Oggi De Gasperi chiede al Senato la fiducia sulla politica estera

Oggi De Gasperi chiede al Senato la fiducia sulla politica estera Rientrata la "ribellione*., nel gruppo parlamentare d« e. Oggi De Gasperi chiede al Senato la fiducia sulla politica estera lln ordine del giorno del sen. Ruini cui hanno aderito anche molti indipendenti assicura la maggioranza: "L'Italia desidera trattative che possano portare a distensioni ma resta fedele al Patto Atlantico liberamente accettato,, - Dichiarazioni dell'on. Gronchi - Mercoledì arriva Eisenhower a Roma: monito di Sceiba contro manifestazioni di piazza Roma, 12 gennaio. De Gasperi ha creduto miglior consiglio non intervenire neppure oggi alla riunione del gruppo parlamentare democristiano. Ne ha avuto uh ottimo pretesto nella necessita di presenziare al dibattito del Senato sulla politica estera, ma è lecito supporre che si sarebbe ugualmente astenuto, anche in mancanza di un così chiaro impegno. Alla sua tattica abituale giova difatti naturalmente lasciar passare il tempo ed acquetare le passioni: lo stesso gruppo parlamentare oggi ha concluso i suoi lavori con un nulla di fatto, senza neppur votare un ordine del giorno, senza cioè dare al Governo una formale indicazione che lo potesse vincolare ad una determinata linea di condotta. Sdegnoso e patetico In questo modo, dopo tanto chiasso, il gruppo non ha osato spingere a fondo la propria azione, evidentemente più spaventato della propria estemporanea audacia che preoccupato della propria coerenza. Gronchi, da parte sua, ha parlato stamane per precisare che egli non mette in discussione la fedeltà al Patto Atlantico, ma si chiede soltanto se il Governo non sia andato oltre gli impegni assunti col patto stesso. Quanto poi alla dichiarazione di De Gasperi che esclude il rimaneggiamento -governativo ed alla nota de II Popolo in cui si parla della delusione che attende quanti si augurano un rimpasto, Gronchi è stato sdegnoso e patetico ad un tempo: < Non so se fosse nelle intenzioni, ma certamente dalla lettera del testo l'allusione sembra fatta proprio a me, e ritengo che ciò sia una cattiva azione, ingiustificata ed immeritata, come son sempre i processi alle intenzioni, assolutamente contrari ad un retto costume democratico >. Dopo di lui si sono succeduti molti oratori, in un'atmosfera certamente più calma di quella avuta ieri. Le affermazioni più vivaci sono state forse quelle dell'on. Marconi che ha chiesto l'espulsione dell'on. Giordani dal partito; dell'on. Sabatini che ha lamentato la < radicale inefficienza del governo > nel campo dell'industria e del lavoro, e dell'on. Carcaterra che ha attaccato De Gasperi : « La responsabilità — egli ha detto — è sempre del direttore d'orchestra, e quindi i casi sono due: o non sa dirigere, o non sa scegliere 1 professori d'orchestra >. Dopo di che, comunque, il gruppo ha chiuso i suoi lavori, ripromettendosi di tornare a convocarsi verso 1' fine del mese per continuare — come annunciano taluni — la battaglia iniziata. Ma la battaglia sarà ripresa — se sarà — in condizioni diverse. Il Senato avrà già dato il suo voto di fiducia in tema di politica estera; il Consiglio Nazionale della D. C. che s'apre domenica avrà rinnovato il suo mandato a De Gasperi, riconfermandogli naturalmente la fiducia (si sa che Gronchi nel Consiglio Nazionale è nettamente in minoranza); e finalmente si sarà già avuta la visita di Eisenhower che offrirà l'occasione per più di un chiarimento. Di questi fatti quindi conviene ora parlare, superato l'episodio della ribellione a metà del gruppo parlamentare. Concludendosi domani la discussione al Senato, il Governo si è assicurato la solidarietà di numerosi indipendenti, scegliendo per la votazione un ordine del giorno presentato dal sen. Ruini e firmato da tutti i presentatori della mozione Parri. In esso è detto testualmente: Aspirazione