Sorpresi da una slavina a Claviere i congiunti di una vittima della neve

Sorpresi da una slavina a Claviere i congiunti di una vittima della neve II pericolo di allogamenti e di cadute di valanghe va attenuandoci Sorpresi da una slavina a Claviere i congiunti di una vittima della neve Nell'anniversario della sciagura avevano voluto recarsi nel posto dove il giovane era morto • Salvati da una squadra di soccorso Le macchine bloccate a Valtournanche • Comunicazioni con Vlllaretto interrotte • Ieri sera ha ripreso a piovere in città Soltanto ieri pomeriggio, dopo le notizie quasi drammatiche di domenica notte, è stato possibile compiere un esame abbastanza preciso della situazione che si era venuta determinando in seguito al maltempo. A Torino città, per fortuna, e nella zona ad essa più prossima non si deve segnalare nulla di grave sebbene da sabato a lunedi mattina si sia avuta una pioggia persistente — con scrosci talvolta quasi temporaleschi — che ha raggiunto complessivamente i SS centimetri. Interruzioni telefoniche Po, Dora e Stura sono aumentati di volume e le acque hanno assunto quel colore giallo del limo che è indice di pericolo. Ma nè a Carignano, nè a Carmagnola, nè a San Mauro (che nelle alluvioni degli iiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHi scorsi anni furono i punti più minacciati) si è avuto alcun straripamento; da ieri a mezzogiorno anzi le acque dei fiumi sono andate sensibilmente decrescendo. Conseguenze del maltempo ben più gravi si sono avute invece in altre parti del Piemonte e soprattutto nell'alto Monferrato, nelle Langhe e in alcune vallate alpine. Le comunicazioni telefoniche e ferroviarie, nella giornata di domenica, hanno subito parecchie interruzioni. A causa delle abbondantissime nevicate, sul tratto Sestrières-Perosa sono precipitati massicci rami d'albero i quali a loro volta hanno abbattuto i fili del telefono; un caso analogo si è verificato sul circuito Oulx-Sestrières cosicché domenica sera le comunicazioni telefoniche con quest'ultima località rimasero completamente interrotte. Lunedì mattina però il circuito per Oulx veniva riattivato. Diverse squadre di operai stanno ora alacremente lavorando per riparare anche quello di Porosa. 1/ing. Quirico della Stipel ci ha comunicato ieri pomeriggio che il personale dell'azienda già è a buon punto nel rimettere in efficienza le quattro linee Saint Vincent-Cervinia le quali, a causa delle slavine, erano venute in contatto tra di loro e si erano di conseguenza trasformate in un solo circuito. Per quanto riguarda le ferrovie, si è appreso dagli uffici tecnici di Porta Nuova che nessun ritardo sensibile era avvenuto sulle più importanti comunicazioni. Soltanto nel tratto S. Marzano-Nizza Monferrato la strada ferrata era rimasta interrotta per oltre cinquecento metri. Da ieri alle 17, però, i binari sono stati rimessi a posto, e quindi la situazione è ridivenuti del tutto normale. Pullman bloccati Nelle vallate alpine il mal tempo si è naturalmente manifestato con intense nevicate le quali hanno provocato* slavine e valanghe. Le solite comitive domenicali di sciatori hanno incontrato in certi punti addirittura la tormenta. Un episodio che per poco non si è volto in tragedia è accaduto nella notte da domenica a lunedi sul percorso Clavières-Cesana. La strada carrozzabile era rimasta ostruita dalla caduta di numerose valanghe e quindi tutti gli sciatori che avevano raggiunto coi pullman la prima di atte ste due località si erano rosse gnati a trascorrervi la notte. A questa risoluzione, resa consigliabile dalla prudenza, non vollero invece assoggettarsi tre persone giunte a Claviè res sin da sabato scorso: il prò- iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiittiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiii flsCftmv l i a , . » a o o ò » n a e r r x a i » e d i n a ni nfossore Giorgio Bussolino con la consorte a la signorina Ghisoldi da Mango d'Alba. Quest'ultima è una sorella di quello sventurato giovane — Candido di 81 anni — che VII febbraio dell'anno scorso mori tragicamente nella conca Gimont proprio nei pressi di Clavières. Come forse si ricorderà, il Ohisoldi insieme al SBenne Luigi Pollone (residente nella nostra città in via Della Rocca 19 e figlio del noto professore del Politecnico) verso mezzogiorno dell'U febbraio era sceso dal rifugio CUmont a quota £100 per recarsi ad acquistare vettovaglie a Clavières. I due giovani erano