La burocrazia ha impedito il sorgere di edifici scolastici

La burocrazia ha impedito il sorgere di edifici scolastici INSOLUBILI PROBLEMI DELL'EDILIZIA TORINESE La burocrazia ha impedito il sorgere di edifici scolastici Erano stati stanziati 350 milioni - L'Istituto Valperga Caluso, la Torquato Tasso, e diverse scuole professionali avrebbero trovato posto in un unico palazzo La scuola di avviamento attualmente occupa 11 piIdii 'l La scuola di avviamento commerciale Valperga Caluso (la più vecchia di Torino nel genere essendo sorta nel 1856) ha avuto nella guerra e nel dopoguerra una aorte ben disgraziata. Distrutta l'antica sede di via XX Settembre angolo corso Regina per bombardamento aereo, si sono ora frapposte alla ricostruzione tali intricate complicazioni burocratiche da mandare in fumo tutti 1 progetti formulati dal Comune. E' una questione questa che, pur rientrando in quella crisi atSlraavdPlqEuldi locali scolastici già da noi ilillustrata, riveste una particolare importanza poiché presentemente la Valperga Caluso, ospitata presso l'edificio della De Amicis in via Don Bosco, funziona con sole dieci aule per ventun classi mediante una pesantissima rotazione di orari che reca pure comprensibile scapito all'Insegnamento. Inoltre l'istituto, che nell'anteguerra aveva ogni anno non meno di H00-1200 alunni, non può ora accoglierne, con una popolazione cittadina notevolmente accresciuta, più di 7-800. Ecco quindi baizare evidente la necessità d'una rapida soluzione; necessità di cui si sono rese conto le autorità comuna-1 11 sin da due anni or sono progettando la costruzione d'un ampio edificio alto quattro piani, sulla stessa area di corso 'Regina angolo via XX Settembre, che avrebbe dovuto ospi bgPPnIvtare oltre alla Valperga Caiu-1 mso, la Torquato Tasso, la scuo-! nla alberghiera, la scuola per gorefici, la scuola elettrotecni-, Uci, quella per tappezzieri e 1quella per lattonierl. Ne sareb- nbe risultato un palazzo di ben i oguappsqdbpbzdpp90 aule. Attraverso successive variazioni il programma definitivo di lavori prevedeva una spesa da parte del Comune di 300 milioni circa oltre ai 5060 che il Genio Civile avrebbe versati a titolo di rimborso danni di guerra. La somma, già stanziata sul bilancio del 1950. sarebbe stata coperta con un mutuo. Tutto era pronto, Insomma, e si attendeva soltanto il primo colpo di piccone ai vecchi ruderi, quando sulla primavera di quest'anno Interveniva la direzione generale delle Belle Arti, con un ispettore appositamente arrivato da Roma, per porre il suo <veto> al progetto, dichiarando ohe il nuovo edificio — concepito secondo moderni criteri architettonici — avrebbe recato una grave stonatura nella zona archeologica delle Torri Palatine. Dopo una sosta di parecchi mesi, con relativo e nutrito scambio di documenti fra Roma e Torino, finalmente veniva composta una commissione (di cui facevano parte 1 sovrintendenti all'arte antica e moderna proff. Carducci e Mesturino, il provveditore provinciale al lavori pubblici e tecnici del nostro Municipio) per studiare una soluzione. I lavori di tale commissione sono ultimati soltanto nella scórsa settimana con una conclusione radicale che comporta la creazione d'un vero e proprio plano regolatore per tutta la zona delimitata da via XX Settembre, corso Regina, via Milano, via TV Marzo. Tra l'altro si è stabilito che 1 nuovi edifici non potranno avere un'altezza superiore ai tre plani fuori terra per consentire alle Torri Palatine di svettare maestosamente, come s'addice à così gloriosi monumenti. Attorno ad esse sarà poi creata una piazza rettangolare (60x70 metri) con porticato. Anche l'erigendo edificio sull'area antistante al Duomo e appartenente iLiLtitlfispnpmrn«rvotdLduNtrrgpnaesvlpall'Amministra-1 mzione provinciale, dovrà avere si portici sui lati di piazza San"Giovanni e via TV Marzo; via Porta Palatina sarà allargata a 18 metri e le scuole Torquato Tasso e Valperga Caluso dovranno essere costruite in due palazzi separati. TI piano consiglia inoltre la creazione d'un museo di antichità archeologiche (quello stesso che llsvaeccsatiiiiiiiiiiiitititttiiitiiitiiifttiiiii iitiiiiiiiPfiii attualmente occupa 11 piano terreno dell'Accademia delle Scienze) nello spazio libero tra le Torri e 1 resti del muro romano. L'Intera zona dovrà avere un carattere austero ed a tal finn il traffico stradale verrebbe convogliato in una diagonale piazza Castello-Porta Palazzo da aprirsi tra via Palazzo di Città e via Milano. Un bel progetto insomma sul quale c'è ben poco da ridire. Esso però dovrà ora ottenere una duplice approvazione dalla direzione generale delle Bei- le Arti (ministero della Pub- blica Istruzione) e dal Consiglio superiore per 1 Lavori Pubblici (ministero del Lavori Pubblici). Poi bisognerà ottenere il finanziamento. IT 1111M1M1111111111 f 111M1T111M MiM11 i E M T1M ! M111111 [ 1

Persone citate: Carducci, De Amicis, Mesturino, Torquato Tasso, Valperga

Luoghi citati: Caluso, Roma, Torino