alla pace c II Senato della Repubblica afferma che nella sua profonda aspirazione di pace l'Italia Invoca e darà il suo concorso a trattative che rendano possibili distensioni ed intese che non compromettano la difesa della Patria e degli ordinamenti di democrazia e di libertà che l'Italia è decisa a sostenere con ogni sua forza; « Che al Patto Atlantico, 11 quale ha carattere difensivo contro il pericolo di aggressioni e di guerre, l'Italia ha aderito con libero voto del suo Parlamento che impegna tutti gli italiani; sarà l'Italia al Patto lealmente fedele e provvederà all'organizzazione della propria difesa in un coordina mento unitario di risorse e di sforzi per la sicurezza comune; < Che nell'adempimento del Patto l'Italia rivendica il suo diritto alla parità ed al riconoscimento dei suoi giusti interessi; < Confida che, al di sopra delle divisioni di parte, gli italiani si stringano in un fronte di solidarietà nazionale ed il Governo tuteli e difenda la esigenza vitale delle pace >. Come si vede, gli elementi fondamentali sono tutti compresi: fedeltà al Patto Atlantico, impegno di provvedere alla difesa nazionale, richiesta di parità assoluta in sede internazionale, riaffermata aspirazione di pace, riaffermata decisione di difendere l'ordine democratico. Manca soltanto quello che chiedono i comunisti, l'on. Gronchi e gli esponenti dell'estrema destra, e cioè un radicale mutamento degli indirizzi della politica governativa. Con questo voto di fiducia De Gasperi affronterà domenica il Consiglio nazionale e quindi incontrerà il gen. Eisenhower, il cui arrivo è previsto per il pomeriggio di mercoledì all'aeroporto di Ciampino. E' in programma una conferenza che sarà presieduta da De Ga¬ spnsugcItge ppdcvinlivdmdtuostdl'nmbdindII1ditidivdiplgzsds1nommeTrsftNippummrdc111111111MIM11111M11T M1 [ 111111111111MIM ■ 11111M11111MI speri ed alla quale interverranno, oltre ad Eisennower ed ai suo Capo di Stato Maggiore, gen. Gruenthler, Sforza, Pacciardi, Pella ed altri tecnici Italiani: 1 ~ . Uno sciopero generale? Contro Eisenhower sono in grande agitazione i comunisti e i dirigenti della C.G.I.L.: si parla addirittura di uno sciopero generale per la giornata di mercoledì, si va dicendo che i disordini in progetto dovrebbero avere una mal vista intensità: 1 confidenti della polizia giungono a dire che si vuole « cercare il morto >. Sceiba, naturalmente, prenderà da parte sua provvedimenti di un'ampiezza mai veduta, per prevenire ed eventualmente reprimere, e fin da ora è stato avvertito che gli statali o parastatali che prendessero parte ad agitazioni per l'arrivo di Eisenhower saranno colpiti da gravi provvedimenti disciplinari che potrebbero giungere alla sospensione delle funzioni, come si è fatto in Francia. Per tutti gli altri deve valere l'ammonimento che IIIIIIIIIIIIIIIMIIIMIIIilllllllllll l'agitazione sarà considerata tra quelle dirette a compromettere la difesa dello Stato, e in rapporto a tale rubricazione si applicheranno le pene evidentemente piti severe: A conferma della serietà e dell'energia dei propositi del Governo, /( Popolo domani pubblicherà un severo ammonimento che conclude: «Il Governo e le autorità comunali facciano a Roma e altrove tutto il loro dovere assicurando l'ordine e il funzionamento dei I pubblici servizi. Quegli stessi che oggi sono pronti a para-,lizzare gli autobus di una cit-i tà, domani potrebbero sabota-[ re più gravemente la vita e la difesa della Nazione, se lo Stato non li richiamasse con la sua autorità al rispetto degli interessi collettivi. Se partiti politici e associazioni sindacali o comitati cosiddetti per la pace si dimostrassero ancora più chiaramente che per il passato quinte colonne al ser\izio di una politica antinazionale, come tali dovranno esse- j re trattati ». y. g. ! IIIIIIIIIIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIlllllllllIItllll