Un altro colpo di scena al processo della Grisella di Ercole Moggi

Un altro colpo di scena al processo della Grisella Un altro colpo di scena al processo della Grisella Un ricoverato In una casa di minorati di Saluzzo annuncia, per lettera, gravi rivelazioni da fare • Rinviata, perciò, la causa a venerdì 1111111111 ! i 11 i 1111111 [ 111 ; I [[ ! 1J E11111111111 IIIIMID (Dal nostro inviato speciale) Genova, 11 ottobre. Tutto era stabilito, fissato Ser stamane al processo della risolia. Avrebbe dovuto parlare un primo patrono di P. C, l'avv. Palomba del foro di Milano, quindi il procuratore generale dottor Taunas, la cui requisitoria è molto attesa. Tutto, insomma, sembrava dovesse correre liscio, salvo cose impreviste. Ma, in questo processo, che lo stesso P. G. ha qualificato, il processo delle stranezze, per usare un delicato eufemismo, gli imprevisti sono sempre da aspettarsi. Uno dei due difensori della Grlsolla, l'avv. Tucci, appena aperta l'udienza ha chiesto la parola. Si è notato un mormorio di curiosità; il pubblico subito ha capito che l'udienza si inceppava. L'avv. Tucci ha chiesto di produrre un fascicolo di documenti e li elenca: Inventario degli oggetti della villa di Capriata d'Orba, all'epoca del fatto. Presidente — Cosa c'entrano gli oggetti con l'omicidio? Avv. Monteverde (con ironia) — E il coltello?! Avv. Tucci — Presento il contratto di affitto dell'alloggio di via Morgantini. Presidente — Anche questo contratto non ha da vedere col delitto: Avv. Tucci — Presento la fo- a o o i a i n i o — l e i e o n tografla dell'atto di matrimonio dei coniugi Mazzarella Un avvocato di P. C. commenta: — E il certificato di morte ? ! L'avv. Tucci fa pure istanza per una perizia chimica, allo scopo di stabilire se da un indumento intriso di sangue possono sprizzare gocce del medesimo. SI allude ad alcune gocce di sangue trovate nella camera da letto, dove la Corinna sa> rebbe stata portata da uno degli sconosciuti, secondo la sua versione, prima o dopo il delitto, perche le versioni dell'imputata, com'è noto, diversifi cano. Il P. G. e la P. C. si oppon gono alla chiesta perizia, osservando che il caso fu già oggetto di discussione tra i periti, cioè 1 due nominati dal Tribunale e il consulente tecnico della difesa stessa, all'epoca del secondo processo, nel l'aprile del '49. La faccenda resta, momentaneamente, sospe sa, perchè si arriva a un colpo di scena: c'è all'orizzonte un nuovo informatore che desidera illuminare la giustizia. Il guaio è che questo illuminato, se non In un reclusòrio, è ricoverato in una casa di minorati a Saluzzo. La difesa, infatti, ha consegnato al presidente una lettera pervenutale appunto da Saluzzo, nella quale un certo Antonio Ciano scrive che ha delle gravi rivelazioni da fare. Il P. G. protesta contro questo metodo di successivi colpetti di scena. « Comunque — osserva — tanto perchè non si dica che non vogliamo la luce, se si desidera sentire anche questo rivelatore lo si faccia venire, perderemo cosi dell'altro tempo ». L'avv. Monteverde di P. C, dice: — Finché la difesa presenta dei documenti circoscritti agli oggetti della villa di Capriata, o la fotografia del certificato di matrimonio del morto, o il contratto d'affitto, passi; ma che la difesa pretenda di fare leva su un nuovo detenuto o minorato che sia, allora faccia una regolare istanza, La discuteremo e deciderà la Corte. Noi, pertanto, ci opponiamo. L'aw. Tucci prende la parola per spiegare 1 motivi e il valore delle sue istanze. Si discute ora sulla possibilità di far venire da Saluzzo a Genova il Ciano. Se dovesse viaggiare in traduzione ordinaria,'come tutti! detenuti, il dibattimento dovrebbe essere sospeso per otto giorni. I reclusi, come si sa, viaggiano a tappe, e in treno accelerato. Avv. Monteverde — E quando avremo sentito il minorato di Saluzzo, riceveremo altre letterine di detenuti, vogliosi di fare un ricreativo viaggio alla Superba. Questi detenuti aspirano ad una boccata d'aria della Riviera: Cosi non si finirà più. La Corte si ritira per dell berare. Pare che tra 1 due difensori, Tucci e Corte, non ci sia pieno accordo sulla difesa. Infatti, si nota che quest'ultimo, anche durante questo incidente, si è eclissato. Pure lui è andato a pigliare una boccata d'aria. L'uditorio, che è sempre strabocchevolmente affollato nell'attesa si abbandona a rumorosi e piccanti commenti. Il presidente quando rientra, legge una breve ordinanza, con la quale si respinge l'incidente per un supplemento di perizia chimica, e si manda invece a citare telegraficamente il Giovanni Ciano, con l'ordine di immediata traduzione a Genova. E, così, l'udienza è rinviata a venerdì mattina, sempre salvo nuovi imprevisti. Ercole Moggi

Luoghi citati: Genova, Milano, Saluzzo