Martedì pomeriggio sciopero dei lavoratori dell'industria

Martedì pomeriggio sciopero dei lavoratori dell'industria Martedì pomeriggio sciopero dei lavoratori dell'industria Esclusi 1 pubblici servizi - Un tentativo in extremis del ministro Marazza Roma, 11 novembre. I lavoratori dell'industria scenderanno in sciopero in tutt'Italia per quattro ore nel pomeriggio di martedì, e precisamente dalle 14 alle 18. Questa decisione è stata adottata stamane, dopo la lunga riunione che le delegazioni delle tre organizzazioni sindacali hanno tenuto in un'aula di Montecitorio. Nel comunicato ufficiale emesso al termine della riunione stessa si precisa che si tratta di < una prima azione di sciopero», il che, praticamente, significa che lo sciopero di martedì costituisce appunto una prima manifestazione che potrebbe essere seguita da scioperi di più lunga durata. Le modalità dello sciopero di martedì sono state concordate nel corso di una seconda riunione svoltasi in serata sempre a Montecitorio e alla quale hanno partecipato, oltre ai dirìgenti delle tre organizzazioni sindacali, anche numerosi esponenti di categoria. E' stato deciso di escludere per ora dalla manifestazione i dipendenti dei servizi pubblici (gas, luce e acqua), mentre i ferro-tranvieri sono stati invitati a limitare la durata del loro sciopero generale fino alle ore 16 di martedi anziché fino alle 24 come precedentemente stabilito. Le organizzazioni sindacati hanno deciso la convocazione dei propri organi direttivi per stabilire il prosieguo dell'azione qualora ciò si rendesse necessario, • . a n el 8. a ni a e, o e o a a a e zi , oa e e ei r oeSi è saputo che lo sciopero sarà preceduto da comizi nei più importanti centri industriali italiani, durante i quali gli oratori di ciascuna confederazione parleranno, a nome anche delle altre due, per illustrare pubblicamente le fasi dei negoziati e confermare i motivi per i quali le confederazioni operaie hanno ritenuto opportuno, nell'interesse dei lavoratori, di riprendere la propria libertà di azione, dopo essere giunti inutilmente all'estremo limite delle loro possibilità conciliative. Circa V azione sindacale adottata, si sa che nella riunione di stamane i delegati della CISL (Morelli, Storti e Cavezzani) avevano proposto di attuare tre scioperi distanziati, rispettivamente di dodici, ventiquattro e trentasei .ore, mentre le altre organizzazioni hanno espresso il parere che l'astensione dal lavoro dovesse essere più breve. Infine tutti si sono trovati d'accordo su una prima azione di sciopero per martedì prossimo, della durata di quattro ore. Nella riunione antimeridiana i sindacalisti hanno altresì deciso l'invio al ministro del Lavoro on. Marazza, della seguente lettera: « Nel corso della riunione di ieri sera le delegazioni dei lavoratori hanno reso noto le loro ultime proposte tanto sulla misura della rivalutazione quanto sui rapporti da mantenere nelle retribuzioni rispettive degli uominit delle donnet dei mino¬ i i a a e e o , , ri, nonché sulla decorrenza dei suddetti miglioramenti. Dal documento oonsegnatoLe risulta che i rappresentanti dei lavoratori, per spirito di conciliazione e per aderire ai Suoi continui inviti, hanno ridotto le proprie richieste all'estremo limite consentito. « Le organizzazioni dei lavoratori ritengono doveroso dichiarare che non sono in grado di accettare- qualsiasi altra proposta al di sotto di tale limite. In tali condizioni, avendo la Confindustria respinto le nostre ultime proposte conciliative, siamo costrette a comunicarLe che da questo momento riprendiamo la nostra libertà di azione. I rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori esprimono il loro rammarico che, nonostante i Suoi sforzi e la loro buona volontà dimostrata, l'atteggiamento tntrar-'.gente della Confindustria abbia impedito la realizzazione dell'accordo. Distinti ossequi: per la U.I.L.: He nato Butteri, per la C.G.I.L.: Di Vittorio, per la C.I.S.L.: Morelli ». Si annuncia che il Ministro del Lavoro, al suo ritorno da Palermo — che avverrà lunedì mattina — tenterà un'azione m extremis, per scongiurare lo sciopero di martedì. C'è dunque ancora una speranza di evitare l'astensione dal lavoro, e ciò perchè, come viene sottolineato stasera negli ambienti del Ministero del Lavoro, la « differenza tra le richieste dei lavoratori e le controproposte degli industriali, è di poche lire ». v s

Persone citate: Di Vittorio, Marazza, Morelli, Storti

Luoghi citati: Italia, Palermo, Roma