provetti sciatori, ma sulla strada del ritorno, procedendo lungo un costone coperto da neve non battuta, furono travolti da una enorme slavina. La sera di quello stesso giorno i loro cadaveri vennero ritrovati sotto oltre un metro di neve. Sperdati nella neve Orbene, ricorrendo l'anniversario dt questo tragico fatto, la sorella del Ghisoldi sabato scorso si era recata con coniugi Bussolino in mesto pellegrinaggio sui luoghi della sciagura. Domenica sera — come si è detto — raggiunta Clavières, essa apprendeva che non esistevano comunicazioni automobilistiche; ma non per questo si rassegnava. Verso le 18, sempre con t coniugi Bussolino, decideva di raggiungere Cesano con fgli sci. I tre, per evitare il pericolo di nuove valanghe abbandonavano la carrozzabile e si portavano sull'alto, tentando il paesaggio per la pista del Coche. Il cammino era estremamente faticoso. La Ghisoldi, poco provetta nell'uso degli sci, ad un certo punto si senti incapace di proseguire sebbene Cesano fosse ormai prossima. La ragazza che già si era tolto i legni, con il risultato di sprofondare nella neve sino a mezzobusto, fu trascinata dai compagni ad una capanna di contadini rimasta fortunatamente in piedi. Qui i tre, attanagliati dal freddo, accesero un focherello ed attesero. La loro sorte sarebbe stata comunque molto precaria, se tra Clavières e Cesano non avessero funzionato le comunicazioni telefoniche. Da Clavières alcune guide, impressionate dal rischio corso dai Bussolino e dalla Ghisoldi domandavano a Cesano notizie e — appreso che ancora non erano stati visti — immediatamente organizzavano una squadra per le ricerche. Gli sci abbandonati dalla Ghisoldi e poi le peste nella neve rivelavano ai soccorritori il rifugio dei ire. Tanto la signora Bussolino, quanto la Ghisoldi venivano prèse a spalle e in tal modo la comitiva poteva raggiungere Cesano. Ieri la strada carrozzabile per Clavières è stata riattivata e quindi urta cinquantina di milanesi che vi erano rimasti bloccati sono potuti ripartire in pullman. A Bardonecchia ed al Sestrières (oltre ai già riferiti disturbi telefonici) non si lamentano inconvenienti. Da Busa invece si segnala che lungo la strada per il Monoenisio, nella zona del Molar etto, è caduta una slavina per un'estensione di 400 metri. Le comunicazioni automobUistiohe con Villaretto sono perciò interrotte. Oltre quaranta operai sono attualmente all'opera e si spera che per stasera l'ostacolo possa essere in parte rimosso. Va notato che il transito per il valico è già chiuso dalla fine di ottobre e quindi la caduta della slavina non interessa le comunicazioni con la Francia Valanghe a Cervinia Notizie non ben precise so no giunte a Pont Canavese sulla valanga che avrebbe ostruito la strada di Ronco per la Val Soana. con Ceresole il transito è invece possibile. In Valle d'Aosta la conse guenza più grave del maltem po è stata l'tnterruzione della strada Vattournanche-Cervinia che ha c bloccato > domenica sera alcune centinaia di soiatori, nella maggior parte provenienti da Milano, con It pullman e 45 automobili. Numerose sfavine sono cadute dopo il dodicesimo chilometro. Un pullman, troppo lungo per quella via alpina, è rimasto persino bloccato in mezzo alla, neve. Attualmente, oltre a decine e decine di operai, so- poanneragibinonofitanriginaiestacngscesrasimarautemrivmdr■asv16llstfimptead11dtoptmlateggrsnapdndgcdsGmndNdpgno all'opera spartineve ed urtai potente turbina. La neve che ancora ostruisce la strada viene « divorata > con relativa rapidità e c'è da sperare che già per oggi si possano ristabilire regolari comunicazioni non ostante che i lavori siano in parte ostacolati da una fitta nebbia. A Cervinia vi è ancora un centinaio di sciato ri fermi; gli altri hanno raggiunto direttamente Valtournanche con gli sci dopoché ieri mattina squadre di maestri con la guida Bile hanno accertato che non sussistevano più pericoli. Secondo l'Ufficio meteorologico, la situazione si starebbe schiarendo lentamente. Non si esclude qualche pioggia ancora, ma l'aumento della < pressione» farebbe sperare in un miglioramento. Si dovrebbe attendere pure, oon una generale diminuzione dell'umidi là, un sensibile aumento della temperatura. Ieri sera alle ti, contrariamente a queste previsioni, ha ripreso a piovere oon notevole violenza. C'è purtroppo da temere che questa nuova ondata di maltempo possa far risorgere pericoli di alluvione. mtrnlaUutrcdIqcfieus1ctd '