Imminente il decreto ministeriale per l'istituzione dell'Ente della Moda

Imminente il decreto ministeriale per l'istituzione dell'Ente della Moda Imminente il decreto ministeriale per l'istituzione dell'Ente della Moda Anche il Consiglio Comunale all'unanimità chiede ci te sia ridata a Torino la tradizionale istituzione IIIIIIIIII1IIIIllllllllllllllIIII1iriIllIlllllfll1IIIIIMR E' stata di recente presentata al Consiglio Comunale di Torino una mozione — firmata da tutti i gruppi politici dell'amministrazione civica — con la quale si Invita il Sindaco ad intervenire presso le autorità centrali affinchè sia assicurata ed affrettata la costituzione nella nostra città dell' Ente Nazionale della Moda destinato a potenziare le tradizioni di Torino In questo ramo dell'industria nazionale. E' augurabile che il riconoscimento giuridico di un Istituto di Interesse nazionale, che a buon diritto ebbe già sede nella nostra città, sia concesso ancor prima che le autojrità locali facciano i passi opIportunl alla capitale. A questo proposito, anzi, siamo Informati che 11 decreto relativo è già stato passato al ministro Togni per la Arma. Ma proprio ora che i voti di Torino stanno per essere esauditi, a Milano viene riattivata una campagna di ostilità che è volta evidentemente ad Impedire il provvedimento ministeriale. Sostanzialmente da Milano si levano contro Torino le accuse di voler monopolizzare la moda e di pretendere l'elevazione ad ente morale dell'E.I.M. per ottenere sovvenzioni statali. Ora tali accuse sono Ingiuste perchè ben chiari sono 1 tini che si propone l'Ente Moda e altrettanto chiaramente è risaputo donde gli derivino 1 fondi. Ma polche < repetita juvant > diciamo pure ancora una volta come stanno realmente le cose. Torino non è « capitale della moda > e non è In concorrenza nè con Parigi nè con altre città; non è neppure la capitale della moda italiana. Chi non voglia però negare i fat ti, deve riconoscere che l'operosa città ha per tre secoli intonato — di prima o di seconda mano — la moda della penisola. La città è 11 centro nel quale la moda ha assunto spiccati caratteri suoi propri per la fatica e la genialità di artisti, artigiani, maestranze; è il vivaio dei tecnici più accreditati, dei direttori di aziende tessili e di case di moda più stimati; delle commesse più richieste; delle più apprezzate operaie dei laboratori di moda. Da Torino ha avuto Inizio, e qui ha preso consistenza, il movimento per l'abbigliamento di serie. Per tutti questi motivi, già nel 1933 Io Stato aveva, con legge, assegnato alla città l'Ente Moda. Ora si tratta di ripristinarlo e non comprendiamo perchè i menzionati motivi, va lidi allora, non lo debbano più essere oggi cpiUcdgbezgntdtatnvdildIpavmacLnflnCbtmdlCiò premesso non è difficile irespingere l'accusa di mire monopolistiche: è sufficiente leggere lo statuto dell'EnteI tiiiiiiiiiiiimitiiiniiiiiiiiiimi iiiiiiiiiiiiiiiiii che è noto. L'E.I.M. ha lo scopo di coordinare, potenziare e incrementare le attività crea Uve e produttive italiane nel campo dell'abbigliamento e della moda, con particolare ri' guardo alle Industrie delle fibre tessili, alle Industrie tessili e affini in genere, alla produzione degli accessori dell'abbi gliamento. Inoltre vuole orga nizzare un centro di documen tazione, di studio, di creazione da servire come base di orien tamento noi campi tecnico e artistico per assistere i produt tori per 11 conseguimento di nuove realizzazioni; promuovere manifestazioni e mercati di carattere anche periodico e internazionale; istituire e svi luppare rapporti con i centri della moda nazionali ed esteri In materia artistica, tecnica e professionale, ecc. L'Ente non ha mal Inteso accaparrarsi situazioni di privilegio e mettere le mani su monopoli. Ce l'ha confermato ancora Ieri il suo presidente conte Giordano delle Lanze. L'istituzione è aperta a tutti, non esclude nessuno. Basti infine dire che lo statuto stabi lisce che il suo presidente ì nominato dalla Presidenza del Consiglio del Ministri: potreb be quindi non essere eletto un torinese. Riguardo ai fondi, il patrimonio dell'E.I.M. è costituito dal 22 milioni residuati dell'Ente precedente; altri contri butl saranno forniti dagli enti locali: non un soldo è stato richiesto a Roma. Così stanno obbiettivamente le cose; nessun allarme quindi dovrebbe destare a Milano la imminenza della Arma al decreto ministeriale; ed in real tà crediamo che nessuna ap prensione nutrano 1 milanesi molto probabilmente la cam pagna riaccesasi in questi gior ni trae origine dall'equivoco della concorrenza fra < Ente italiano della Moda > e < Cen tro della Moda > che ha sede a Milano; concorrenza Incon isistente in quanto mal l'E.I.M prese iniziative che si incro ciassero con le attività del I < Centro » milanese, iiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiMitiiiiiiniiiiiiiiiiilin

Persone citate: Giordano Delle Lanze, Togni