Coltello, veleno e salto nel vuoto non riuscirono a toglierle la vita

Coltello, veleno e salto nel vuoto non riuscirono a toglierle la vita Coltello, veleno e salto nel vuoto non riuscirono a toglierle la vita Un elegante sconosciuto si è suicidato in Valsalice di suicidio non ha avuto for lunatamente conseguenza mortale. Un sinistro tonfo richiamava iermattina verso le 8 i passanti dinanzi al numero 121 di corso Quintino Sella. Si trattava di un'inquilina, dello stabile, la 42enne Luisa Della Casa, abitante al primo piano. Da giorni aveva manifestato ai familiari propositi suicidi: si trattava in sostanza d'una malata di nervi. Trasportata d'urgenza con una autoambulanza deik. Croce Kossa all'ospedale Maria Adelaide, la poveretta tornava in tè, ma mostrava ferite al petto e si lagnava di dolori interni al bacino e alle gambe. Aveva tentato infatti di Unirla ad ogni costo. Prima di gettarsi dal balcone, aveva tentato infatti due altri mezzi letali: dapprima aveva aperto i rubinetti del gas; quindi si era vibrati reiterati colpi con un coltelle in direzione del cuore, non riuscendo tuttavia a colpire l'oiganc essenziale della vita. Infine si era gettata nel vuoto. Fortunatamente i sanitari, dopo averla visitata, hanno riscontrato ferite gravi ma non mortali, ciol> la frattura del bacino e del femore sinistro, oltre a ferite superficiali al torace. La Della Casa è stata dichiarata guaribile in due mesi. Ieri sono'proseguite le indagini per addivenire all'identificazione del cadavere dell'elegante scono- iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiifiiiiiiiiiiiiiiina Un impressionante tentativo smgszaascvc sciuto 25enne, rinvenuto nel po- meriggio di domenica — come i giornali avevano annunziato — in strada Valsalice, con due ferite di rivoltella, una alla tempia sinistra, l'altra al petto in direzione del cuore. I funzionari e gli agenti della Mobile, tosto accorsi, avevano fatto l'inventario degli scarsi documenti e degli oggetti che l'ignoto portava con sè. Nelle tasche della sua giacca si trovavano: una fotografia di donna, un portafogli contenente circa trecento lire, un biglietto ferroviario usato Boves-Cuneo-Torlno in data 29 novembre u. s. Nessuna carta d'identità, nessun tndiriszo tuttavia, che valesse, a svelare' la identità del morto. Senonchè — caso particolarmente interessante — su un pezzo di carta erano annotati il nome e 11 cognome d'una donna e il recapito d'un paesello presso Ro.na. Dall'interrogatorio di coloro .he abitano in Valsalice risultava che una persona aveva udito, ia notte prima del fatto, verso le ore 2 una voce maschile che parlava in romano. Ricerche esperite tosto a Boves e a Cuneo non portarono alcuna luce nello strano mistero. Si trattava di un delitto o di un suicidio? L'autopsia cui è stata quindi sottoposta la salma agli Istituti medico-legali ha rivelato — secondo il referto- del prof. Tovo — che il colpo alla tempia sinistra era stato mortale; mentre quello all'emitorace sinistro non aveva leso organi vitali. La mano sinistra che stringeva ancora all'atto del ritrovamento la rivoltella, dimostrava che il misterioso deceduto non soltanto era mancino, ma che non poteva trattarsi che di suicidio. Questo soltanto è per ora il dato positivo: un individuo proveniente da Roma e recatosi probabilmente nel Cuneese, si ò tolto la vita. Per motivi economici oppure passionali? Il numero di matricola della rivoltella — di cui la polizia è in possesso — dovrebbe rivelare la identità dell'ucciso, in quanto gli armateli che vendono armi sono obbligati a trascrivere il nome dell'acquirente. Le indagini continuano intanto senza posa.

Persone citate: Della Casa, Luisa Della Casa, Tovo

Luoghi citati: Boves, Cuneo, Roma