Corsa vertiginosa di Monti primo nella discesa a Chamonix

Corsa vertiginosa di Monti primo nella discesa a Chamonix CRONACH Corsa vertiginosa di Monti primo nella discesa a Chamonix Zeno Colò secondo malgrado la rottura dell'attacco di uno sci (Nostro servizio particolare) Chamonix, 3 febbraio. Oggi a < Les Ouches » sulìa < piata verde », una pista da camosci ripida e gelata, l'italiano Eugenio Monti ha ripetuto la prodezza di Cortina, vincendo la gara di discesa libera del Monte Bianco, e precedendo oelebri campioni del discesismo europeo. Non c'era lo svedese 8tig Sollander e non c'era io svizzero Georges Schnfider, Gli svedesi non hanno partecipato perchè hanyio ritenuto la pista supcriore alle loro attuali capacità; il campione del mondo ha un pollice slogato. Ma c'erano Colò, Couttct, Orfiìler, De lluertas. Eugenio Monti ha battuto tutti, ha /atto registrare ai cronometri un tempo — due minuti e 5$ secondi — che è di un secondo netto inferiore al record della pista. Quest'anno Zeno Colò ha fatto l'abbonamento alla seconda posizione, ma oggi il suo secondo posto ha una storia. Egli scendeva velocissimo, quando ecoo, di colpo, gli si spacca il laccio dell'attacco sinistro. Un altro avrebbe fatto un volo pauroso. Zeno ha proseguito,fmalgrado avesse in pratica uno \sci solo, ed all'arrivo faceva registrare il secondo migliore tempo della giornata, un 2T)5" e e fio di soli due decimi superiore al vecchio record battuto da Monti. Agli atleti francesi von è rimasto che accontentarsi del j° posto, con il sorprendente Maurice Sa7iglard che ha segnato £'S9"1, e del quarto con James Couttet. In quinta posizione l'altro <grande> di Francia Henri Orfiller, ha fatto registrare il tempo di ?'£"9. Sesto l'austriaco Ottmar Schnlfider in s'i'S, seguito da Georges Pat'i Francia. in $'5"Ii e Sten FHrsen, Norvegia in S'r>"6. Poi il francese Guy De Huertas in S'6"7 e lo jugo slavo Tine Mule) in S"t"Z. Ericsen è stato veramente bravo. Unico scandinavo in gara, non è mai caduto. Bono ben pochi quelli che possono dire altrettanto. La diabolica pista «verde» era gelata e si prestava ai voli. E' lunga StOO metri, e parte da un'altitudine di 1900 metri pei scendere a mille. Presenta par ti di difficoltà, tale da far ve- pendio di duecinto metri, una stretta gola di trecento, e uno schuss fina le, quello dell'impresa di Colò, che pare fatto apposta per provocare le cadute. Ha detto Eugenio Monti: < E' la pista più diffiicle che abbia inai visto. Sono caduto una so la volta, prinui della gola. Poi sono sceso senza rallentare e senza incidenti ». f > fnire il capogiro: un \ quasi perpendicolare

Luoghi citati: Cortina, Francia, Norvegia