Polemiche e incidenti

Polemiche e incidenti La seduta a Palazzo Madama Polemiche e incidenti Attacchi a Pacciardi e proteste dei repubbliini ■ Oggi parlerà il Presidente del Consiglio Roma, 12 gennaio. La presidenza del Senato, sottoponendo i membri della Assemblea ad un tour de force veramente notevole — due sedute — otto ore circa di lavoro — è riuscita a condurre in porto il programma fissato ieri sera: domani, infatti, con l'intervento, nella mattinata, del Presidente del Consiglio e con la votazione dell'ordine del giorno Ruini, la discussione sulla politica estera sarà definitivamente conclusa. E' inutile dire che gli oratori oggi si siano succeduti al microfono con una rapidità superiore ad ogni previsione; Ha iniziato l'unico rappresentante al Senato del M.S.I., l'onorevole Franga, il quale ha auspicato il rafforzamento dell'opera di risanamento materiale e morale del Paese esprimendo nello stesso tempo il voto che il Governo pensi al <•< riarmo difensivo » e non lasci nulla d'intentato per il raggiungimento della pace. Ha preso poi ia parola il capo del gruppo comunista a Palazzo Madama, l'on. Scoccimarro, il quale ha ribadito le tesi dell'opposizione comunista: fallimento della politica atlantica, errore dell'Italia nell'ostinarsi a seguirla, dimostrazione che i veri aggressori in Corea sono staù il governo di Sygman Rhee e gli Stati Uniti, opposizione della maggioranza tedesca al riarmo della Germania, necessità di votare l'ordine del giorno del suo gruppo. A nome dei liberali ha parlato poi l'on. Sunna Ranaaccio, che è uno dei firmatari della mozione Parri. Egli ha spiegato che aspirare alla pace non deve significare arrendersi di fronte alla paura di una possibile sopraffazione, come non significa rinunciare a priori a possibili eventuali trattative. Dopo aver polemizzato vivacemente con l'on.io Lassù sulla supremazia bellica russa, l'on. Satina Rondacelo ha affrontato l'argomento « Corea » opponendo a quanto aveva affermato poco prima l'on. Scoccimarro la tesi secondo la quale la Corea è sempre stata fra le mete d'espansione sovietica. L'oratore ha poi ricordato come sia necessario non tenere al bando per sempre la Germania, il Giappone e la Spagna ed ha infine concluso facendo appello alla unione di tutti gli italiani osservando come, oggi, si stia svolgendo da ogni parte, anche nello stesso Parlamento una propaganda di sovvertimento. [Applausi da destra e dal centro, mentre V. E. Orlando si è alzato dal suo banco per andare ad abbracciare Voratore). Nel pomeriggio la discussione è continuata rapida e vivace. Gli argomenti dei social comunisti sono stati confutati lliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii o, a e n o n a, e e à al à ; a il al il il a ie a a ooraa rà o rcri a andi o a li zo ico na emna ser pne a sa no i e rnre oil ti dal democristiano Giacinto Bosco, il quale, dopo aver osservato come sia stata proprio 18 Russia a costringere le potenze occidentali ad unirsi fra loro, ha polemizzato a lungo, interrotto spesso da sinistra, con gli onorevoli Terracini e Scoccimarro. Altro oratore è stato poi il socialfusionista Gina, il quale ha accusato Palazzo Chigi di aver lavorato solo per divi dere gli animi e spiegato poi che quello della Russia non è imperialismo, ma solo socia lismo. Il repubblicano indipendente Conti ha auspicato poi una riunione di tutti i capi di Stato per cercare di risolvere cosi la grave crisi internazionale: e questa riunione, secondo le intenzioni dell'oratore, dovrebrje essere presieduta dal Papa ed avvenire in Campidoglio a Roma. Il democristiano Marconcini ha esaminato poi le cause storiche ed ideologiche che hanno portato all'attuale situazione politica. Egli ha rivendicato per tutti i popoli il diritto a vivere ed a serbare, di fronte all'incalzare del marxismo, i propri tesori di libertà e di cultura. L'atmosfera in aula è diventata più vivace con l'intervento del liberale indipendente Lucifero, il quale con un discorso polemico ha dato luogo a rumorose proteste dei repubblicani. Infatti il senatore calabrese, dopo aver riconfermato il rispetto al Patto Atlantico ed ai suoi sviluppi, ha soggiunto che, nel deprecabile caso di un conflitto, il Governo non fa nulla per curare la unione degli animi, anzi continua a mantenere ed a preparare leggi eccezionali. Il senatore ha poi continuato osservando l'assurda posizione in cui si trova il ministro della Difesa Pacciardi il quale, dopo essere stato « obiettore di coscienza » nell'ultima guerra, dovrebbe oggi guidare le forze armate. L'affermazione ha suscitato vivaci e violente proteste dei repubblicani. E la polemica su questo tono sarebbe durata chi sa quanto tempo se non fosse intervenuto il Presidente a chiudere l'incidente. In questo modo si è conclusa la discussione generale. La seduta c continuata con l'intervento degli onorevoli Romita e Persico che hanno illustrato i loro ordini del giorno. Domani mattina per primo prenderà la parola l'on. Ruini e poi replicherà a tutti gli oratori il Presidente del Consiglio. V. E. Orlando parlerà solo per dichiarazione di voto, avendo rinunciato questa sera ad illustrare il proprio ordine del giorno con il quale si invita il Governo a sostenere ogni iniziativa ed ogni possibilità di pace. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiniiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiim