Domani al giro dell'Emilia le due Maglie gialle del Tour di Vittorio Varale

Domani al giro dell'Emilia le due Maglie gialle del Tour Verso la chiusura della stagione ciclistica Domani al giro dell'Emilia le due Maglie gialle del Tour Eccoci alla vigilia della ripresa autunnale delle grandi corse su strada. Si è disputato, è vero, domenica scorsa il Giro del Veneto, ma la partecipazione dei professionisti di valore vi fu piuttosto ridotta; per questo Giro dell'Emilia in programma per domani è tutt'altra cosa, ed ancorché si debba tuttora far senza Coppi il quale rimanda la sua « rentrée > al giorno in cui si sentirà realmente In grado di «ìifelidere con onore la propria fama dopo il doloroso incidente di Primolano che per tanto tempo l'avrà tenuto lontano dalle competizioni, c'è un'altra assenza che farà dispiacere agli sportivi — ed è quella di Bartall. Stando ad informazioni degne di fede, il fiorentino ha già reso noto il suo « forfait » dicendosi insufficientemente allenato per una cosi impegnativa prova su strada. La partecipazione a circuiti di kermesse in Italia e all'estero lo ha tenuto dopo l'infausta giornata di Moorslede intensamente occupato; diversamente da Magni al quale i non lauti guadagni ricavati dalle riunioni del genere certo più d'una volta, avranno fatto rimpiangere il non volontario ritiro dal « Tour ». Forse è per questa ragione che l'ex-Maglia gialla ha sentito il dovere morale di non trascurare la preparazione su strada; egli e la squadra della Wilier saranno presenti alla corsa di domani, e questo è un titolo che gli fa onore. * * Ma questo Giro dell'Emilia (trentaquattresimo della sua serie; fra i suoi vincitori elenca i nomi illustri di Ganna, Girardengo, Olmo, Bini, Coppi tanta è la sua classicità), anche per altri motivi pare destinato al più completo dei successi. Non è vero — ad onta degli sforzi che certuni fanno per convincere le folle del contrario — che il cicliemo sia popolato soltanto da mestieranti, gente che tira soltanto al proprio tornaconto; proprio per la corsa di domani si sono verificati due fatti che la dicono lunga a questo riguardo e inducono a confronti di cui è facile trarre la morale. Primo: l'insistenza con la quale .Kubler ha chiesto ed ottenuto dalla Frejus di farlo partecipare alla corsa mettendogli a fianco alcuni fidi compagni; secondo: 11 gesto della Taurea che in risposta ad una delle tante cantonate prese nella sua vita presidenziale dal signor Rodoni con la radiazione a vita dall'U.V.I. dei direttore sportivo delta Casa torinese, questa appunto risponde con dignità e signorilità presentandosi compatta a Bologna per riaffermare sulla ingiustizia di certe decisioni i diritti superiori dello sport che sono vita, franchezza e lealtà. Il mancato vincitore del Tour (Magni), il vincitore ufficiale del medesimo (Kubler), l'escluso da Moorslede (Maggini) e tutta la folta rappresentanza del nostro ciclismo presente nelle varie squadre industriali che vanno dalla Le- guano (in testa Leoni e For-nara) all'Atala (Casola e Or-telli), dalla Ganna (Logli) al- l'Arbos (Isotti e Pagliazzi),dalla Stucchi (Pasotti e Bre-sci) alla Cimatti (Barozzi eCecchi) passando naturalmen-te per la già citata Taurea martini, Astrua e fratelli Rossello) e Wilier (Bevllac-qua) e persino la Bianchi (Conte e Coppi junior), tutta questa gente di valore si troverà alle prese nel pomeriggio di domani sui 240 km. del per- corso, e anche noi la rivedre- mo con piacere. n percorso sembra scelto apposta per dar modo ancheai più diversi temperamentidei corridori di brinarvi alla loro maniera e trarre il mas-slmo vantaggio. Dopo tre ore di strada essi dovranno veder-sela nientemento che con la lunga (14 chilometri) e dif-ficile salita al passo dell'Abe- Ione, alla quale fa seguito l'altro strappo (su terreno maltenuto e sassoso) che ha nome di Barigazzi): e su que-ste difficoltà gli arrampicato-ri dovrebbero scatenare la lot- ta se vorranno imporvi le lo-ro qualità e levarsi dalla pe- ricolosa compagnia dei velo-cisti. Se ci fosse il Coppi, manco da pensare che egli non ne approfitterebbe per piantare tutti e andarsene da solo verso Bologna: staremo a vedere se, almeno riuniti in piccola pattuglia, Fornara, Logli, Pasottl, Bresci, Astrua, Martini e qualche altro saranno capaci di mantenere sul susseguente piano il vantaggio che presumibilmente dovreb bero prendere in salita. * * Oinophò c'è questo di pericoloso per gli eventuali "fuggitivi in salita, c'è che dall'ultima salita al traguardo corrono ben cento chilometri tutti in piano, come dire sommamente favorevoli a coloro che distanziati sull'Appennino tosco-emiliano, bravi sul passo come sono ed alleati come si troveranno in parecchi (Magni, Maggini, Leoni, Bevilacqua, Casola, eccetera), quasi certamente acchiapperanno i fuggitivi per poi batterli in volata all'arrivo. Ci vorrebbe che fra questi ultimi si rivelasse l'uomo-nuo jVo, un altro fortissimo capace inon dico- di fare una corsa « ajia Coppi » ma qualcosa che Invelando l'esistenza fra i no|stri corridori di rincalzo d'un !tipo, d'una personalità o di juna tempra fuori dell'abitua ]e mediocrità, ci desse final ! mente la certezza che anche ]senza il «grande assente» le |corse sanno destare interesse ! ed accendere entusiasmo, Vittorio Varale

Luoghi citati: Bologna, Emilia, Italia, Veneto