La conferenza interessa 450 milioni di uomini

La conferenza interessa 450 milioni di uomini IERI IL COMMONWEALTH A LONDRA La conferenza interessa 450 milioni di uomini Ber la prima volta nella storia un re ha riunito attorno a sè otto suoi primi ministri (Dal nostro corrispondente) Londra. 4 gennaio. Si sono iniziate stamane alle il, al n. 10 di Downing Street, le conversazioni fra i Primi Ministri del Commonwealth. Dopo una riunione preliminare, nel corso della quale era stato preso in esame un telegramma del Primo Ministro del Pakistan, il quale aveva messo come condizione della sua venuta a. Londra che fesse ufficialmente discusso il problema del Cachemir, i Primi Ministri si sono recati a Buckingham Palace, dove Re Giorgio VI ha presieduto una riunione del suo Consiglio privato. Era la prima volta nella stcria che un re riuniva intorno a sè otto suoi Primi Ministri. Dopo la colazione offerta dai Sovrani alle delegazioni, le riunioni sono continuate nel pomeriggio. Al termine dei dieci giorni di riunioni di questa conferenza, la terza che viene tenuta dalla fine della guerra, non ci si debbono attendere n« trattati, nè accordi, nè importanti dichiarazioni ufficiali. Tuttavia da queste riunioni internazionali, le sole che avvengano fra Primi Ministri e non fra Ministri degli Esteri, verrà fuori la linea, generale di una politica che influenza direttamente la vita di 450 milioni di persone e. forse, indirettamente quella del mondo intero. I temi da trattare Il tema generale di questa conferenza è la politica estera mondiale. Problemi di particolare interesse saranno evidentemente quelli della situazione in Corea; delle relazioni con la Cina: del trattato di pace col Giarmone e della pressione comunista in Oriente ed Occidente. E' stato sottolineato, con singolare insistenza, nei scorni scorsi, che queste riunioni non avrebbero avuto cerne argomento la difesa Nessuno dei Primi Ministri è infatti venuto a Londra con alcun consigliere militare. Ma se sarenro esclusi i problemi militari della difesa, è certo che verranno discussi i problemi politici della difesa: problemi di economia, finanza, produzione, mano d'opera, distribuzione delle materie prime di interesse strategico e reciproco aiuto. Il solo vero problema che i Ministri del Commonwealth non intendono discutere in sessione è quello della disputa fra India e Pakistan a proposito del Cachemir. Nel corso di queste riunioni anzitutto Attlee terrà ad informare dettagliatamente i suoi colleghi sulle conversazioni ch'egli ha avuto a Washington con Truman. Attlee esprimerà poi quasi certamente ai suoi colleghi un desiderio che essi condividono: quello che il Commonwealth, attraverso l'unità di intendimenti e di 'atteggiamenti, possa farsi sentire, in un mondo dominato da due super-potenze, come una terza forza. L'ideaie britannico sarebbe che questa forza potesse essere « mediatrice Ma questo * ideale * fa contrasto con « la realtà », la quale esige che la Gran Bretagna — per potersi difendere in caso di attacco — faccia parte di uno dei due gruppi, il gruppo che fa capo agli Stati Uniti. Il punto di vista inglese e che questa realtà debba avere precedenza assoluta sull'ideale. Di parére opposto sembra iPfdlapnfcIpvtrsGntupcdqntlatcmswwv■iiiiiiiiiMiiii ìiriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiininiM a e e a invece l'India, che ha nel suo Primo Ministro Pandit Nehru forse il più fervente assertore della terza forza, della neutralità e della non partecipazione a blocchi armati. I Paesi che condividono il principio di questa politica, di neutralità fra i due blocchi formano oggi una catena non continua che va dall' Oceano Indiano al Mare Artico e comprende India, Israele, Jugoslavia, Svizzera e Svezia, con forti correnti di simpatia ( sia pure per ragioni diversissime che sarebbe lungo analizzare! in Grecia, in Italia, in Francia, nel Benelux. in Scandinavia ed in Irlanda. Il sogno dei - neutralisti * sarebbe di poter legare questa catena in una striscia continua che separi materialmente i due blocchi opposti. II nazionalismo africano Pare sia stato proprio Pandit Nehru ad insistere affinchè queste riunioni dei Primi Ministri del Ccmmonwealth non toccassero affatto problemi militari ed è certo che in seno alle discussioni egli avrà molto da. dire sulla politica asiatica in, generale, sull'atteggiamento verso la Cina ed anche sulla politica del Commonwealth verso gli Stati Unita. All'infuori di queste due tendenze fondamentali che si riferiscono alle grandi linee della politica del Commonwealth, vi sono gl'interessi particolari. Australia e Nuova Zelanda mirano ad un patto del Pacifico, sulle linee del Patto atlantico. Questo stato però non avrebbe alcun valore se non vi partecipassero gli Stati Uniti e non potrà quindi nascerle entro questi dieci giorni. Essi sono poi direttamente interessati a discussioni sul trattato di pace col Giappone e alla sicurezza nel Medio Oriente. La sicurezza del Medio Oriente è materia di alto interesse anche per la Rhodesia del Sud e per il Sud Africa (lo sarebbe anche per il mussulmano Pakistan) e formerà quindi argomento di discussione per numerose sedute. Il problema dei rapporti britannici col mondo arabo — rapporti che neppure la politica violentemente anti-ebraica di Bevin durante la nascita di Israele ha contribuito a migliorare sensibilmente — è oggetto di profondo studio a Londra, anche al di fuori delle discussioni del Commonwealth. Esso lega direttamente col problema, molto vasto, del nascente nazionalismo africano al quale gli astuti diplomatici sovietici si mostrano attentissimi. Non v'è dubbio che per lo meno la politica di un membro del Commonwealth, il Sud Africa, sta favorendo al massimo la propaganda sovietica nel continente africano: cercando di consolidare con leggi ingiuste e con la forza la supremazia della minoranza bianca sulla popolazione negra, il governo di Malan vi sta costruendo un grattacielo sulla sabbia. Il Canada è forse il Dominion che ha meno da dire in queste riunioni, essendo strettamente legato all'Occidente dalla posizione geografica economica e strategica e dai suoi impegni del Patto atlantico. Ceylon acquista invece, una importanza particolare come base militare: al momento at- Mi iiiiiiiniiiiiniii iiuiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiMiit tuale, mentre l'India rifiuta il diritto di atterraggio agli aerei francesi diretti in Indocina, presumendo che essi trasportino rinforzi militari, Ceylon mette a disposizione i suoi aeroporti. Questo il quadro generale degli argomenti che verranno discussi nei prossimi dieci giorni a Londra. Quali possano essere le conclusioni ed i risultati lo si vedrà in teoria, ma con pochissimi dettagli, nei prossimi dieci giorni, ma soprattutto in pratica nei prossimi mesi e forse nei prossimi anni. Riccardo Aragno iMiuimmniuiiiuiHiuiiwiuiiuitMuiiiiii^ Riunione del Commonwealth a Downing Street. Da sinistra: T. E. Donges in rappresentanza del premier del Sud Africa, G. Huggins della Rhodesia, Attlee, Saint Laurent primo ministro del Canada, D. S. Senanayake di Ceylon, R. C. Menries dell Australia, S. G. Holland della Nuova Zelanda, Pandit Nehru dell'India (Telefoto) "■"><'• ■ 1MIMIMIIMMIMM 111111 II 11111 il 111 f 11 ■ I ■ 1111 ri Cll 111M ri M111M111M ■ 1111 ■ 11 • 1111111 II 1111 Ili n 11111111111111111111 11 1111M11