"Se mia moglie non torna mi ucciderò,, Dopo una notte di attesa si avvelena

"Se mia moglie non torna mi ucciderò,, Dopo una notte di attesa si avvelena "Se mia moglie non torna mi ucciderò,, Dopo una notte di attesa si avvelena Aveva preparato sul tavolino mezzo litro di conegrina che all'alba trangugiò - All'ospedale in gravissime condizioni Alcuni giorni or sono il dott. Carone, commissario di P. S. Borgo Dora, riceveva un'insolita lettera: « Dottore, mi sono messa con tro la Legge, ho abbandonato il letto coniugale, portando con me il mio bambino di tre anni. Non potevo più vivere con mio marito: mio marito è un violento, mi fa patire le pene d'inferno con il suo carattere nevrastenico. Ora sono da mia madre e non tornerò più da lui, per nessuna ragione al mondo: qui, nella mia vecchia casa, ho ritrovato la pace che da troppo tempo avevo perduta. Sia buono, signor Commissario, non proceda contro di me, ora che sono lilialmente felice ». Seguiva una Arma chiara e, altrettanto leggibile, l'indirizzo. Il funzionario non perdeva tempo e mandava subito a chiamare la donna. Si presentava una donna di trent'anni, avvenente, col bambino per mano. — Signora, ho ricevuto la sua lettera. Capisco che lei si possa trovare in una situazione dolorosa: ma 11 mio dovere è quello di occuparmi della vicenda. La giovane confermava tutto quel che aveva scritto nella lettera e descriveva il marito come uomo irascibile, testardo e mane sco. Precisava che era fuggita apiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii punto in seguito ad una violen-iribtlsslma scenata che per futili motivi le aveva fatto il marito. Congedata la moglie, il dott. Carone chiamava 11 marito. Costui. Attilio Francese di Francesco, di 35 anni, si difendeva asserendo di amare disperatamente la sua donna e il figlioletto: egli riconosceva di avere un carattere impulsivo ma prometteva che d'ora innanzi la sua condotta familiare sarebbe stata ineccepibile. Terza convocazione: moglie e marito venivano a confronto nell'ufficio del funzionario, precisamente l'altro Ieri pomeriggio. La donna si rifiutava ancora una volta recisamente di tornare dal marito dicendosi pronta a sopportare tutte le conseguenze di legge. Dal canto suo il Francese, dopo avere replicato le sue promesse, giurava che se nella notte la moglie non fosse tornata a lui egli si sarebbe ucciso. La penosa discussione si protraeva fino a sera. Il dott. Carone invitava 1 due a tornare il giorno dopo per risolvere definitivamente la questione. Mentre la donna se ne andava via sdegnata e corrucciata, il Francese usciva dal Commissariato agitatisslmo ripetendo la frase che aveva pronunciato spesso durante 11 colloquio: « Se mia moglie non torna da me stanotte lo mi ucciderò! ». Pareva che tale minaccia fosse una frase profferita nell'esaltazione del momento. Ma Ieri mattina il dott. Carone, recandosi in ufficio, trovava sul suo tavolo un fonogramma trasmessogli dall'Astanteria Martini. In quell'ospedale giaceva In fin di vita, per avere ingerito mezzo litro di conegrina, l'Attilio Francese. Dalle Indagini esperite si è potuto sapere che l'uomo era rimasto alzato per quasi tutta la notte e poco prima dell'alba aveva messo in atto il suo folle progetto. Le sue condizioni permangono gravissime, ma i medici non disperano di salvarlo. anctessmacauvencomsanbondicinnForgenlo all'le pergliognoInelfìciall'nicVilmadi un lo prospene osstusrieI LnaPoil raavvadaoiiB

Persone citate: Attilio Francese, Carone