirataa rinsaldare tutte le possibili forme di collaborazione tra le maggiori potenze dell'Europa occidentale. Essendo su questa Linea la diplomazia italiana non ha naturalmente mancato di sondare, mesi or sono, le possibilità di contatti diretti tra i nostri uomini di Stato e quelli britannici e non appena ha avuto la sensazione che il nostro desiderio corrispondeva in pieno a quelle del governo di Londra ha fatto tutto quanto slava nelle sue facoltà per facilitare l'incontro. Da parte di alcuni ambienti di sinistra si è subito cercato di stabilire un capzioso collegamento tra l'incontro De Gasperi-Attlee e la contemporanea presenza di una delegazione jugoslava a Londra nella seconda decade di marzo. Anche in questo caso le illazioni che se ne vogliono trarre da parte della sinistra sono di genere temerario. La delegazione jugoslava guidata dal vice presidente del Praesidium Mosha Pijade si reca in Gran Bretagna in missione di ami' cizla per restituire l'amichevole visita fatta in Jugoslavia lo scorso autunno da una delegazione di parlamentari laburisti. Questa visita amichevole rientra bensì nel quadro generale della politica amichevole che il governo di Londra sta praticando nei confronti del governo di Belgrado, ma volerne dedurre che il capo del governo inglese intenda far trovare De Gasperi e Sforza al tavolo di una trattativa concernente le questioni del territorio libero di Trieste è quanto meno azzardato. Il governo britannico non può difatti ignorare — non tosse altro perchè anche in questa occasione ne ha ricevuto attendibili conferme — che il nostro punto di vista nei riguardi di Trieste rimane fermo alla dichiarazione tripartita del marzo 1948. Se Londra ritenesse che il momento sia venuto per far accettare alla Jugoslavia quei principii, a Roma si prenderebbe atto di ciò con naturale soddisfazione; v g

Persone citate: De Gasperi, Mosha, Sforza