Cessalo lo sciopero a Vercelli con la conclusione di un accordo

Cessalo lo sciopero a Vercelli con la conclusione di un accordo L'AGITAZIONE DEI BRACCIANTI Cessalo lo sciopero a Vercelli con la conclusione di un accordo A Novara si continua a trattare - Numerosi fermi per gli incidenti dei giorni scorsi Vercelli, 11 ottobre. Stamattina alle ore 3,50 è stato raggiunto l'accordo verbale fra le tre delegazioni della Federterra, Liberterra e Associazione agricoltori per la cessazione dello sciopero che durava da una ventina di giorni nel campo bracciantile articolo per la mancata corresponsione dell'indennità farmaceutica, alle famiglie dei braccianti. Il lavoro è stato quindi stamane ripreso ovunque onde ultimare il raccolto del riso. Stasera poi, alle ore 20,30, alla presenza del Prefetto la Federterra ha siglato l'accordo col quale essa aderisce alle condizioni già stipulate il 27 settembre «. s. tra la Liberterra e l'Associazione degli agricoltori. Le delegazioni della Federterra e della Confederterra e quella dell'Associazione agricoltori hanno firmato inoltre un accordo aggiuntivo in cui si precisa: 1) gli agricoltori s'impegnano di corrispondere per ogni unità lavorativa un'indennità straordinaria giornaliera, in aggiunta alla paga normale. L'ammontare della indennità suddetta sarà fissato dalle parti entro quindici giorni dalla firma del presente accordo. Qualora entro il termine stabilito le parti non avessero raggiunto l'intesa, la decisione sarebbe demandata all'arbitrato del Prefetto di Vercelli; 2) tale indennità straordinaria sarà trattenuta e versata da ciascun agricoltore m apposita banca, a disposizione delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, le quali si impegnano di devolverne l'importo al raggiungimento delle finalità stabilite; 3) la suddetta indennità sarà coirisposta fino alla data d'entrata in vigore della riforma della Previdenza Sociale o di qualsiasi altra disposizione regolante la materia. Novara, 11 ottobre. Mentre a Vercelli, dopo l'accordo concluso stanotte, lo sciopero bracciantile è cessato, a Novara si continua a discutere. Il Prefetto, e ancora più il direttore dell'Ufficio provinciale del lavoro, stanno facendo l'impossibile per smussare gli angoli che hanno fin qui impedito l'accordo. Ecco un quadro della situazione tracciato attraverso le dichiarazioni ufficiali delle parti in causa. Dice l'AssoiiimiinimuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiudssmiDmdpnèvpuspstrrnvaivpcsdvcmzfcdrbqdsnclèprprddddgdèq uiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiniiiiiiiiiiMiiiitiiiiiiiD dazione agricoltori: siamo disposti a sottoscrivere anche subito un accordo in tutto simile a quello di Vercelli, più in là non possiamo andare. Dice la Federterra: discutiamo pure sulla base dell'accordo di Vercelli, ma si tenga presente che la situazione venutasi a creare nel Novarese è diversa da quella della provincia limitrofa. Innanzi tutto perchè nel Vercellese non c'è un numero cosi forte di disdettati come nel Novarese, poi perchè nel Novarese sono stati firmati accordi cosiddetti comunali da parte di numerosi agricoltori. Ribatte ancora l'Associazione agricoltori non essere vero vi sia un rilevante numero di disdettati e aggiunge che formalmente ignora quegli accordi intervenuti tra Federterra e quei pochi agricoltori dissidenti, che verranno espulsi dall'associazione. Infine, l'Ufficio provinciale del lavoro di Novara fa rilevare che nell'accordo di Vercelli si è trascurato un punto molto importante: la sistemazione di quei liberi lavoratori fatti affluire da altre province in questi giorni. Costoro dovrebbero continuare il lavoro dividendosi, con gli altri braccianti forestieri, per i quali era stato stipulato già da tempo un contratto, le restanti giornate lavorative fino alla conclusione del raccolto. Questa la situazione all'inizio della riunione che si è aperta stasera alle 21,30 in prefettura e che alle ore 3 durava ancora. Ad essa hanno partecipato il Prefetto, il direttore dell'ufficio provinciale del lavoro, i rappresentanti dell'associazione agricoltori e della Federterra, il segretario della Camera del lavoro, il segretario nazionale della Federterra e l'on. Bitossi. La giornata nelle campagne è trascorsa pressoché tranquilla. Si è lavorato da per tutto anche con l'intervento sempre più numeroso dei braccianti locali. La polizia ha dovuto intervenire in alcune località per tutelare la libertà di lavoro. Si annuncia intanto l'arresto del corrispondente dell'«Unità» da Novara, Antonio Piccinini, che ieri sera sulla strada di Varallo era passato a vie di fatto contro liberi lavoratori i quali si sono querelati. I due hanno riportato ferite guaribili in cinque giorni. Per gli incidenti dei giorni scorsi, sono stati effettuati 24 fermi a Granozzo, Casalino, Cameriano, Monticello e altri 11 fermi a Lumelogno. Sono state inoltre deferite all'autorità giudiziaria in stato d'arresto 35 persone, per il sequestro di 8 Uberi lavoratori nella C.d.L. di Cameriano, dopo l'« assalto > alla corriera.

Persone citate: Antonio Piccinini, Bitossi, Casalino, Novarese