Due soldati uccisi e 11 feriti per lo scoppio di una bomba

Due soldati uccisi e 11 feriti per lo scoppio di una bomba Due soldati uccisi e 11 feriti per lo scoppio di una bomba La grave sciagura avvenuta durante il rastrellamento di proiettili inesplosi Lecco, 17 ottobre. Una terribile disgrazia nella quale hanno trovato la morte due soldati e si sono avuti undici feriti di cui due in pericolo di morte, si è verificata questa mattina verso le dieci nelle vicinanze di Erba nel Lecchete, sulla zona del monte Bollettone, in comune di Albavilla. Nei giorni scorsi erano state effettuate esercitazioni a fuoco da parte di reparti della divisione < Legnano > eseguite con mortai da 81. Stamane una compagnia di rastrellatoli della stessa divisione comandata da alcuni ufficiali stava rientrando all'accantonamento dopo avere eseguito la ricarca delle bombe, trasportandone alcune da mortaio che erano state recuperate, allorchè una di queste che era stata affidata al caporale Guido Menlnl della classe 1928 da Vignola (Modena), del 68° reggimento fanteria, esplodeva per cause non ancora accertate: il graduato decedeva sul colpo mentre colpiti da un nembo di schegge altri undici militari sono rimasti feriti. Uno di essi Edoardo Maruffl della classe 1929 da Pavia decedeva durante il trasporto all'ospedale civile di Erba, due invece sono stati dichiarati in pericolo di vita. Si conoscono i nomi della maggior parte dei feriti. Si tratta del soldati:' Giovanni Righi da Baiso (Reggio Emilia), Umberto Cenfenaro da Venezia, Claudino Piorucci da Ripal iposano (Campobasso), Cesare Merialdo da Sassello (Savona), Luciano Pancrazio da Osìmo (Ancona), Gianni Moleri, da Barbato (Bergamo), Antonio Moroni abitante in provincia di Ancona, Leo nardo Pizzuti, ricoverato con prognosi riservata, Alessandrini Guido da Rubino (Pesaro), pure ricoverato con prognosi riservata, Omero Bastoni, da Cesenatico (Porli). Le due salme sono state trasportate al Comando del 68° reggimento fanteria e di qui partiranno i funerali che avranno luogo dopo domani. Sul posto della sciagura si sono prontamente portati i comandanti la divisione « Legnano » e 11 68° fanteria, le autorità civili e militari per un sopraluogo e per l'accertamento delle cause del gravissimo incidente. U hi tft