Ancora un clamoroso furto di gioielli per 40 milioni in Francia

Ancora un clamoroso furto di gioielli per 40 milioni in Francia QUANDO LA BANDA SEMBRAVA DEBELLATA Ancora un clamoroso furto di gioielli per 40 milioni in Francia Svaligiata la villa d'un jugoslavo; la polizia indaga però anche sulle origini di tanta ricchezza (Nostro servizio particolare) Parigi, 11 dicembre. La polizia diramava giorni or sono un bollettino di vittoria in cui diceva che la malavita è in netto regresso e, riferendosi specialmente ai ladri di gioielli, affermava che gli ultimi erano stati già arrestati o stavano per esserlo. Ieri l'altro infatti si concludeva con l'arresto dei colpevoli anche il .furto di cento milioni di franchi, commesso il 4 gennaio 1947, di cui era stata vittima l'ex-cantante di varietà Lucienne Dautel, che conobbe il successo sotto il nome di « Mdme Moineau » fino al 1928, epoca nella quale abbandonò le ribalte parigine per maritarsi con un ricchissimo sudamericano. I ladri, Raimondo Marcelle di 37 anni ed Edoardo Voss di. 33, hanno riconosciuto i fatti loro imputati. Voss è stato trovato in prigione, dove scontava una pena di diciotto mesi per un altro furto, e il Marcelle è stato arrestato sul « mètro », dove gli ispettori della Sùreté gli avevano teso un tranello. La « Móme Moineau », ritornata da Portorico subito dopo la liberazione della p rancia, aveva avuto il torto di sfoggiare i suoi diamanti nei locali notturni di Montmartre e dei Campi Elisi; i due malviventi, ora arrestati, andarono, sotto falsi nomi, ad abitare nello stesso suo alber go, a Maison Lafitte, e una sera dopo cena, mentre il Voss divertiva i clienti nella sala del ristorante facendo' il pagliaccio per distrarti e molto chiasso affinchè non udissero i passi del suo complice che operava ai primo piano, il Marcelle penetrava nella camera dalla vittima ed asportava una valigetta di cuoio rosso contenente due braccia letti, un vezzo di diamanti montati su platino, una collana di cinque fili di perle, parecchi anelli, dollari per 40 milioni di franchi e due libretti di assegni circolari. La somma di 60 milioni di franchi ricavata dal furto — il cui valore effettivo era di cento milioni — i ladri se la spartirono equamente pochi giorni dopo — 30 milioni ciascuno — e si separarono. Il Marcelle comperò all'aiiiiiiniiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiii iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiii mante una bottega ad Avignone, una lussuosa villa sulla Costa Azzurra e un'automobile: col resto si dette alla pazza gioia, vivendo come un gran signore negli alberghi di Nizza e di Montecarlo, dove diventò in pochi mesi una personalità per la sua assiduità ai tavoli del baccarat. Ma il gioco divorò presto il denaro e poi la bottega di Avignone nonché la villa, che furono vendute. Al momento del suo arresto il ladro possedeva in tutto poche migliaia di franchi. Lo stesso era accaduto press'a poco al Voss. Dopo avere dilapidato in poco tempo i 30 milioni, si era rimesso a rubare e un nuovo furto l'aveva condotto in prigione, dove lo trovarono i poliziotti che lo cercavano. Ma la polizia ha avuto appena Il tempo di registrare questo successo che l'hanno informata di un altro sensazionale furto: 40 milioni, tra gioielli e denaro, sono scomparsi ieri sera dalla villa di un jugoslavo nel sobborgo parigino di Sevres. H signor Federico Kmeiseis era uscito con la moglie e le figlie con l'automobile condotta dall'autista; 11 giardiniere era di riposo e la donna di servizio al cinematografo. Cosicché nella villa era rimasta soltanto la cuoca. Verso le ore 22,30, lavati i piatti, essa sali al secondo ipiano, dove si trova la sua camera, e stava per coricarsi quando senti un rumore. Credette che la donna di servizio fosse rincasata e la chiamò. Non avendo avuto risposta, scese al piano terreno e si trovò di fronte un uomo, che le puntò una rivoltella al petto ultimandole di tacere. « E' inutile che tu gridi — le disse — perchè sei sola In casa e il tuo padrone è uscito per andare a giocare a bridge con gli amici ». Era vero, ma la donna lanciò ugualmente un urlo di paura, che non ebbe eco perchè la villa è Isolata e nessuno l'udì. Altri due uomini le legarono le mani dietro la schiena, l'imbavagliarono e la rinchiusero In cantina. I ladri si impadronirono tranquillamente di 5 chili d'oro, 480 luigi d'oro, 2500 dollari oro, valuta estera per 6 milioni di franchi, titoli e gioielli. Il tutto si trovava nella cassaforte. Poi si dileguarono passando dal giardino, com'erano venuti. Fatto strano, il grosso cane lupo che era di guardia non abbaiò, e ciò lascia supporre che conoscesse bene i ladri, sui quali viceversa la polizia ha soltanto le poche indicazioni che la cuoca ha potuto fornire: la loro statura, la loro età approssimativa, come erano vestiti. Anche la personalità della vittima è considerata con sospetto. Il signor Kmeiseis è arrivato in Francia da pochi anni, dopo la guerra, e dice di non avere una professione. Con quale denaro comperò allora la magnifica villa di Sevres e come ha guadagnato o introdotto in Francia i 40 milioni che gli sono stati rubati ? Su tutto ciò la polizia intende avere chiarimenti. m fItlsldtil t in 11111 li ■ li 111111 cu i 1111 tri 11111111 ehi i i il iiiir i

Persone citate: Edoardo Voss, Federico Kmeiseis, Maison Lafitte, Raimondo Marcelle, Voss

Luoghi citati: Avignone, Francia, Montecarlo, Nizza, Parigi