L'Italia Centrale scossa da uno strano terremoto di Delio Mariotti

L'Italia Centrale scossa da uno strano terremoto L'Italia Centrale scossa da uno strano terremoto Un cupo rombo spaventa le popolazioni - L'epicentro al Terminillo - Le zone di Pescara, Teramo e Rieti maggiormente colpite - Due morti, oltre 30 feriti e danni alle abitazioni (Dal nostro inviato speciale) Teramo, 5 settembre. Il terremoto che ha colpito, all'alba di stamane, l'Italia centrale è giunto da nord-est, ha investito i massicci del Gran Sasso e del Terminillo e ha proseguito in direzione sudovest, scrollando in forma più leggera Rieti, Temi, Orte e Roma. Le province di Teramo e di Pescara sono tra le più danneggiate, quella di Rieti, a sud del Terminillo, la meno provata. Finora si annunciano due morti a Farandola, paese a una quarantina di chilome tri da Pescara; venti feriti nel Teramano; una dozzina nel Reatino. Le autorità hanno provveduto a organizzare 1 primi soccorsi per i centri maggiormente colpiti, i prefetti hanno compiuto un vasto giro nelle rispettive province, i pompieri sono accorsi dove urgeva puntellare una casa o abbattere muri pericolanti. Questa sera centinaia di migliaia di persone, particolarmente nell'Abruzzo e nel basso Lazio, si accingono a trascorrere la notte all'addiaccio perchè la paura è ancora viva. Abbiamo compiuto una rapida corsa attraverso i centri colpiti. Sarebbe un errore immaginare i paesi devastati, macerie nelle strade, sbigotti- mento di popolo. Le scosse di terremoto sono state forti e ripetute; persino a Roma dove esse sono giunte indebolite, molti cittadini si sono gettati fuori dal letto e hanno dato l'allarme; e anche il Pontefice a Oastelgandolfo, alzatosi di buon mattino, ha avvertito il fenomeno tellurico, tanto che poco dopo nella cappellina dedicata alla Madonna del santuario polacco di Czestochova ha voluto dedicare la Messa alle eventuali vittime. Ma il terremoto di starna- ne, se ha avuto manifestazioni impressionanti, ha fortunatamente risparmiato le migliaia di case delle antiche città e dei villaggi, ha lasciato intatte le solide costruzioni delle vetuste chiese, le fattorie e le case disseminate nelle campagne, e si è limitato a scrollare abituri malfermi, ha fat to ruinare deboli muri, ha scrostato gli intonachi, ha smozzicato cornicioni, ha scaraventato tegole nelle strade, ha spaccato pareti e pavimenti, ha rumato comienoli « ha fermato In molti luoghi gli orologi delle torri civiche e dei campanili. E' stato uno strano terremoto, accompagnato da un cupo rombo che da Teramo, Ascoli Piceno e Pescara è dilagato in tutta l'Italia centrale. L'osservatorio sismico di Roma ha registrato complessivamente 12 scosse le prime due più forti alle 5,4'54" e alle 5,9'16"; l'ultima la più debole alle 9,38'. Secondò gli scienziati l'epicentro si trova fra il monte Terminillo la cui vetta supera i 2200 metri e il monte Pozzon Sul Terminillo il boato e la scossa sismica sono stati im mediatamente seguiti da un forte persistente vento freddo che ha costretto gli abitanti a camminare curvi in fila indiana sulle strade di montagna. Altro fenomeno da registrare è che a Rieti ieri sera alle 23,45 furono avvertiti dalla maggio ranza del cittadini tre leggere scosse. La città che dal 18 dicembre 1948 era stata tre volte squassata dal terremoto aveva giudicato quelle scosse di poca importanza e tutte le porte delle case erano state sprangate per la notte. Ma da stamane si è diffuso un senso di orgasmo. A Rivodutri, piccolo centro di poche migliaia di anime che da Rieti si scorge fiancheggiare verso le prime balze del Terminillo dal lato sud, riportò nel terremoto di due anni fa gravi danni, slamane le scosse erano state debolissime tanto che la popolazione non se ne è allarmata. I primi danni cominciano a trovarsi sul versante nord della montagna: ad Amatrice Leonessa; ad Accumoli. Delle 9 persone rimaste ferite ad Amatrice due sole sono rico-l verate all'ospedale, ma il loro stato non desta preoccupazioni, fìsse sono state colpite dalla caduta di. travi e pietre. Quando noi siamo transitati da Amatrice il prefetto di Rieti era sul posto, la popolazione era calma e tutto aveva l'aspetto normale. Questo paese è celebre per aver diffuso, attraverso 1 suol tremila emigrati a Roma, in altre città d'Italia e del mondo, nella maggior parte proprietari di trattoria, ì famosi spaghetti all'amatriciana, Le immediate conseguenze del terremoto qui, ad Accumoli e negli alberghi che popolano il Terminillo, a Rieti, a Teramo, ad Ascoli Piceno è stato l'esodo del villeggianti. Nel pomeriggio la strada consolare Salaria era percorsa da automobili e autopullman carichi di persone « valigie dirette a Roma. Proseguendo nell'ampio arco dell'Abruzzo che va da Ascoli a Pescara i darmi agli abitati aumentano sensibilmente. Le notizie si ripetono: case lesionate, soffitti crollati, muri in rovina come a Teramo dova è danneggiata anche la caserma dei carabinieri. Due militi sono rimasti feriti oltre a tra altri cittadini feriti alla casa dello sport e altri ancora in provincia: a Villa Romita dove una donna ha una spalla fratturata, a Colledara, a Roiano, a Giulianova, a Spiano che ha avuto l'edificio scolastico semidistrutto; corde in provincia di Pescara dove si segnalano danni a Collecortina, a Civitacquana, Vitoli, Pianella, Clvitella, Casanova, Celiera, Elice, Penne, Pianella di Pescara. Qui hanno riportato danni anche la basilica di S. Maria Maggiore e la chiesa di San Domenico. E' in questa provincia che il terremoto ha mietuto le sue vittime. Si tratta di una coppia di sposi di età avanzata, travolti dalle macerie nella casetta che abitavano in frazione Angri del comune di Farindola. Era una vecchia casa di pietra una di quelle nere case di paese con lo stambugio par le bestie e l'ortlcello intorno; il terremoto l'ha stritolata. Stasera nei centri grandi e piccoli di Abruzzo e del Lazio cittadini e paesani commentano il terremoto. Oggi ovunque si è svolto il consueto lavoro, ma col cadere della notte è tornata l'apprensione. Fanno affari i caffè e l bar aperti eccezionalmente fino alle ore piccine. Delio Mariotti aspetto colpita (Telefoto)

Persone citate: Ascoli, Casanova, Penne, Terminillo