L'Italia chiede che alla Germania sia restituita la piena sovranità

L'Italia chiede che alla Germania sia restituita la piena sovranità Una gHoniaramione del Consiglio del Ministri L'Italia chiede che alla Germania sia restituita la piena sovranità Sforza e Pacciardi a Bruxelles - Togliatti si reca in Russia su prescrizione dei medici Roma, 16 dicembre. Oggi, a conclusione dell'esame della situazione internazionale ed alla vigilia della conferenza di Bruxelles, il Consiglio dei Ministri ha concordato questa dichiarazione: 1) Il Governo italiano, mentre ammette il diritto della Germania ad uno sviluppo che la renda pari agli altri Stati, riconosce che tale sviluppo debba svolgersi coi metodi e con le finalità di una democrazia libera e pacifica, al di fuori di ogni sospetto e di ogm possibile ripresa di elementi perturbatori. Ogni garanzia che potrà essere data a tale riguardo nel campo dell'organizzazione interna e nei rapporti internazionali contribuirà a dissipare le diffidenze verso lo spirito meramente difensivo del Patto Atlantico ed a confermare che i paesi che stanni facendo uno sforzo per ricostituire le loro possibilità difensive non vogliono nuovi conffitti nè si rifiutano ad ogni mezzo pacifico che conduca alla pace ed alla sicurezza, S) Ciò premesso il Consiglio dei Ministri riconferma il principio dell' inserimento della Germania nella solidarietà dell'Europa democratica considerando la sua partecipazione alla forza integrata atlantica come un decisivo passo verso la unità europea. Per poter attuare tale inserimento è indispensabile in Germania il rafforzamento delle truppe alleate e nel resto d'Europa la costituzione unitaria delle forze occidentali, sotto un unico comando, il che non esclude un ulteriore sviluppo verso la creazione permanente di un esercito europeo. S) Considerando, infine, che oggi più che mai la pace è.un tutto indivisibiie, il ConsioHo dei Afinistri riajSferma che per consolidarla in tutto il mondo bisogna ristabilire Id legge internazionale anche in Corea, ove i valorosi combattenti delle Nazioni Unite sono intervenuti in soccorso di un paese aggredito e invaso, ed in base ad un impegno toiternazionaie di arrestare l'aggressione e di proteggere la sicurezza e la libertà dei popoli. Sui tre diversi punti gioverà qualche chiarimento. 11 concetto del diritto tedesco a un sviluppo che renda la Germania pari agli altri Stati non altro può significare se non la attestazione della necessità di concludere al più presto il trattato di pace con la Germania. Questo soltanto le potrà restituire la piena sovranità e quindi anche il diritto di provvedere alla propria difesa costituendosi proprie forze armate. Nei riguardi della Germania si hanno vive ed alte diffidenze e sospetti negli Stati confinanti e specialmente — si dichiara al Viminale in quelli protetti dalla Russia. Il nostro governo perciò — ed anche questo si apprende a fonte ufficiosa — ammette la convenienza di fissare limiti e garanzie da concordare con il governo di Bonn, ed a questo scopo prre necessaria una presa di contatto, o in appropriata sede o per via diplomatica ordinaria, fra i quattro vincitori che devono fissare le condizioni di pace con la Germania. Il secondo punto ci sembra condizionato al primo, in via di stretta logica Vi si parla Infatti di una partecipazione della Germania alla forza integrativa atlantica, 11 che presuppone che un accordo per il riarmo tedesco sia ottenuto mercè le conversazioni cui si allude nel punto primo. Con questo presupposto è anche superfluo illustrare i vantaggi che l'Europa trarrebbe da una partecipazione tedesca alla comune difesa: comunque Ed Viminale si sottolìnea che il riarmo tedesco è una condizione essenziale posta dall'America ad un aumento del contingente americano destinato alla copertura europea, e che l'aumento è indispensabile almeno per tutto il periodo della preparazione delle forze continentali. In un primo tempo i tedeschi dovrebbero partecipare alla forza integrata, come soluzione provvisoria: in un secondo tempo ed in via definitiva si inserirebbero nell'esercito unico europeo. Il terzo punto delle dichiarazioni è quello che richiede minori spiegazioni: è una semplice attestazione di solidarietà con i combattenti che lottano per 11 ristabilimento delle leggi internazionali. Così definito il punto di vista italiano sul duplice problema del riarmo nostro e del riarmo della Germania, i ministri Sforza e Pacciardi sono partiti per Bruxelles alle 13,40 di oggi. A Bruxelles converranno anche i nostri ambasciatori a Londra ed a Parigi, Gal la rati Scotti e Quaroni, che collaboreranno col ministro degli Esteri nel corso della conferenza. Inutile nascondersi che la partita è difficile: 1 nostri punti di vista concordano approssimativamente con quelli in glesi, ma tra le posizioni americana e francese c' è ancora molta distanza. Si aggiungano le condizioni che la Germania non mancherà di porre ner 11 suo contributo e si consideri l'Incognita delle reazioni sovie tlche: le conclusioni confermano l'estrema delicatezza del problema» Intanto gli echi dell'annuncio dato da Truman sono diversi e contrastanti nei vari ambienti: nei circoli ufficiosi si pren de atto che la priorità della difesa europea è stata riaffermata, e ciò naturalmente ha destato soddisfazione. Per quan to riguarda le reazioni della sinistra basterà registrare una dichiarazione fatta da Togllat-ti ad un redattore del Paese Sera: «Le parole del Presidente americano — ha detto il leader comunista — dimostrano come egli abbia perduto la testa. Per fortuna — ha aggiunto — ci sono dall'altra parte, cioè df'la parte dei popoli che vogliono la pace e la libertà, altri uomini che la testa non la perdono >. Togliatti ha fatto questa dichiarazione essendo stamane tornato a Montecitorio, per la prima volta dopo l'Intervento chirurgico subito lo scorso mese. SI è brevemente Intrattenuto con parlamentari e giornalisti e, interrogato sul suo viaggio in Russia, lo ha formalmente confermato. Scrive difatti il Paese Sera: «Il leader comunista ha risposto che I medici gli hanno prescritto una lunga convalescenza, ma poiché finché egli resta in Italia l'attività politica gli rende difficile un vero riposo, egli preferisce trascorrere due o tre settimane nell'Unione Sovietica. La sua partenza è prossima». Secondo alcune fonti Togliatti partirebbe domani sera o lunedì sera viaggiando In treno almeno fino a Varsavia. Sembra che il luogo destinatogli per il soggiorno sia una località della Crimea, in considerazioni delle migliori caratteristiche climatiche. V. g.

Persone citate: Pacciardi, Quaroni, Togliatti