IL PROSSIMO AVVENIRE

IL PROSSIMO AVVENIRE IL PROSSIMO AVVENIRE La guerra in Corea è un vicolo cieco,non è facile trovare unarapida via di uscita che dia vanaggoeonore. Per punire l'aggressore ed imporre la loro volontà, gli americani hanno i mezzi necessari, ma devono pagare un alto prezzo e correre gravi rischi in altri punti vitali. Pia duttile la politica di Londra che tende ad indebolire U blocco russocinese. I/Inghilterra consiglia le regole detta guerra fredda: dividere i nemici, non disperdere le forze, continuare a discutere, attendere con pazienza. Il gagliardo popolo americano, sicuro di sè, della sua forza e della sua causa, ad una lunga, snervante ed incerta lotta preferirebbe porre gli avversari di fronte al dilemma: guerra o pace? Sotto la pressione di una opinione pubblica delusa ed inquieta, Truman ha proclamato ieri lo stato di emergenza negli Stati Uniti, cioè la mobilitazione delle forze economiche per organizzare la difesa ed affrettare il riarmo. Il Presidente ne ha dato notizia con un discorso energico, quasi minaccioso, ma non privo di equilibrio. Washington ha voluto informare Mosca che gli Stati Uniti accetteranno anche la guerra ma non permetteranno ai comunisti di imporre la loro volontà ai popoli rimasti liberi. Alle risolute parole, il Presidente ne ha fatte seguire altre più concilianti: «Malgrado l'enorme pericolo dell'attuale situazione non riteniamo la guerra inevitabile. Non esistono tra i legittimi interessi ' del mondo libero e quelli dell'Unione Sovietica, conflitti che non possano essere ri- iiniiiiuiininMiiiiifMiiiiiiiiiiiu iiiiinniisi i con mess~ acifici ». ggi Ache. O^nge in opa.Jl co- del Diparmenoegseri, la cui situazione è scossa perchè i suoi avversari esigono una politica più dura, presiederà la conferenza delle potenze atlantiche. Gli B. U. inviteranno gli alleati a seguire il loro esempio: accettare molti sacrifici ed armarsi. Una rapida, totale mobilitazione delle forze europee è possibile e consigliabile T Particolarmente delicata la situazione nell'Europa centrale. Walter Lippmann rivolge al governo degli B. U. questa domanda: « E' ragionevole supporre che Mosca ci permetterà non solo di riarmare i tedeschi ma di formare nella Germania occidentale un esercito capace di difendere- l'Europa. e, quindi atto ad un'azione offensiva contro i russiti). Mentre il riarmo americano è una garanzia per tutti, quello tedesco implica dei pericoli, come l'avanzata in Corea oltre il 38° parallelo. L'avvenire deUa Germania dovrebbe essere deciso a Berlino nel prossimo gennaio tra le quattro potenze interessate. E' ancora dubbio se questa conferenza si riunirà; Afosca attende una risposta, che ^periamo affermativa, dei ministri riuniti a Bruxelles. La discussione deve continuare; soltanto una politica prudente e moderata può diminuire i rischi di un rapido riarmo. In un momento di pericolo consigliava agli americani il vecchio Teodoro Roosevelt: armiamoci di un nodoso bastone, ma le nostre parole siano sempre serene, calme e persuasive. g. d. b. iniiiiiiiiiiniiiniiiniiiiiiniiniiiii minnts IL PROSSIMO AVVENIRE

Persone citate: Teodoro Roosevelt, Walter Lippmann