La decisione sulla Germania spella alle quattro potenze

La decisione sulla Germania spella alle quattro potenze La risposta di Adenauer a Grotewohl La decisione sulla Germania spella alle quattro potenze Solo in un regime di assoluta libertà si potranno avere elezioni democratiche (Dal nostro corrispondente) Bonn, 15 gennaio. Il cancelliere Adenauer ha oggi risposto alla lettera di Grotewohl ripetendo in forma più diplomatica i concetti espressi ieri nel discorso al congresso cristiano democratico della Westfalia. Negli ambienti vicini alla Vànàelteria "si-métte"in'rilievo che il documento, redatto dal Governo con la partecipazione di tutte le frazioni parlamentari — ad eccezione di quella comunista — è, in verità, diretto non a Grotewohl, ma all'Unione Sovietica, la quale, non v'è dubbio, è stata l'ispiratrice della lettera di Grotewohl. Mosca, come ha precisato Adenauer, non ha, fino ad oggi, risposto alle concrete proposte del Governo federale fatte pervenire al comandante supremo delle truppe sovietiche in Germania, generale Ciuikov, attraverso l'alta commissione alleata. Se Mosca vuole veramente l'unità della Germania — che essa ha distrutto — nessuna occasione è più propizia per discutere della prossima conferenza a quattro. Il Cremlino sa benissimo che attualmente, e per colpa sua, perchè proprio esso ha mandato all'aria il Consiglio di controllo quadripartito interalleato di Berlino, la politica estera della Repubblica federale è affidata soltanto ai Governi delle Potenze occupanti occidentali; per cui se il signor Viscinski vuole ristabilire l'unità tedesca deve discuterne con Ache8on, Bevin e Schuman. Grotewohl non è cd iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii che l'esecutore detta volontà del Cremlino: un esecutore con il quale nè Acheson, nè Bevin, nè Schuman e ancora meno Adenauer nulla hanno da discutere e decidere. Un accordo per l'unità tedesca non può essere autorevolmente concluso che dalle quattro Potenze occupanti, responsabili, ■^•dopo.. la., capitolazione, dell'esercito nazista, del destino della Germania. Le propo Me per raggiungere questa unità sono state nettamente formulate nella dichiarazione del Cancelliere, il quale ha tenuto a mettere in rilievo che il regime di terrore vigente nella zona, sovietica deve la sciare posto ad un regime di assoluta libertà, che solo può permettere libere, generali, democratiche elezioni. Adenauer ha precisato inoltre die deve sparire la polizia popolare, che sempre più acquista spiccato carattere militare e die fa parte delle truppe di occupazione sovietiche. Questo perchè, come alle autorità della zona sovietica è ben noto, nulla esiste di simile nella Repubblica federale, dove fino ad oggi nulla è stato intrapreso nel campo militare. Il Cancelliere ha detto di confidare nell'aiuto degli alleati per il raggiungimento dell'unità nazionale; e lo ha detto perchè, come si ricorderà, la prima iniziativa in proposito è partita dall'alto commissario americano Me Cloy in nome del governo degli Stati Uniti. Il cancelliere Adenauer ha espresso la sua viva soddisfazione per il fronte pavlamen- iiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiMiiiii imiiimiiiii tare costituitosi in favore della vera unità tedesca e contro l'unità comunista voluta da Grotewohl. Ai fratelli al di là del sipario di ferro il Cancelliere ha detto di perseverare nella fede nella patria, sicuri che il suo governo nulla lascerà di intetato per l'unificazione della patria comune. Sùbito dono, le dichiarazio- so in circolazione il Libro Bianco tedesco che raccoglie in una settantina di pagine documenti e dichiarazioni alleati e tedeschi inerenti al problema dell'unità détta Germania. Tra gli altri documenti si trova il telegramma di Stalin a Pieck del 13 ottobre 19^9, in occasione della proclamazione della repubblica democratica tedesca, nel quale il Generalissimo afferma che «se il popolo tedesco e quello sovietico combatteranno per la pace con la stessa tenacia con la quale hanno fatto la guerra, la pace europea può ritenersi assicurata ». n telegramma finisce con le parole: « Viva e prosperi una Germania unita, indipendente, democratica, amante della pace ». Schumacher ha questa sera affermato che il partito socialista è d'accordo con la dichiarazione del Cancelliere perchè egli non ha accettato di incontrarsi con Grotewohl prima di una conferenza a quattro, e perchè l'iniziativa per l'unità tedesca rimane al governo della repubblica federale. Il partito socialista è anche contento che il testo della dichiarazione non sia stato consegnato a Grotewohl. Il cancelliere Adenauer ha ricevuto oggi nel pomeriggio il sottosegretario al Foreign Office, Ernest Davies, che era accompagnato dal sostituto dell'alto commissario britannico Ward. Al cordiale colloquio sui problemi di attualità ha partecipato anche il sottosegretario alla Cancelleria Hallstein. Durante la conversazione mister Davies ha consegnato al Cancelliere una lettera del ministro degli esteri Bevin che dice: « Il fatto che il mio amico sottosegretario di stato Davies visiti la Germania non significa che io abbia lasciato cadere l'idea di venire io stesso a Bonn. Io spero, al contrario, di poter visitare la Germania al più presto ». Più tardi Davies si è incontrato con il dott. Schumacher e con i membri della direzione del partito socialista. In un commento dedicato all'odierna dichiarazione di Adenauer, la radio della zona sovietica ha affermato che tale dichiarazione « equivale ai un rigetto delle proposte di Grotewohl ». 1 m