Rossellini querela il senatore Johnson

Rossellini querela il senatore Johnson Rossellini querela il senatore Johnson Roma, 11 ottobre. I due ricevimenti cinematografici di ieri, quello di Rossellini e quello del senatore del Colorado Edwin Johnson, nemico numero uno del nostro regista, avranno uno strascico giudiziario. Nel corso del ricevimento, diremo cosi « americano », un giornalista italiano per incarico di un gruppo di presenti rivolse in lingua inglese al signor Johnson una serie di domande fra cui una riguardante Rossellini. Johnson rispose: « Non è un italiano, è una canaglia » (in inglese « a scoundrel » significa «canaglia»). A questo punto il giornalista tradusse la risposta; una signorina presente contestò allora che la parola pronunciata in inglese era « a scandal » cioè « uno scandalo». Il giornalista chiese allora chiarimenti al signor Johnson, domandandogli testualmente: < Avete detto " a scoundrel " oppure " a scandal " ? ». Johnson ripetè: «Ho detto "a scoundrel " ». Perciò stamane Roberto Rossellini, assistito dal suo avvocato prof. Giulio Cassalli, ha presentato querela per diffamazione contro il senatore americano. Nell'atto di querela, dopo avere esposto i fatti, si afferma: « Non mancherà modo all'Autorità giudiziaria, col sussidio delle testimonianze e di tutte le altre indagini che vorranno disporsi, di stabilire con tutta l'urgenza che il caso ritiene, come nei fatta concorrano tutti gli estremi della legge richiesti per ia sussistenza del delitto di diffamazione continuata. La continuazione del reato è destinata ad assumere ancora più rilievo e a rivestire maggiore gravità se sarà appurata la verità di quanto narrato a pagina 10 del quotidiano «The Rome Daily american » del 10 ottobre, secondo cui il signor Johnson, intervistato la sera prima, subito dopo il suo arrivo a Roma, avrebbe dichiarato ai giornalisti italiani di « avere da trattare in Italia cose ben più importanti di Rossellini », soggiungendo che « tanto l'Italia quanto l'America, come ogni altro paese, hanno le proprie canaglie ». Nella querela si conclude che il senatore Johnson, ospite in Italia di una compagnia di navigazione aerea, trovasi nel nostro Stato come un privato qualsiasi e non può godere di alcuna immunità. Johnson è partito oggi pomeriggio da Clampino diretto a Parigi, donde proseguirà per gli Stati Uniti.

Luoghi citati: America, Colorado, Italia, Parigi, Roma, Stati Uniti