Il misterioso assassinio del pensionato trovato con la testa spaccata a martellate

Il misterioso assassinio del pensionato trovato con la testa spaccata a martellate Il misterioso assassinio del pensionato trovato con la testa spaccata a martellate L'atroce delitto fu compiato per rapina? - La scomparsa di 100 mila lire - Il passato della vittima - Le indagini ed i fermi fatti dalla polizia non hanno portato alcuna luce - Stamane Tesarne del cadavere Perchè e stato compiuto il delitto di via San Donato 29? Perchè è stato ucciso — ferocemente, barbaramente con martellate alla nuca — un pover'uomo, 11 sessantaduenne Cesare Cantimori, pensionato? A considerare la faccenda, prima di tutto, si ha un senso di pena: il luogo è una camera squallida, con pochi mobili, alcuni rottami, roba meschina, disadorna: e l'uomo giaceva supino, con la testa fracassata, i capelli intrisi di sangue. TJn funzionario ha perquisito il cadavere: nel portafogli c'erano alcuni documenti e pochi spiccioli, non più di 100 o 150 lire. Perchè è stato ucciso? Chi lo ha aggredito con tanta furia lonupmscsa(uaaumtrmsegmo lam111MIU111iM1MM111i,, IM1111111U111II11M1,1111,11.11111M lo ha abbattutp con tanto acca-nimento? TJn odio, una vendetta, un rancore covato da lungo tempo? Ma da parte di chi? Il Cantimori viveva solo. Sua moglie, lo scorso anno, era finita in una casa di cura. Con gli altri parenti (un fratello, un figliastro) non aveva relazioni nè desiderava averne. A mezzogiorno andava in un'osteria, mangiava un piatto di minestra e ordinava un mezzo litro: s'era comperato precedentemente 11 pane e il suo pranzo era sempre quello. Alla sera s'arrangiava in casa. Riceveva 2700 lire mensili dalla Previdenza sociale o sbrigava piccole commissioni e lavoretti, guadagnandosi il minimo indispensabile per vivere. Non 1M11IIIM11II111MiMIM1111111 II111111111111M1111111< 1B 1 aveva amici, non riceveva nessu- o e . i e e e i u i — e a n o i a no nel suo alloggio; nè s'occupava di politica. Non era un attaccabrighe nè un beone. Nemici, quindi, da escludere. Rapina? Ecco l'ipotesi che sembra aver maggior credito negli ambienti della questura. Il Cantimori, sino a due anni or sono, era stato operaio alla HIV; ce n'era andato e di recente (sei o sette mesi fa) aveva ricevuto la liquidazione, ammontante ad una somma discreta, certo superiore alle 100 mila lire. Ora questa omma non è Btata rinvenuta nel* la camera, nonostante le diligenti ricerche. E pare che il disgraziato se la portasse sempre con sé, per timore dei ladri. C'è una precisa testimonianza in proposito: circa due mesi or Bono il Cantimori entrava verso le una di notte in un caffè di via Saccarelli. Consumava una bibita e al momento di pagare frugava nel portafogli, alla ricerca di moneta Spicciola: cosi il barista aveva la possibilità di vedere che nel portafogli del vecchio c'erano numerosi biglietti da 10 mila e 5 mila lire. Rapina, dunque? Ma si è certi che il Cantimori avesse ancora, veramente, la liquidazione? E come si può stabilire che un delinquente, saputo che l'operalo era abitualmente in possesso di una cifra rispettabile, lo abbia segui to ed ucciso? Non ol sono indizi, non ci sono orme, nessuno ha veduto, nessuno ha sentito, nessuno sospetta. La polizia (la Squadra mobile con il dott. Maugeri e il dott. Sgarra e l'ufficio di P. S San Donato con 11 commissario Sannino) ha svolto nella giorna ta di ieri minuziose indagini: ven ti persone sono state accompagna te In questura e interrogate. Due di esse venivano trattenute, ma solo per un supplemento d'interrogatorio circa le abitudini dell'assassinato. Dal gioco delle domande e dalle risposte è scaturita la figura dell'operaio, taeltur no, misantropo, chiuso. Ma 1 fun zionari non hanno raccolto alcun elemento — almeno sino ad ora — che sia servito a gettare luce sul mistero del delitto. C'è una donna che l'ha scorto giovedì pomeriggio alle 14 sotto 11 portone: dopo di allora dell'operaio non si hanno più notizie. E' poco, troppo poco. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ci si potrebbe smarrire nella elva delle ipotesi e delle fantasie. Sarebbe sciocco, brancolando gli stessi funzionari nel buio. Restano i fatti: che sono i seguenti 11 custode della casa di via San Donato 29 si chiama Pietro Riva e abita ai terzo piano: da qualche giorno egli doveva farsi pagare la pigione dal Cantimori, ma non lo trovava mai nell'alloggio Scendeva al primo piano e bussava alla porta dell'operaio. Non otteneva risposta. Spingeva e constatava che l'uscio era appena accostato. Entrava ed allibiva. L'uomo sul pavimento, la testa insanguinata, l'espressione di orrore e di terrore, altre chiazze di sangue sul pavimento: e sul tavolo un martello (del Cantimori) pure sporco di sangue: l'arma dei delitto In breve tutto lo stabile era sossopra: e arrivava la polizia. Il medico municipale dichiarava che la morte doveva risalire alla Bera precedente, forse tra le 22 e le 24. Il cadavere veniva poi trasportato agli istituti del Valentino per l'autopsia: i periti settori stabilivano con precisione quante martellate furono vibrate sulla nuca dello sciagurato. iiiiiHiiiiniiiiiiMiiiiiiiiiiiMiniiiiiiiiiiiiiMiiiiii