Comunisti e monarchici contro Pacciardi

Comunisti e monarchici contro Pacciardi Comunisti e monarchici contro Pacciardi IL BILANCIO DELLA DIFESA ALLA CAMERA L'ex-sottosegretario Meda dichiara insufficienti i 50 miliardi ora stanziati Roma, 13 ottobre. E' continuato a Montecitorio 11 dibattito sui bilancio del Ministero della Difesa. Per primo ha la parola l'ex-Sottosegretario Afeda (d.c.) il quale ha Invitato il Governo a fare ogni sforzo per ottenere la revisione del trattato di pace, soprattutto per quanto riguarda le limitazioni di carattere militare, ed ha concluso giudicando inadeguato il nuovo stanziamento di 50 miliardi per la difesa. Quindi ha preso la parola l'on. Giuliano Pajetta (com.) con un discorso, al contrario d'ogni aspettativa, privo di importanza: ricalcate le vecchie orme della propaganda comunista contro il Patto Atlantico, ha denunciato i sistemi vessatori che — a suo avviso — esisterebbero nell'esercito contro quei militari che sono sospettati di fedeltà all' Ideologia comunista. A questo punto ha dato lettura di certi documenti strettamente riservati che, nell'intenzione del Ministero della Difesa, dovevano costituire mònito ed orientamento per ufficiali comandanti nei riguardi di militari che avevano svolto, pur vestendo la divisa, attività politica filo-comunista. La lettura dei documenti ha riscosso il Ministro della Difesa dalla sua immobilità, soprattutto quando l'oratore ha esclamato: « On. Pacciardi, io le domando: finirà questa storia che il Governo sopprima la libertà dei cittadini sotto le armi, eppure finirà la possibilità da parte nostra di denunciarlo? ». PACCIARDI — Finirà la storia che vostri agenti possano sottrarre impunemente dei documenti riservati. GRILLI (com.) — Lei si illude, signor Ministro. PACCIARDI — Forse è già finita, on. Grilli (commenti). Un discorso vivacemente polemico ha pronunciato il monarchico on. Cuttitta, il quale ha criticato la lentezza con cui si procede all'elaborazione della legge sull'avanzamento. PACCIARDI — Lei non considera le difficoltà del Tesoro. CUTTITTA — Che Tesoro e Tesoro! Quando il Tesoro rifiuta, un ministro deve sbattere la porta e andarsene. Cosi si fa il ministro. PACCIARDI — Quando sarà ministro lei lo metteremo alla prova. CO VELLI (mon.) — Lo farà di certo meglio e più decorosamente di lei. PACCIARDI (balzando in piedi) — Signor Presidente, non posso permettere che mi si Insulti! CHIOSTERGI (vice-presidente) — Il Ministro ha perfettamente ragione di protestare. (Scampanella energicamente per ristabilire la calma, ma si levano le proteste dei deputati monarchici). Dopo questa burraschetta l'oratore ha continuato a lungo e con singolari argomentazioni che hanno destato l'ilarità dell'assemblea. Ultimi oratori sono stati il d. c. Petrucci, che ha auspicato il potenziamento dell'aviazione civile, e il d. c. Pugliese, che ha invitato il Governo a considerare l'esiguo trattamento dei militari.

Persone citate: Cuttitta, Giuliano Pajetta, Meda, Pacciardi, Petrucci, Velli

Luoghi citati: Roma