I lavori della missione negli S.U. per assicurarci le materie prime

I lavori della missione negli S.U. per assicurarci le materie prime I lavori della missione negli S.U. per assicurarci le materie prime Un rapporto del dott. Malagodi - Entro pochi giorni la risposta di Washington al nostro memorandum - Le spese per il riarmo con aiuti americani: 400 milioni di dollari . Roma, 28 dicembre. La missione economica guidata dai dott. Malagodi, che si è recata negli Stati Uniti, ha ultimato i propri lavori ed ha rimesso già ai competenti i organi governativi un particolareggiato rapporto. A quanto risulta la missione Malagodi, come quelle degli altri Paesi dell'O.E.C.E., ha discusso a Washington il problema dell'approvvigionamento dell'Europa occidentale, e quindi dell'Italia, delle 36 materie prime che vi scarseggiano. Quali siano le conclusioni cui è pervenuta la missione non è dato sapere esattamente. Si conferma, tuttavia, che l'E.C.A. ha formalmente richiesto al governo italiano di rimettergli entro il 15 gennaio un dettagliato prospetto del fabbisogno minimo indispensabile di materie prime necessarie alle nostre industrie; prospetto che il Ministero dell'Industria, sotto la personale direzione del ministro Togni, e di intesa con gli altri organi statali interessati, sta elaborando. D'altro canto si apprende che entro la fine dell'anno il signor Dayton comunicherà ufficialmente al governo italiano la risposta di Washington al « memorandum » consegnatogli dal ministro del Tesoro, Pella. Tale risposta è attesa con vivo interesse, giacché il governo non potrà non tener conto di essa per adottare deliberazioni definitive in materia di politica economica e finanziaria in rapporto al nuovo sforzo che l'Italia è chiamata a compiere nel campo del riarmo. Negli ambienti competenti, frattanto, trovano conferma le notizie provenienti da Washington secondo le quali all'Italia sarà concesso un concreto aiuto finanziario per contribuire alle spese che sosterremo pel riarmo e che vengono indicate in 400 milioni di dollari, pari in cifra tonda a 300 miliardi di- lire. Quest'ultima cifra è formata dai 250 miliardi straordinari stanziati per la difesa più 50 miliardi circa del bilancio ordinario del Ministero della Difesa che sono effettivamente destinati al g a g a . -, a | riarmo (le altre somme, fino ela raggiungere i 327 miliardi, -j sono assorbite dalle spese del e personale e della gestione oro ! binaria per 1 Esercito, Marina e!8" Aeronautica, -: Che la congiuntura consen it* una maggiore occupazione i è quasi certo, ed è anche per i tale motivo che il quadro aia larmistico sulla disoccupazio-ìne m Italia tracciato da Di ddcqlrbnmmsdr e e Vittorio nella sua conferenza stampa, ha suscitato un certo stupore negli ambienti ufficiali. In tali ambenti ci si domanda iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii dove il segretario generale della C.G.I.L. abbia desunto le cifre fornite alla stampa, in quanto esse non collimano, con le statistiche esistenti. I lavoratori disoccupati non sarebbero attualmente due milioni, nome dice Di Vittorio, ma un milione e settecento mila. Almeno tanti erano, al 31 ottobre scorso, gli inscritti alle liste dei disoccupati. v. 8.

Persone citate: Di Vittorio, Malagodi, Pella, Togni